Luminosa, aperta all’esterno, connessa e dotata di aria condizionata: è questo il profilo estremamente sintetizzato della casa del futuro ideale dei più giovani.
“La casa dei giovani di domani”, la ricerca di Scenari Immobiliari
Emerge da una ricerca, presentata da Scenari Immobiliari con Coima dal titolo “La casa dei giovani di domani” presentata a settembre, in occasione del 30° Forum dell’istituto indipendente di studi e di ricerche.
Uno studio che potrebbe essere molto utile per architetti, progettisti e operatori del mondo dell’edilizia, perché rivela quelle che dovrebbero essere le tendenze per il 2030 basandosi su un campione di popolazione compreso nella fascia 20 – 40 anni e incentrato sulle principali città del Paese (Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino).
E non si parla solo di acquisto, ma anche del mercato delle locazioni, oggi più che mai vivace se si pensa che, come evidenzia la stessa ricerca, a Milano i più giovani desiderano andare in affitto.
Un altro dato importante che emerge da questo studio è che, a differenza di alcuni decenni fa, le generazioni più giovani hanno idee molto chiare su come vorrebbero che fosse la loro abitazione, si sono costruiti un’immagine ideale di habitat che esce dal perimetro stesso della piantina e coinvolge il contesto esterno.
Oltre ad avere un balcone (preferito al giardino), infatti, l’appartamento dei sogni risulta inserito in un contesto residenziale attivo e interattivo, con servizio di portineria, una zona per il deposito di consegne, spazi comuni per il coworking e magari palestra e piscina condominiale. Imprescindibile, ovviamente, una buona connessione a internet, insieme a contenuti tecnologici evoluti e integrati.
“Le case di domani dovranno dare una risposta concreta alla nuova domanda immobiliare da parte di Millennials e Generazione Z, potenziando gli elementi attrattivi a partire dalla fase progettuale. I giovani desiderano abitazioni che favoriscano il senso di comunità, l’integrazione tecnologica e la flessibilità. Questo è il ritratto della domanda del futuro, una immaginaria Generazione C, alla ricerca di una interazione tra casa, cuore e connessione, quindi di fortissima innovazione legata alla tradizione. In questo momento abbiamo la possibilità di rigenerare il patrimonio immobiliare residenziale esistente, che necessita di rinnovo. Speriamo dunque che questo lavoro possa dare indicazioni concrete e diventare strumento utile agli operatori per creare valore, consolidare flussi di cassa e generare buoni rendimenti” Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, commentando lo studio della società.
Come sarà la casa del futuro?
La casa del futuro potrebbe presentare diverse caratteristiche innovative che la rendono luminosa, aperta all’esterno, connessa e dotata di aria condizionata. Ecco alcune possibili scenari che potrebbero essere presenti nelle case del futuro stando anche all’indagine sopra descritta:
- Illuminazione intelligente: Le case del futuro potrebbero essere tutte dotate di sistemi di illuminazione intelligenti che si adattano alle esigenze dell’utente in modo sempre più intuitivo e sostenibile.
- Ampie finestre e spazi aperti: Le case del futuro potrebbero essere progettate con ampie finestre che consentono l’ingresso abbondante di luce naturale, creando un’atmosfera luminosa e aperta. Gli spazi aperti potrebbero favorire la connessione tra gli ambienti interni ed esterni, creando un senso di armonia con l’ambiente circostante.
- Domotica avanzata: La connessione degli apparecchi domestici potrebbe diventare sempre più comune, consentendo un controllo centralizzato e remoto di vari dispositivi, come l’illuminazione, la sicurezza, la temperatura e altri aspetti della casa utilizzando smartphone, tablet o comandi vocali.
- Energie rinnovabili: L’utilizzo di energie rinnovabili potrebbe diventare una pratica disponibile e diffusa in tutte le case del futuro. Pannelli solari, turbine eoliche o altre tecnologie potrebbero essere integrate nella struttura dell’edificio per generare energia pulita e ridurre la dipendenza dalle fonti di energia tradizionali.
- Climatizzazione: I sistemi di aria condizionata delle case del futuro potrebbero essere progettati per garantire una climatizzazione continua e personalizzata. Sensori intelligenti potrebbero rilevare la temperatura e l’umidità all’interno dell’abitazione e regolare automaticamente il sistema di raffreddamento o riscaldamento per mantenere un ambiente confortevole a tutte le ore del giorno, anche in nostra assenza.
Coliving e multifamily: nuovi concetti per la casa del futuro
Si consolidano concetti come “coliving”, che integra la sfera privata con quella professionale, proponendo ambienti in cui si dividono spazi dove lavorare, ma anche spazi dedicati alla vita privata come cucina, soggiorno ecc.; e “multifamily”, pensato per famiglie con figli e coppie, che prevede la condivisione di ampi spazi condominiali collettivi esterni al proprio appartamento.
Concetti che si allineano perfettamente con il momento che stiamo vivendo e che possono fornire un contributo sia alla transizione ecologica che al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, perché nella loro filosofia di sharing non si contempla solo la socializzazione tra le persone, ma anche servizi energetici che così ripartiti portano a un risparmio e alla conseguente riduzione dell’impatto ambientale.
E anche nel nostro Paese il “build to rent” (BTR) acquisterà un maggiore spessore. In Italia è il mercato milanese a fare da traino a questa tendenza: la città vedrà nei prossimi anni concretizzarsi una serie di progetti residenziali in locazione, sia nelle aree centrali che in quelle periferiche. Tra questi progetti, quello dello Scalo di Porta Romana promette di essere trai più interessanti.
Il multifamily targettizzato
L’affermazione della filosofia sharing nell’abitare è confermata anche da studi recenti di CBRE group, la società di consulenza immobiliare texana, con sede a Dallas (la più grande nel suo genere): secondo una ricerca presentata qualche mese fa dalla società, tra le asset class più brillanti di quest’anno c’è anche il multifamily che piano piano sta prendendo piede anche in Italia.
In altri paesi europei, più “vocati storicamente” all’affitto anziché al mutuo, come la Germania, l’Austria e la Danimarca si è sviluppato un concetto di abitare più flessibile, che a sua volta ha prodotto vere e proprie soluzioni pratiche e forme abitative diverse da quelle tradizionali che vedono la casa come un servizio abitativo in continuo cambiamento e l’abitare come qualcosa che può essere targettizzato per gravare meno in termini anche di risorse economiche sui singoli e sull’ambiente. Qui concetti come coliving e cohousing non solo sono ampiamente adottati, ma vedono un’ulteriore forma di evoluzione in progetti specifici per ospitare target familiari diversi, come il Senior Housing destinato alla terza età, con servizi e amenities per anziani autosufficienti.
Casa super connessa
Un esempio di casa iper tecnologica e connessa è quello che propone la PMI italiana Domethics, attiva nella progettazione e realizzazione di prodotti e servizi nel mondo IoT e nell’universo della smart home. La sua ultima novità si chiama Adriano ed è un dispositivo installabile su vecchi device come smartphone e tablet che gestisce ogni ambito della casa ad esso collegato: valvole termostatiche intelligenti per ridurre i consumi, sistema domotico di irrigazione per il giardino o le piante del terrazzo (è possibile diversificare l’irrigazione in base alla tipologia di vegetazione presente nel giardino, scegliendo le zone di irrigazione e selezionando durata, ora e frequenza di irrigazione.
E per le piante d’appartamento può essere utile prevedere anche dei sensori smart per conoscere in tempo reale umidità e ph del terreno nel vaso: saranno così le piante stesse a “richiedere” acqua o cura al momento opportuno, attivando l’irrigazione puntale) fino ai rilevatori della qualità dell’aria a casa e in ufficio, passando per finestre e porte intelligenti che si aprono e si chiudono in base al clima interno, l’impianto di illuminazione che può essere monitorato nel dettaglio per non produrre sprechi e l’allarme antiallagamento.
Milano e Roma: due modelli esemplari
Milano è la città italiana dove le nuove tendenze dell’abitare sono più sviluppate ed estese, basta pensare ai nuovi complessi residenziali come City Life e Porta Nuova. L’area di Cascina Merlata si inquadra in questa tipologia. L’edificio in cui è collocato questo appartamento di 90 mq con due camere da letto è di nuova realizzazione, presenta un giardino condominiale, box e cantine. Ha una zona giorno molto luminosa, cucina con piastre ad induzione, bagno con areazione meccanica e secondo bagno con vasca idromassaggio (Prezzo 355.000 euro).
A Roma, invece, un quartiere in cui queste tendenze stanno emergendo è quello di Talenti, con edifici di nuova costruzione. È il caso del complesso residenziale Le Margherite, all’interno del quale si trova questo appartamento di 64 mq e 2 locali (1 camera da letto). Il condominio offre servizio di portierato, piscina condominiale ad uso estivo esclusivo dei condomini e diverse aree verdi. Un’ampia terrazza semicircolare garantisce ambienti luminosi e ospita un angolo lavanderia (Prezzo 329.000 euro).
Photo Credits (dove non specificato): PMI italiana Domethics con progetto Adriano
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