Lavanderia in casa: soluzioni sostenibili per meno sprechi

Anche l’angolo lavanderia di casa può diventare sostenibile. Fare il bucato non è propriamente “un’opzione”. Come possiamo fare allora per impattare il meno possibile sull’ambiente? Tra le buone pratiche per realizzare un ambiente lavanderia sostenibile, troviamo al primo posto l’acquisto di elettrodomestici di nuova generazione.

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Lavanderia in casa: soluzioni sostenibili per meno sprechi

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Esistono ambienti della casa che svolgono funzioni fondamentali: uno di questi è l’angolo lavanderia, un locale dedicato in cui troviamo gli elettrodomestici, i detersivi, lo stendi biancheria e tutto il necessario per fare il bucato. Che sia una stanza intera o un piccolo spazio, questo ambiente di servizio può diventare davvero più “eco-friendy” seguendo alcuni piccoli accorgimenti.

Per contrastare il cambiamento climatico è importante ridurre gli sprechi e cercare di minimizzare il nostro impatto sull’ambiente. Come sottolinea ENEA nell’opuscolo “I Quaderni dell’efficienza energetica”: “L’uso efficiente delle risorse, energetiche ma non solo, comporta un doppio beneficio: il singolo cittadino pagherà una bolletta meno cara e la collettività si avvantaggerà di un minore inquinamento, meno rifiuti da smaltire e una minore necessità di importare energia e materie prime”.

Anche nel nostro piccolo possiamo fare ogni giorno la differenza seguendo delle buone pratiche per un bucato più sostenibile:

  • scegliere i giusti elettrodomestici;
  • fare attenzione alle etichette energetiche;
  • porre maggiore attenzione nelle pratiche quotidiane legate al lavaggio dei vestiti

sono fattori che non richiedono grandi sacrifici o sforzi, ma solo attenzione e volontà.

Esploriamo dunque alcune delle soluzioni sostenibili per l’angolo lavanderia.

Lavatrici e asciugatrici intelligenti e amiche dell’ambiente
Tra le buone pratiche per realizzare un ambiente lavanderia sostenibile troviamo al primo posto l’acquisto di elettrodomestici di nuova generazione.

Lavatrici e asciugatrici intelligenti e amiche dell’ambiente

Quanto consumiamo quando azioniamo la lavatrice? Secondo quanto riportato nel portale kilowattene.enea “Una famiglia media di tre persone, che usa una lavatrice di età ed efficienza media, può consumare indicativamente 150-200 kWh all’anno, ossia circa un 7-8% di tutti i consumi elettrici di casa: una frazione non trascurabile, ma spesso con esiguo margine di riduzione”.

Fare il bucato non è propriamente “un’opzione”, ma come fare per impattare il meno possibile sull’ambiente? Tra le buone pratiche per realizzare un ambiente lavanderia sostenibile troviamo al primo posto l’acquisto di elettrodomestici di nuova generazione.

Una lavatrice a basso consumo energetico permette di utilizzare una quantità d’acqua ed energia elettrica ridotte. Secondo Eni Plenitude “Il risparmio medio annuale prodotto dall’utilizzo di una lavatrice di classe A++ o A+++ rispetto a una di classe C o D è stimabile in circa 80/90 euro in meno”.

Se volete puntare su un elettrodomestico smart avrete a disposizione un valido supporto nella gestione delle faccende domestiche: possiamo attivarla da remoto e impostare così l’orario di accensione e la corretta temperatura. La lavatrice connessa permette di gestire in modo intelligente il bucato: sceglie il giusto programma permettendoti di avere un bucato pulito e sprecare meno energia.

Non dimentichiamoci dell’asciugatrice, l’elettrodomestico amico di chi ha bisogno di asciugare i vestiti in breve tempo. Anche in questo caso occorre scegliere con consapevolezza: possiamo trovare in commercio numerosi modelli di asciugatrici di classe energetica A che garantisce un notevole risparmio energetico.

Le etichette energetiche: perché è importante saperle leggere

Le etichette energetiche: perché è importante saperle leggere

Uno strumento che guida il consumatore nella scelta del giusto elettrodomestico: parliamo dell’etichetta energetica, un documento obbligatorio in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea.

Per darne la corretta definizione e comprenderne l’importanza citiamo un articolo presente sul portale di ENEA: “L’etichetta energetica è un documento che informa i consumatori su caratteristiche e consumi di energia di ciascun modello di elettrodomestico in vendita. È un documento molto importante, da considerare al momento dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico, perché permette di valutare i costi di esercizio di ciascun apparecchio, aiutando a scegliere, a parità di caratteristiche tecniche, l’elettrodomestico a più basso consumo energetico”. (l‘etichetta energetica è scaricabile online)

L’etichetta energetica ci aiuta a scegliere un prodotto energeticamente e funzionalmente più efficiente. Quando acquistiamo un elettrodomestico confrontiamo le etichette energetiche e optiamo per una soluzione che consuma meno energia: in questo modo risparmieremo risorse preziose e ridurremo i costi in bolletta.

Le nuove etichette energetiche entrate hanno semplificato il sistema di etichettatura precedentemente in vigore: per una maggiore comprensione si è scelto di tornare alla scala da A a G, un modello più immediato per il consumatore.

Come funziona l’etichetta energetica per lavatrici e asciugatrici?

Secondo ENEA “L’etichetta energetica – con una scala di 7 classi di efficienza energetica, da A a G – è obbligatoria per lavatrici e lavasciugatrici per uso domestico immesse sul mercato dal 1 marzo 2021. Devono avere l’etichetta gli apparecchi da libera installazione e da incasso alimentati dalla rete elettrica e a batteria”. Con questo documento possiamo controllare tutte le caratteristiche dell’elettrodomestico e scoprirne i consumi.

Per quanto riguarda l’asciugatrice “L’etichetta energetica – con una scala di 7 classi di efficienza energetica, da A+++ a D – è obbligatoria sulle asciugatrici per uso domestico immesse sul mercato comunitario dal 29 maggio 2013. Devono avere l’etichetta gli apparecchi da libera installazione e da incasso alimentati dalla rete elettrica e a gas, compresi quelli venduti per uso non domestico. Sono escluse le lavasciugatrici, che sono coperte dal proprio schema di etichettatura e le centrifughe per uso domestico.”

Le etichette energetiche: perché è importante saperle leggere
Tra le buone pratiche per realizzare un ambiente lavanderia sostenibile troviamo al primo posto l’acquisto di elettrodomestici di nuova generazione.

Qualche breve consiglio per un bucato ecosostenibile

Scegliere elettrodomestici di classe energetica “virtuosa” è fondamentale per creare in casa uno spazio lavanderia sostenibile. Fare il bucato richiede un grande dispendio di acqua ed energia elettrica e ha un impatto sull’ambiente molto più importante di quello che pensiamo. Ecco perché vogliamo lasciarvi anche alcuni semplici suggerimenti per rendere il momento del bucato più ecosostenibile.

La nostra lavatrice impiega molta energia per scaldare l’acqua: per questo motivo uno dei primi consigli che vogliamo dare è quello di scegliere il lavaggio a freddo. Diversi brand di detergenti agiscono a basse temperature, pulendo egregiamente il bucato.

Per quanto possa sembrare scontato, azionare la lavatrice a pieno carico è la scelta migliore per evitare sprechi e ridurre i consumi di energia e acqua. Infine, parliamo dei prodotti per il lavaggio: prediligete detergenti naturali e privi di sostanze chimiche, meglio se dal packaging biodegradabile.

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