Autoprodurre l’energia di cui si ha bisogno, grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico, può sembrare sicuramente una scelta vantaggiosa. Conti alla mano, però, quanta energia producono e quando conviene installarli? Quanto costano e quanto fanno risparmiare in bolletta?
A queste domande ha risposto Altroconsumo, l’associazione per l’informazione e la tutela dei consumatori. Che ha condotto un test di laboratorio per stabilire quali siano i migliori pannelli fotovoltaici sul mercato.
Fotovoltaico: il test di Altroconsumo
Altroconsumo ha effettuato un test comparativo per valutare l’efficienza energetica di diversi moduli fotovoltaici, oltre a effettuare prove di resistenza e di solidità. A livello generale, emerge che la tecnologia è ormai matura e la maggior parte dei modelli ha superato positivamente i test.
Il test tiene conto delle tre tipologie di pannello disponibili: il monocristallino dalle ottime performance e rendimenti che consentono di avere più potenza per metro quadro; il policristallino che garantisce buone performance per rendimenti vicini al monocristallino, ma con costi più contenuti; l’amorfo che risulta la scelta più indicata ad alte temperature.
A chi conviene installare il fotovoltaico
I dati di Altroconsumo parlano chiaro: installare un impianto fotovoltaico conviene solo a chi ha consumi annuali sopra ai 2500/3000 kWh e solo a chi è sicuro di abitare in quella casa per diversi anni. Altrimenti, l’investimento iniziale non verrà recuperato.
Inoltre, per sfruttare i benefici del fotovoltaico, bisogna massimizzare l’autoconosumo nelle ore di sole, ad esempio facendo andare gli elettrodomestici durante il giorno e adattando le proprie abitudini di consumo energetico. Con un utilizzo efficiente e attento dell’energia prodotta una famiglia può risparmiare anche il 55% della bolletta elettrica.
Risparmiare autoconsumando la propria energia, infatti, è molto più conveniente rispetto all’immettere l’energia in eccesso nella rete nazionale. Dati alla mano, 1 kWh autoconsumato vale circa 20 centesimi, mentre nella maggior parte dei casi 1 kWh prodotto dal proprio impianto fotovoltaico e immesso in rete vale meno di 10 centesimi. Di solito, facendo una media, una famiglia autoconsuma circa un terzo dell’energia che produce.
Il caro energia, la difficoltà di reperire materie prime e manodopera qualificata per l’installazione hanno influito negli ultimi mesi anche sui costi degli impianti fotovoltaici, che sono aumentati anche del 20%. Anche gli incentivi in vigore, le detrazioni fiscali e il meccanismo della cessione del credito hanno contribuito a far crescere i prezzi di mercato.
Facendo una media, per un impianto da 3 kW installato con materiale di qualità il prezzo oggi è di circa 7.000 euro. Si può superare gli 8.000 euro scegliendo i marchi più prestigiosi o le soluzioni premium per quanto riguarda inverter e ottimizzatori di pannello.
Sempre facendo l’esempio di un impianto da 3kW, con un autoconsumo del 33% nel consumo da 2700 KWh e del 37% per il profilo da 3500 kWh, il ritorno economico è stimato fra 8 e 12 anni a seconda del consumo. Ecco perché è importante fare la corretta progettazione e scegliere il giusto dimensionamento dell’impianto in modo da contenere i costi di installazione e alzare la quota di autoconsumo.
Bonus e detrazioni su fotovoltaico ed energia
Oggi sono in vigore alcune agevolazioni fiscali per chi decide di installare un impianto fotovoltaico. Anche queste possono contribuire economicamente ad aumentare la convenienza. Citiamo il bonus casa con detrazione al 50% e il Superbonus 110% (in questo caso l’installazione dei pannelli deve essere abbinata ad altri interventi trainanti).
Chi, facendo i conti, non trova conveniente passare al fotovoltaico, ha comunque modo di abbassare la bolletta grazie ai bonus sociali messi a disposizione del Governo per contrastare il caro energia.