Smart working: tutto quello che ti serve per lavorare da casa. Consigli di Letizia Bonatti 25/09/2023
Indice degli argomenti: Tutto sulle Comunità energetiche: cosa sono e dove si trovano in Italia Come funzionano le comunità energetiche in condominio Dove si trovano in Italia le comunità energetiche condominiali, 3 esempi virtuosi Che vantaggio hanno le comunità energetiche? Il condominio è l’ambiente ideale dove realizzare le comunità energetiche, cioè aggregazioni di persone che condividono e autoproducono energia rinnovabile. L’energia scambiata e condivisa viene prodotta da fonti di rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici installati sul tetto. I vantaggi sono molteplici: la riduzione delle bollette, la maggiore sostenibilità e l’indipendenza energetica. Per realizzare queste comunità le singole regioni pubblicano ogni anno dei bandi aperti a cittadini e imprese, consentendo ai partecipanti di avere sgravi fiscali e agevolazioni per acquistare e installare i sistemi rinnovabili. Ma che succede se i condomini non sono d’accordo? Che fare senza l’unanimità dei voti? Ecco la panoramica delle regole e dei vantaggi delle comunità energetiche in ambito condominiale. Tutto sulle Comunità energetiche: cosa sono e dove si trovano in Italia Quando si parla di comunità energetiche si intendono le aggregazioni di utenti che condividono l’energia prodotta da fonti rinnovabili con potenza massima di 200 KWp. Alla base di questo genere di comunità, dunque, c’è la volontà di risparmiare e di abbracciare uno stile di vita più sostenibile. Esempio tipico è lo sfruttamento condiviso dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici tramite sistemi di accumulo realizzati in prossimità degli edifici coinvolti o del condominio. Visti i vantaggi di questo sistema, sia sociali che energetici, le amministrazioni locali incentivano con varie agevolazioni la loro installazione; ad oggi le Regioni che hanno mostrato maggior interesse sono quelle del nord, soprattutto Lombardia, Piemonte e Veneto. Nel resto d’Italia le comunità energetiche presenti effettivamente operative sono poco più di 30 ma si stima che ce ne siano almeno un centinaio che stanno per entrare a pieno regime, lo rivelano i dati di Legambiente relativi al 2022. Come funzionano le comunità energetiche in condominio Per la sua convenienza, alcuni condomini stanno iniziando ad interessarsi alle Comunità energetiche, potendo sfruttare l’autoconsumo collettivo per ridurre il prezzo delle bollette ormai alle stelle a causa della crisi del gas. Le comunità energetiche condominiali sono caratterizzate dal fatto che tutti i partecipanti e gli impianti di produzione di energia rinnovabile si trovano nello stesso edificio o nelle aree di pertinenza del condominio. Procedere in tal senso, secondo la regolamentazione vigente, non richiede l’adesione di tutti i condomini, quindi non è necessaria l’unanimità in sede assembleare. Tuttavia potranno sfruttare i vantaggi della comunità soltanto i condomini aderenti che avranno stipulato un accordo privato tra loro. Prima di procedere è consigliabile richiedere uno studio di fattibilità per evidenziare i punti critici dell’edificio e avere un pronostico dell’effettivo risparmio dopo l’installazione del fotovoltaico e del sistema di accumulo. Bisogna poi fare attenzione ad alcuni fattori in presenza dei quali non possono essere costituite le Comunità energetiche: ● per impianti fotovoltaici già esistenti ● per impianti con contratti di scambio sul posto ● per impianti stand alone Per calcolare i consumi e la relativa spesa si considera il minimo tra l’energia elettrica immessa in rete e quella consumata dai condomini aderenti. Dove si trovano in Italia le comunità energetiche condominiali, 3 esempi virtuosi Le comunità energetiche condominiali non sono ancora molto diffuse ma è intenzione del governo incentivarle nei prossimi anni. Ad oggi sono diffuse nelle Regioni del nord Italia, ecco 3 esempi virtuosi da prendere come modello: ● la Comunità energetica di Magliano Alpi, in provincia di Cuneo, in funzione dal 2020, dotata di 2 impianti fotovoltaici con potenza totale di 40 kW. Il progetto è stato finanziato dal Comune con la collaborazione con l’Energy Center del Politecnico di Torino. Per analizzare i flussi di produzione e consumo dell’energia si avvale della piattaforma Energy4Com; ● la Comunità energetica di Pinerolo, in provincia di Torino, dove è stato inaugurato il primo condominio in autoconsumo in grado di coprire il 90% del fabbisogno. Il condominio si avvale di un impianto fotovoltaico da 20 kW, 13 accumuli elettrici e di un impianto solare termico per l’acqua calda sanitaria; ● la Comunità energetica di Solisca, nel piccolo comune lombardo di Turano Lodigiani, promossa da Sorgenia lo scorso 4 febbraio 2022. Il sistema installato può produrre 50.000 kWh all’anno di energia rinnovabile grazie ai pannelli fotovoltaici con potenza complessiva di 45 kW. Questa è la prima comunità in Italia completamente gestita da una piattaforma digitale a cui sono collegati gli “smart meters” che registrano e creano statistiche dei consumi. Che vantaggio hanno le comunità energetiche? Aderire a una comunità energetica è il sistema più green e all’avanguardia per produrre energia, condividerla e spendere meno nel medio e lungo termine. Non solo si possono ridurre in maniera sensibile i consumi ma anche abbracciare uno stile di vita più sostenibile e meno inquinante. Ciò va a beneficio di tutti i membri della comunità e può contribuire a far diminuire il prezzo dell’energia all’ingrosso, a beneficio del Paese. Difatti uno dei problemi che, più di tutti, causa l’impennata delle bollette è la dipendenza energetica da Stati esteri che possono decidere il prezzo e le condizioni di scambio. Per sintetizzare, ecco i principali vantaggi per il singolo e per la comunità: ● spese ridotte per le utenze, sia in estate che in inverno; ● minor peso sulle infrastrutture nazionali; ● aumenta la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili; ● diminuisce la dipendenza energetica dall’estero. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento