Rifiuti elettronici, gli italiani possono portare nei negozi gli elettrodomestici ma in pochi lo sanno

Cavi, cuffie e piccoli elettrodomestici rientrano tra i rifiuti elettronici che possono essere consegnati gratuitamente nei negozi, ma pochi cittadini ne sono davvero consapevoli. Ora la UE ha avviato una procedura d’infrazione contro l’Italia, e dal 2025 è previsto l’obbligo del ritiro gratuito a domicilio di questi dispositivi a fine vita.

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Rifiuti elettronici, gli italiani possono portare nei negozi gli elettrodomestici ma in pochi lo sannoIn Italia molti apparecchi elettronici che abbiamo in casa – come cavi, cuffie, piccoli elettrodomestici, frullatori o tostapane – possono essere consegnati gratuitamente in negozio una volta giunti a fine vita. Questi rifiuti elettronici possono essere smaltiti correttamente anche senza dover acquistare un nuovo prodotto.

Secondo la normativa RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), ogni rivenditore è obbligato a ritirare un vecchio apparecchio quando ne viene acquistato uno nuovo (“servizio 1 contro 1”). Oppure, se il punto vendita supera i 400 metri quadrati, deve offrirsi come “raccoglitore” e accettare anche piccoli RAEE, senza obbligo di acquisto, con il servizio cosiddetto “1 contro 0”.
Eppure, nonostante l’obbligo, e la comodità del servizio, solo una minima parte dei cittadini ne usufruisce: secondo un sondaggio, appena il 12% degli italiani dichiara di averne approfittato.

Rifiuti elettronici: cosa sono i servizi “1 contro 1” e “1 contro 0”

Il servizio “1 contro 1” indica l’obbligo del rivenditore di ritirare gratuitamente un apparecchio elettrico ed elettronico usato quando il consumatore acquista uno nuovo della stessa tipologia: in pratica, se compri una lavatrice o un televisore il negozio deve ritirare il vecchio elettrodomestico e avviarne correttamente lo smaltimento, senza costi aggiuntivi per il cliente.

Il servizio “1 contro 0”, invece, si applica ai punti vendita che superano la soglia dei 400 metri quadrati: questi negozi devono fungere anche da centri di raccolta per i piccoli RAEE, accettando dalla cittadinanza apparecchiature a fine vita (come caricabatterie, cuffie, piccoli elettrodomestici) anche senza che il consumatore effettui un acquisto.

In entrambi i casi il ritiro è gratuito per il cittadino e il rivenditore è tenuto a consegnare i rifiuti ai soggetti autorizzati (consorzi o impianti di trattamento), che si occupano della raccolta selettiva e del riciclo secondo le regole RAEE.

Come il Bonus Elettrodomestici può tornare utile

Proprio in occasione della sostituzione, molti consumatori stanno valutando elettrodomestici di classe energetica superiore: non solo per ridurre i consumi, ma anche per sfruttare eventuali incentivi come il Bonus Elettrodomestici 2025, che consente di detrarre parte delle spese per prodotti ad alta efficienza inseriti in ristrutturazioni edilizie. E tra le nuove scelte spiccano anche elettrodomestici compatibili con sistemi di domotica — come forni smart, lavatrici connessi e climatizzatori gestibili da app — utili per ridurre ulteriormente consumi e sprechi.

Perché l’Italia è sotto procedura d’infrazione UE

Proprio la scarsa conoscenza del tema ha portato l’Italia a stentare nel rispettare gli obiettivi europei per la raccolta RAEE: se la soglia fissata per i paesi membri è del 65%, il nostro Paese si attesta intorno al 30%.

Il problema non è tanto la mancanza del servizio, disponibile grazie a normativa e infrastrutture, quanto la scarsa informazione. Come osserva il CdC RAEE (Centro di Coordinamento RAEE), “per la maggior parte è un problema di comunicazione.”

Da parte dei rivenditori, alcuni sembrano aver capito che il ritiro può generare ritorni: un cittadino che entra in negozio per smaltire un RAEE potrebbe diventare un nuovo cliente, ed il riciclo, se fatto su scala, può offrire contributi economici.

Le novità 2025: ritiro gratuito anche a domicilio

Non solo i negozi. Dal 2025 la normativa è stata aggiornata per rendere ancora più agevole lo smaltimento: i distributori, anche quelli online, possono offrire il ritiro gratuito a domicilio dei RAEE, senza che il consumatore debba acquistare un nuovo prodotto.
Inoltre, per contrastare il mancato abbandono nei rifiuti indifferenziati, è previsto che i rivenditori che non dichiarano correttamente le quantità e i luoghi di deposito dei RAEE raccolti siano soggetti a sanzioni.

Il ritiro a domicilio potrebbe favorire ulteriormente chi sta pianificando di sostituire vecchi apparecchi energivori con modelli smart e più efficienti in occasione del periodo del Black Friday, rendendo più semplice liberarsi del vecchio dispositivo in modo corretto e sostenibile.

Perché è importante: ambiente, economia circolare e risorse

Gestire correttamente i RAEE è cruciale: questi apparecchi contengono materiali preziosi e rari, componenti riutilizzabili che, se adeguatamente riciclati, possono essere reimmessi nel ciclo produttivo.

Un corretto sistema di smaltimento contribuisce non solo a ridurre l’inquinamento e la dispersione di sostanze pericolose, ma anche ad accelerare la transizione verso un’economia circolare, come previsto dalle direttive europee in materia.

La sostituzione con elettrodomestici di classe superiore e integrabili in una casa domotica, come frigoriferi smart, sistemi IoT per il monitoraggio dei consumi e aspirapolvere robot, può amplificare ulteriormente i benefici ambientali, riducendo i consumi nel lungo periodo e rendendo più efficiente la gestione energetica domestica.

FAQ Rifiuti elettronici 

Cavi, cuffie e piccoli elettrodomestici rientrano tra i rifiuti elettronici che possono essere consegnati gratuitamente nei negozi, ma pochi cittadini ne sono davvero consapevoli. Ecco alcune FAQ più ricercate nel web dagli utenti.

Quali apparecchi posso consegnare gratuitamente nei negozi?

Puoi consegnare tutti i piccoli apparecchi elettrici ed elettronici a fine vita: cavi, caricabatterie, cuffie, telefoni vecchi, frullatori, tostapane, sveglie elettroniche e altri piccoli elettrodomestici. Nei negozi sopra i 400 mq possono essere accettati senza obbligo d’acquisto.

Devo comprare un nuovo prodotto per far ritirare il mio vecchio elettrodomestico?

No. Solo per gli elettrodomestici di grandi dimensioni vale il servizio “1 contro 1”, quindi il ritiro quando acquisti un modello nuovo. Per i piccoli RAEE, nei punti vendita più grandi, vale il “1 contro 0”: puoi consegnarli senza acquistare nulla.

Dal 2025 come funziona il ritiro gratuito a domicilio?

Con la nuova normativa, i distributori (fisici e online) potranno offrire il ritiro a domicilio dei RAEE senza obbligo di acquisto. Basterà prenotare il servizio, che sarà gratuito e valido anche per i piccoli apparecchi.

Posso ottenere incentivi sostituendo i miei elettrodomestici?

Sì. Se stai rinnovando casa o facendo lavori agevolabili, il Bonus Elettrodomestici 2025 consente di detrarre una parte della spesa per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Il ritiro RAEE facilita la dismissione dei vecchi modelli energivori.

Che vantaggi hanno gli elettrodomestici smart per una casa domotica?

Gli elettrodomestici connessi permettono di monitorare e ottimizzare i consumi, programmare funzioni da remoto e integrare la gestione energetica con sistemi domotici. La loro maggiore efficienza contribuisce a ridurre sprechi e impatto ambientale.





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