Indice degli argomenti:
- Superfici antibatteriche per interni
- Superfici innovative: resistenti e facili da pulire
- Superfici ecologiche
- Superfici per interni e per esterni
- Intervista ad Andrea Vaiani, Direttore Manifestazioni del Salone del Mobile.Milano
Versatilità, sostenibilità e igiene sono le tre parole che meglio identificano le tendenze in materia di superfici d’arredo e di rivestimenti nello specifico.
Versatilità perché nel ridisegnare gli spazi esterni a immagine e somiglianza dei propri desideri e quindi quali vere e proprie estensioni dell’abitazione, si va perdendo sempre di più la differenziazione netta tra questi due ambienti, prediligendo soluzioni fluide sia nel design che nelle caratteristiche strutturali (resistenza, durabilità), quindi finiture e pavimentazioni che si inseriscono bene sia in soggiorno, in cucina e nella zona notte come anche sui balconi e nei giardini in un continuum molto armonico.
Sostenibilità perché ai rivestimenti, in quanto “pelle della casa”, più ancora che alle altre componenti, si chiede di evocare la natura e tutto ciò che a questo concetto si lega (salute, benessere, etica dell’ambiente, ecologia).
Infine, igiene, un concetto che sicuramente ha acquisito un nuovo peso negli ultimi due anni, in conseguenza della pandemia e che ha ispirato la ricerca e la realizzazione di soluzioni innovative, come superfici antibatteriche e autopulenti.
Superfici antibatteriche per interni
Esistono già da diversi anni sul mercato prodotti per pavimenti e rivestimenti con una superficie a base di biossido di titanio (TiO2): attivano e sfruttano le proprietà dei materiali fotocatalitici. In alcuni casi presentano proprietà di idrofilicità, sono fotocatalitiche e rendono la pulizia molto semplice (la sporcizia fa più difficoltà ad aderire e si possono utilizzare acqua e saponi neutri per rimuoverla).
Alcune superfici brevettate, come Active Surfaces® di Iris Ceramica Group eliminano le molecole inquinanti presenti nell’aria grazie all’azione della luce e possono convertire molecole volatili di inquinanti come gli ossidi d’azoto (NOx) e i composti organici volatili (VOC) in sostanze innocue. Talvolta la presenza dell’argento consente l’attività antibatterica (lotta ai ceppi batterici più comuni come l’Escherichia Coli, lo Staphilococcus Aureus Methicillin-resistant, MRSA – antibiotico resistente) anche in assenza di luce naturale (Active Clean Air & Antibacterial Ceramic di FMG).
Altre superfici presentano tecnologia Microban®, una pellicola di ioni d’argento integrata nei prodotti già in fase di cottura che permette di eliminare addirittura fino al 99,9% dei batteri (linea Protect di Panaria). E Casalgrande Padana propone la linea di ceramiche bioattive Bios Ceramics® capaci di interagire con l’ambiente e generare una serie di reazioni di tipo chimico e biologico per l’abbattimento della carica batterica. Comprende ceramiche bioattive autopulenti (Bios Self- Cleaning®), per la realizzazione di rivestimenti esterni di facciata e antibatteriche (Bios Antibacterial®), capace di combattere i quattro principali ceppi batterici presenti negli ambienti confinati: Staphylococcus aureus, Enterococcus faecalis, Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa oltre a contrastare l’insorgenza di muffe, lieviti e batteri.
Superfici innovative: resistenti e facili da pulire
Sono l’alternativa ai pavimenti e rivestimenti in gres, parquet, marmo e si scelgono soprattutto per lo loro caratteristiche tecniche e funzionali, la resistenza e l’igiene che garantiscono. Ma anche il design è molto curato. Si tratta di composti di diversa natura: resine, polimeri, pavimenti e rivestimenti in microcemento, PVC e altre resine, talvolta con componenti di pietra naturale di recupero. Due le caratteristiche principali: la superficie continua (quasi sempre) e l’estrema funzionalità, sia per la manutenzione, sia anche per il carattere resistente e duraturo. Per questo spesso vengono impiegate anche per i piani di lavoro, in cucina soprattutto. I costi sono variabili in base alla tipologia: le superfici in PVC oscillano tra 10 e 40 euro al mq.
Superfici ecologiche
Quando si parla di superfici ecologiche il pensiero va al legno e ai pavimenti in parquet, il cui calore al tatto regala quella che più di tutti si può definire sensazione naturale. La maggior parte delle linee oggi prodotte sono realizzate con materie prime che provengono da foreste controllate (foreste corrette in maniera eticamente corretta e responsabile) e presentano il marchio FSC.
Altri attestati come la certificazione ISO 17889 “Sustainability for ceramic tiles” garantiscono un intero sistema produttivo in cui rientrano la sostenibilità ambientale del prodotto, del processo e della catena di fornitura; la responsabilità sociale dell’impresa, la sicurezza e l’efficienza energetica del processo di produzione.
Superfici per interni e per esterni
Il settore dei pavimenti e dei rivestimenti ha negli ultimi anni presentato un’ampia serie di prodotti idonei sia agli ambienti interni che agli esterni, moduli ceramici o di altri materiali le cui prestazioni e il cui design hanno raggiunto livelli tali da permettere loro di “vestire” ogni ambiente e abbattere le barriere che solitamente obbligavano a una scelta diversificata del prodotto. Il risultato sono open space che abbracciano gli spazi interni e quelli esterni, siano essi terrazzi o giardini, spazi belli da vedere (un’immagine organica della casa), ma anche molto funzionali da vivere.
Intervista ad Andrea Vaiani, Direttore Manifestazioni del Salone del Mobile.Milano
Quando e con che spirito è nato l’evento S.Project all’interno del Salone del Mobile.Milano?
S.Project debutta al Salone del Mobile.Milano nel 2019, dopo una serie di riflessioni sul fatto che il modo di pensare e organizzare lo spazio è sempre in evoluzione e che una manifestazione come il Salone ha il compito di rinnovare il modo di raccontare questo spazio. Così S.Project nasce come una nuova e trasversale modalità espositiva, dedicata ai prodotti di design, alle soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni. In totale sinergia con le altre manifestazioni, raccoglie e valorizza le proposte delle aziende per offrire una prospettiva a 360 gradi sull’architettura d’interni.
Suo tratto distintivo è la multisettorialità: si tratta di uno spazio con un’eterogeneità di proposte che vanno dall’arredo d’interni all’outdoor, dai prodotti per il wellness ai tessuti, dall’illuminazione alle soluzioni acustiche, dai rivestimenti alle finiture. Inoltre, con S.Project, il Salone vuole supportare le aziende nell’operare sempre più “in sinergia” fra loro, aiutando a rafforzare l’alleanza tra retail, progettisti e aziende, offrendo un’esperienza completa e un ambiente efficace per il networking.
Quali sono le tendenze che emergeranno quest’anno in merito al settore residenziale privato?
In questi ultimi anni, abbiamo riscoperto quanto sia importante la qualità degli arredi che ci circondano, accolgono e abitano la nostra domesticità. La casa, iperconnessa e sempre più orientata al benessere, è sotto i riflettori e ancora vissuta come non mai: sullo stesso tavolo abbiamo e, spesso, continuiamo a mangiare, lavorare, far studiare i nostri figli; abbiamo, quindi, compreso quanto sia importante che il design risponda in modo corretto, immediato e flessibile alle nostre necessità.
Multifunzionalità ed efficienza lo caratterizzeranno sempre di più. Abbiamo rivalutato lo spazio esterno, per quanto piccolo o grande sia. I confini tra indoor e outdoor sono sempre più evanescenti in una casa che diventa fluida e mutevole in base alle esigenze della giornata. Tante funzioni che normalmente eravamo abituati a svolgere all’esterno, le stiamo svolgendo all’interno delle mura domestiche, e viceversa. Questo, ovviamente, influisce sulla progettazione dell’arredamento.
Oggi, infine, un punto chiave è la “sostenibilità”, non solo per aziende e designer, ma anche per l’utente finale. La transizione ecologica è diventata un motivo di scelta, non più “tendenza” o moda. La ricerca sui materiali e sui processi svolta dai brand è di vitale importanza e si focalizza su materie prime naturali con attenzione all’utilizzo delle risorse e alla circolarità.
Come è cambiato il modo di concepire i materiali (relativi a finiture, arredi e complementi) e le superfici, quindi pavimenti e rivestimenti in particolare?
Aumenterà la domanda per soluzioni adatte sia in ambienti esterni sia interni, che resistano all’usura, macchie e agenti atmosferici. D’altro canto, proprio per quella ricerca di natura di cui abbiamo appena parlato, si registra anche una richiesta e diffusione di materiali naturali ed ecologici come il marmo, le pietre e il legno, che offrano le medesime caratteristiche anche a discapito di investimenti superiori. La pandemia ha anche aumentato l’attenzione verso l’igiene e la salubrità degli ambienti domestici coinvolgendo superfici e materiali. Per questo sono sempre più diffuse sperimentazioni nel campo dei rivestimenti ceramici per sviluppare prodotti che aumentano questo tipo di prestazioni come, per citare un esempio, il gres antibatterico.
In apertura, nella foto: Collezione Argille di HDsurface, un rivestimento spatolato che deriva dal mix di argilla, fibra di cellulosa vegetale, calce naturale e polveri micronizzate di marmo, ideale per le superfici verticali.