Viviamo in un mondo circondato da tantissimi colori, basta guardare fuori dalla finestra e osservare per qualche minuto quello che ci circonda. Forse io sono più agevolata abitando sulle colline immersa nella natura, ma sono certa che anche chi abita in città troverà sicuramente degli spunti interessanti.
La natura ci insegna ogni giorno qualche cosa di incredibile. Mi incanto guardando le sfumature dei fiori e delle foglie, gli accostamenti cromatici del piumato degli uccelli, a volte più soft altre volte molto audaci ma che insieme formano una bellissima sinfonia di colori.
Nei miei progetti e allestimenti prendo spesso spunto dalla natura quando devo pensare agli accostamenti cromatici. Ci sono fior fiori di studi che seguo sempre con grande interesse e di libri che sfoglio con curiosità, ma molto spesso capita che l’idea intuitiva o l’accostamento cromatico corretto mi venga girando la testa e guardando fuori dalla finestra.
E quindi, se è così bella e intrigante fuori, perché non portarla anche dentro le nostre case? Perché non prendere spunto dalla natura e rendere più personali gli ambienti che ci circondano? Vedrete, vi stupirà!
Ritengo questo già un prezioso consiglio, ma questo è quello che faccio io per prendere ispirazione sia per i miei progetti, che per casa mia (e spesso anche nel mio modo di vestire), ma tutto parte da quello che volete comunicare con la vostra casa, quello che volete che trasmetta in base all’utilizzo, alle persone che la vivono e a come la vivono e, ultimo ma non meno importante, in base anche al vostro stile e gusto estetico.
Ogni colore trasmette un’emozione
Ricordate, ogni colore trasmette un’emozione! Ogni colore può modificare radicalmente la percezione dello spazio (un soggiorno dipinto di blu sarà completamente diverso da uno bianco e diverso ancora da un rosa). E non parlo solo di muri, ma anche di arredi, infissi, complementi… In contrasto o monocromatici. Quindi prima di procedere con la scelta di quali colori utilizzare e con quale tecnica, bisogna prima porsi delle domande e procedere per obiettivi:
- A quale scopo ambisco?
- Che utilizzo avrà questa parete o stanza o casa?
- Sarà una parete protagonista o una parete al servizio di un elemento da mettere in risalto?
- Perché voglio tinteggiare?
- Quali emozioni voglio che trasmetta?
- Quali fonti luminose ci sono e da dove provengono?
- Ci sono elementi architettonici da mettere in risalto o difetti da nascondere?
- Con quali arredi, di che volume, e con quale stile verrà arredata la parete o stanza?
- Sarà una stanza con una sua identità o dovrà comunicare anche con le altre stanze della casa?
La scelta di quali tinte utilizzare è un viaggio introspettivo molto delicato, divertente, a volte anche sconvolgente. E questo viaggio permette di arrivare all’obiettivo in modo mirato, senza perdite di tempo e con un livello di insoddisfazione quasi azzerato.
Ma non voglio svelarvi troppo, per cui entriamo nel vivo di questo magico mondo dei colori aiutandovi a personalizzare gli ambienti che vi circondano con 5 bellissime idee.
Quali colori stanno bene insieme? 5 idee per arredare casa con i colori
1. Color Block
Basta tinteggiare le pareti a compartimenti stagni, liberate la fantasia e dipingete attraverso “BLOCCHI DI COLORE” contrastanti che si sposano bene tra di loro nel giusto schema di colori.
Non dite “non fa per me!”. Il bello di questa tecnica è che si possono creare i più disparati ambienti, da quelli più soft a quelli più audaci, da quelli con toni pastello a quelli più forti e contrastanti.
Con il color block la parete sarà la vostra tavolozza dove scatenare la fantasia con forme geometriche in sovrapposizione o creando dei portali con linee sia dritte che oblique, come ho fatto io nel nostro bagno principale (di cui vi parlo tra poco).
Il color block lo potete utilizzare anche in quelle situazioni dove non vi va di appendere quadri o stampe, andando a decorare voi stessi con il colore ad esempio sopra ad una madia, vicino a delle mensole o vicino al mobile della TV.
Andrete inoltre a creare un importante focus che catturerà lo sguardo dello spettatore ad esempio sopra la testata del letto, come nella foto qui sotto in questo appartamento dedicato agli affitti brevi, o nella parete d’ingresso per valorizzare un semplice appendiabiti e addirittura creare delle zone ben distinte della casa senza l’utilizzo della pareti, ad esempio se avete una postazione per lo smart working in sala o in camera da letto.
Il color block si può estendere anche agli arredi e alle porte, dipingendo anch’essi in continuità con il disegno geometrico importato a parete.
Torniamo al nostro bagno: lungo la parete della doccia e dei sanitari abbiamo un rivestimento in gres alto 240 cm con dei soffitti lignei alti 3 mt. Bellissimo impatto ma non mi soddisfava, mancava qualche cosa. E allora io e nostro figlio Stefano, armati di pittura e pennello, abbiamo tinteggiato con un bellissimo verde foresta (stessa tinta del mobile lavabo) creando un portale che andasse a valorizzato tutti gli elementi esistenti (box doccia, sanitari e piastrelle).
Consiglio n.1: Quale tipologia di pittura è meglio utilizzare per gli interni?
“Salvo problematiche particolari, il consiglio è di usare vernici acriliche con una buona classe di lavabilità. Sono da prediligere le basi opache, rendono al meglio i colori evitando riflessi e “contaminazioni” cromatiche. Per le tinte scure meglio affidarsi a materiali strutturalmente più ricchi come gli smalti. A base acrilica o alchidica, offrono anche un’ottima lavabilità, caratteristica da non sottovalutare soprattutto in ambienti occupati da bambini o in presenza di animali” Tinteggiatore esperto Massimiliano Dosi di Chroma Key
Per avere il consiglio migliore e i tecnicismi corretti è sempre meglio rivolgersi a dei professionisti fidati che sanno indirizzarci sulle scelte migliori per ogni personale situazione.
2. Passione boiserie
Io amo le boiserie, le ho sempre amate e mai mi stancheranno! Ma le boiserie credo siano un po’ come un cibo dal sapore intenso e particolare, o le ami o le odi. Non ci sono mezze misure.
Io personalmente non riesco a fare a meno di non includerle in qualche mio progetto, anche solo un profilo orizzontale di divisione tra due colori di una stessa parete o come divisorio tra colore e carta da parati, proprio come ho realizzato in questa bellissima cameretta.
A cosa serve la boiserie?
Partiamo facendo una distinzione tra le vere boiserie e gli effetti boiserie:
La boiserie è un profilo che viene applicato a parete, che può essere realizzata in diversi materiali come legno, gesso, polistirolo (ormai superato e anche poco pratico) o in poliuretano (molto resistente a urti, graffi, umidità, oltre ad essere verniciabile), e si possono creare diversi stili, effetti e tridimensionalità.
Si possono creare composizioni semplici oppure pareti più strutturate, come la parete lignea che ho realizzato a Cremona per un’importante studio legale dove ho progettato un doppio ordine di profili suddiviso in due riquadri sovrastanti, uno più grande e uno più piccolo, dove sia la parete che i profili sono stati verniciati dello stesso colore.
Amo la boiserie anche ad un’altezza più ribassata, 90 o 120 cm, per valorizzare una stanza di passaggio come il corridoio o per dare valore alla parete retro letto, come in questa camera da letto dedicata agli affitti brevi che ho allestito a Milano, dove crea un punto focale importante che attira lo sguardo e che piace molto agli ospiti dell’appartamento.
La boiserie creata con il colore
L’effetto boiserie si può realizzare utilizzando il colore, in modo molto più semplice e riproducibile anche in autonomia per i meno esperti in bricolage, andando a dipingere una fascia di colore inferiore, superiore o entrambe, rispetto ad una linea orizzontale valutando preventivamente alcuni punti, come:
- Altezza della stanza: questo decoro può donare ampiezza come appiattire un’ambiente
- Arredi e quadri esistenti: adoro i quadri posizionati in sormonto tra i due colori e le porte dipinte anch’esse alla stessa altezza dei muri
- Illuminazione naturale e artificiale: la luce gioca sempre un grande ruolo nella progettazione, in questo caso nella scelta dei colori da utilizzare (attenzione, colore scuro non è sinonimo di buio e colore chiaro di luce, anche un colore scuro può essere luminoso. Dipende dal tipo di supporto murale, di materiale e quanto è illuminata anche in modo artificiale quella stanza, come un corridoio o un ingresso).
La boiserie creata con le piastrelle
Un altro effetto boiserie che si può realizzare in modo creativo e pratico è grazie all’utilizzo delle piastrelle. La stanza primaria a cui rimanda la mente è il bagno, dove poter giocare con schemi di posa, altezze, finiture e colori differenti, posando ad esempio una “matita” ovvero una bacchetta sottile semicircolare, o un profilo dalla sagoma più importante, come chiusura del rivestimento retro sanitari ad una altezza di 120 cm circa, dello stesso colore o in contrasto. Oppure se vogliamo renderla più moderna, ci sono grandi lastre di 60×120 cm che riproducono le boiserie con diversi effetti. Proprio come quella del nostro bagno.
E allora vi chiedo: Secondo voi, si possono unire in modo creativo il color block e la boiserie? Assolutamente si! Riguardate con attenzione la foto del nostro bagno, quali elementi decorativi notate? Esatto, proprio loro due! Un binomio che insieme, anche con semplicità, si possono schiacciare l’occhiolino e dare risalto a vicenda.
Consiglio n.2
Al Cersaie quest’anno abbiamo visto il grande ritorno del colore come protagonista ma monotòno, ovvero tutti gli elementi presenti all’interno della stanza, soprattutto bagno, sono della stessa gradazione di colore. Se vi piace seguire le tendenze e le mode del momento, questa è sicuramente una da studiare e mettere in opera.
3. Fughe in contrasto
Parlando di piastrelle non posso esimermi dal darvi un’idea super economica che vi eviterà di piastrellare tutto il bagno dando un tocco di originalità: rivestire il bagno con piastrelle semplici, valorizzarlo e renderlo unico colorando le fughe con un colore in contrasto.
Abbiamo sempre visto le fughe del tono più simile possibile alla piastrella perché è sempre stata vista come un elemento di disturbo, che “tanto la metto che è uguale, anzi meglio”, che meno si vede e meglio è.
Ma sfatiamo un mito: la fuga è necessaria e fondamentale per l’ottima riuscita della posa di un pavimento e di un rivestimento, tanto da essere introdotta nella norma 11493 dove al punto 7.10.2 stabilisce che la posa a giunto unito, e cioè con l’accostamento diretto delle piastrelle senza spazi, non è ammessa. La norma fissa la larghezza minima di 2 millimetri per le fughe. Al di sotto di questa dimensione la fuga è quindi “illegale”. Questo perché, come lo definisco io, è il cuscinetto di ammortizzazione delle piastrelle. Senza di questo le piastrelle si urterebbero tra di loro e si romperebbero.
Quindi, dopo esserci messi l’anima in pace che la fuga c’è e ci deve essere, può iniziare ad essere vista come punto di forza anziché come difetto. Vi può dare tanta soddisfazione. Come? Colorandola!
Sia in un bagno già terminato con dei prodotti appositi per dipingere le fughe esistenti, ma meglio ancora in un bagno da ultimare dove si può scegliere tra una vasta gamma di colori pensandola in un’ottica a grande spettro in un progetto abitativo completo espandendo questa idea progettuale creativa anche al rivestimento della cucina e al pavimento.
Credetemi, vi darà molta soddisfazione e non vedrete più le fughe come nemiche ma come punto di forza.
4. Pareti 3D e cannettato
In tanti mi scrivete incuriositi dalla parete che ho alle mie spalle nel mio studio che vedete spesso nei miei video. Mio marito scherzosamente la chiama la “parete del grande fratello” per il colore che lo ricorda molto. Colore che voi stessi durante un sondaggio avete definito PORPORIZIA, una via di mezzo tra PORPORA e LETIZIA (è una gradazione di colore che non saprei riprodurre perché l’ho fatto io personalmente mescolando diversi colori al pari del piccolo chimico).
Ma cosa sono tutti quei prismi che vedete? Nel mio caso sono dei pannelli in fibra di bamboo che acquistai diversi anni fa in tempi non sospetti, quando ancora questo genere di decoro murale non era “famoso” e quindi anche la tipologia di materiali scarseggiavano.
Oggi questo tipo di decorazione è entrato nei nostri spazi abitativi e lavorativi in modo predominante, la tecnologia si è evoluta, e con essa l’infinita scelta di decori, linee e tridimensionalità. Con questi pannelli modulabili dalle differenti dimensioni che si possono tagliare a misura, e decori duplicabili all’infinito, possiamo valorizzare e dare risalto non solo a pareti, ma anche ad arredi e porte.
Questi concetti si possono riprodurre anche con il cannettato, ovvero dei listelli lignei generalmente posati in senso verticale (ma anche orizzontali hanno il loro perché, ma fate attenzione a non “schiacciare” troppo i soffitti), utilizzati per decorare le pareti e rivestire le ante dei mobili.
Possono avere anche un supporto fonoassorbente il che li rende oltre che belli anche funzionali soprattutto quando utilizzati in un ufficio, in una sala riunioni o in casa nella postazione dello smart working.
Consiglio n.3
Puoi nascondere una porta rivestendola con lo stesso decoro della parete. In questo modo si crea continuità senza interruzioni visive ottenendo un effetto WOW assicurato!
5. Regola del 60-30-10
In qualunque modo vogliate giocare con il colore il vostro mantra d’ora in poi sarà quello della regola del 60-30-10 ovvero:
- il 60% è il colore principale che maggiormente userete, utilizzato per le grandi superfici come muri e armadiature a tutta parete. Generalmente sono colori neutri come bianco, beige, greige, grigio…che non stancano mai e sono facilmente abbinabili.
- il 30% è il colore secondario utilizzato per arredi come letto e divano, e complementi come tappeti, tende, e qualche parete qua e là; può essere sempre un colore neutro ma più intenso come il nocciola e il tortora, oppure osare con un colore più inconsueto come verde, blu, terracotta.
- il 10% è il tocco di colore che da l’accento che dona carattere all’ambiente come lampade, cornici dei quadri, ma anche un tavolino o una poltroncina senza dimenticarci dei profili della doccia e dei miscelatori, e i tessili come cuscini e coperte dal dettaglio unico e particolare.
È una semplice regola che crea equilibrio nell’ambiente, bilancia i toni e con cui potete sbizzarrirvi come preferite.
Consiglio n. 4
Quando siete indecisi su quale palette colori utilizzare, prendete ispirazione dalle riviste di settore e fate un esercizio di stile: soffermatevi su una foto d’interni che vi attira, guardatela attentamente e dite quali sono i colori principali, secondari e d’accento. Vedrete che presto avrete un occhio allenato e abbinare i colori nelle percentuali corrette non vi spaventerà più così tanto.