Indice degli argomenti:
- Come si fa la manutenzione di una piscina?
- La pulizia della piscina, da fare con costanza
- Come tenere pulita l’acqua della piscina?
Avere una piscina a casa è il sogno di molti durante i caldi pomeriggi estivi, ma oltre al piacere di potersi immergere in acqua, le piscine comportano anche altri impegni. Infatti, una piscina richiede opportune cure e manutenzioni, sia per assicurare benessere e igiene per le persone, che per mantenerla in buono stato il più a lungo possibile. Curarla e manutenerla sono operazioni molto importanti, non secondarie al fatto però di rispettare alcuni regolamenti e autorizzazioni, soprattutto se installata in condominio.
Come si fa la manutenzione della piscina?
Il numero delle piscine sta crescendo moltissimo negli ultimi anni anche all’interno degli spazi domestici. In base allo spazio a disposizione, esistono molte tipologie di piscine e altrettante modalità di costruzione.
La piscina andrebbe preparata per l’estate con un certo anticipo, anticipando il caldo estivo che riscalda velocemente l’acqua. Questo vale soprattutto per le piscine scoperte e lasciate piene o parzialmente piene durante l’inverno. La prima cosa da fare, se necessario, sarebbe quella di cambiare l’acqua ad inizio stagione, in primavera. A differenza delle piscine pubbliche, quelle private non sono altrettanto frequentate ed è possibile scegliere di risparmiare acqua e non cambiarla completamente ogni anno, purché la si copra adeguatamente per l’inverno.
La sostituzione, anche parziale, dell’acqua non serve solo per eliminare sporcizia, ma anche per ridurre la concentrazione chimica dei prodotti necessari alla pulizia di acqua già usata l’anno precedente. Durante l’estate, poi, saranno necessari dei rabbocchi, anche per compensare perdite dovute all’evaporazione. In ogni caso, l’acqua da utilizzare è sempre quella da acquedotto o comunque già trattata e priva di sostanze nocive per l’uomo. Attenzione, quindi, a chi decide di usare l’acqua di pozzo, in quanto potrebbe richiedere specifici trattamenti.
La pulizia della piscina, da fare con costanza
La pulizia delle piscine esterne può essere fatta sia da vuota, sia quando viene lasciata piena. Inoltre, tutte le superfici possono essere pulite sia in modo manuale, che in modo automatico, tramite appositi robot pulitori. Punti delicati a cui prestare attenzione sono gli angoli e le superfici nascoste, in cui tende ad accumularsi sporcizia con il passare del tempo. Alcuni robot sono in grado di pulire sia il fondo che le pareti delle piscine in autonomia, lasciando al proprietario solo l’incombenza della pulizia delle scale.
Esistono diverse tipologie di robot, ma i più efficaci sono quelli intelligenti e alimentati ad energia elettrica. Invece, se si procede con la pulizia manuale è necessario dotarsi di spazzole adeguate allo scopo, preferibilmente telescopiche e di giusta lunghezza, così da raggiungere ogni punto della piscina. Serve più tempo, ma le spazzole aspiratrici sono perfette soprattutto per rimuovere lo sporco persistente, su cui è necessario insistere più tempo.
Oltre alla pulizia generale, merita particolare attenzione la pulizia della linea di galleggiamento, dove si depositano residui di vario tipo, che sporcano la parete. In questo caso, si consiglia una pulizia manuale con appositi prodotti e spugne morbide. A seconda del materiale, infatti, il danno potrebbe essere irrimediabile.
Come tenere pulita l’acqua delle piscine esterne?
Oltre alla pulizia delle superfici della piscina, è altrettanto importante la pulizia dell’acqua, raccogliendo anche con i retini eventuali residui di sporcizia. Operazione da fare con elevata regolarità.
Un altro componente importante da mantenere pulito è il filtro, che dovrebbe essere lavato almeno una volta alla settimana nel caso si utilizzi come filtrante la sabbia, con frequenza inferiore nel caso si scelga altro materiale. La pulizia deve riguardare anche il filtro della pompa impegnato nel trattenere lo sporco di maggiori dimensioni, che deve essere svuotato e pulito.
Un’altra importante attività da fare con regolarità è il controllo del PH e del cloro, così da correggerli secondo quanto necessario. Una volta al mese circa o dopo eventi atmosferici intensi, è possibile effettuare un trattamento d’urto con il cloro, consigliato anche a inizio stagione e che consiste nell’abbattere la carica batterica con determinate quantità di cloro. Un’altra sostanza da usare con regolarità è l’alghicida, che prevede la formazione di alghe. A seconda dei prodotti specifici scelti, comunque, è fondamentale seguire attentamente le indicazioni di uso evidenziate su etichette e istruzioni dei prodotti.