Impossibile in queste settimane non aver sentito parlare della fine del mercato tutelato; la mancata proroga significherà il passaggio obbligatorio al mercato libero, sia per le bollette di gas che per quelle dell’elettricità. Una notizia che ha colto molti italiani impreparati: infatti non tutti conoscono la differenza tra le due tipologie e quale sia la più conveniente.
E allora mercato tutelato vs mercato, qual è il migliore e cosa succederà nel 2024?
Per comprendere gli effetti del passaggio al mercato libero e arrivare preparati, ecco le risposte alle domande più frequenti.
Perché bisogna passare al mercato libero e da quando
La decisione del governo – molto discussa – di non prorogare il mercato tutelato sta provocando non poche discussioni. Tuttavia la scelta è ormai definitiva: ben presto diremo addio al mercato tutelato per passare a quello libero. Come mai e quali sono le date del trasferimento?
La decisione è contenuta nel Decreto energia emanato lo scorso 27 novembre e, salvo colpi di scena, è perentoria. In Italia il mercato dell’energia elettrica e del gas è stato liberalizzato in maniera graduale a partire dal 1999, con il Decreto Bersani. Secondo i piani iniziali, la fine del mercato tutelato era prevista nel 2016 ma, in più occasioni, si è deciso di prorogare fino ad arrivare al 2024. Ora però il governo ha stabilito in via definitiva le date del passaggio:
- il 10 gennaio 2024 per le bollette del gas
- il 1º luglio 2024 per l’elettricità.
Come sapere se si è già nel mercato libero
Tra numeri, statistiche e altri indicatori non è sempre facile interpretare le bollette. Ancora oggi molti utenti non sanno se si trovano nel mercato libero o nel mercato tutelato. Ecco come capire, in modo semplice, se sei già nel mercato libero e quindi non dovrai effettuare nessuna scelta nel nuovo anno: se in passato hai effettuato un cambio di operatore allora ti trovi nel mercato libero.
In ogni caso tutti i fornitori sono obbligati a indicare il mercato di appartenenza nella prima pagina della bolletta, di conseguenza la verifica è più semplice di quanto si pensi.
Quali sono i fornitori nel mercato libero
Per coloro che nel 2024 dovranno scegliere un nuovo fornitore ecco la lista delle più note compagnie che operano nel mercato libero (ve ne sono circa 200)
- Enel Energia
- Iren
- Sorgenia
- A2A
- Acea Energia
- Iren Luce Gas e Servizi
- Vivi Energia
- AGSM Energia
- Pulsee
- PowerGas
- Italiangas
- Enercom
Ogni fornitore può applicare tariffe e condizioni differenti, variabili che possono far aumentare/diminuire la spesa mensile per le bollette. Per una scelta consapevole è buona norma consultare le tariffe di diversi gestori, confrontarle e capire cosa sia meglio per le proprie esigenze.
Cosa succede se non si passa al mercato libero
Un altro dubbio molto frequente riguarda le conseguenze per coloro che non effettuano alcuna scelta entro il 10 gennaio o il 1° aprile 2024. Il decreto energia prevede che i clienti che non sottoscrivono un nuovo contratto passeranno automaticamente al “Servizio a Tutele Graduali (STG”), un servizio transitorio, valido per 3 anni, con aste territoriali per aggiudicarsi pacchetti di clienti.
Gli utenti interessati dal passaggio sono stati informati (o lo saranno a breve) delle conseguenze della mancata scelta.
Chi è escluso dal passaggio al mercato libero
La fine della proroga non coinvolge tutti. Alcuni soggetti, ritenuti “fragili” o economicamente svantaggiati, potranno restare nel mercato tutelato anche dopo il 10 gennaio per il gas e il 1° aprile per l’elettricità.
Si tratta dei soggetti in gravi condizioni di salute, chi ha i requisiti previsti dalla legge 104, gli anziani che hanno superato i 75 anni, chi abita in un alloggio di emergenza a seguito di eventi calamitosi.
Mercato libero e tutelato, differenza e quale conviene
In definitiva, quale conviene tra mercato libero e tutelato e perché la mancata proroga ha causato il malcontento generale? Per rispondere è necessario approfondire la differenze tra le due tipologie:
- nel mercato tutelato, detto anche “regime di maggior tutela”, le tariffe sono fissate dall’Arera ogni 3 mesi e sono uguali per tutti i clienti
- nel mercato libero invece vale il principio della concorrenza, quindi i fornitori possono liberamente determinare tariffe e offerte, non necessariamente uguali tra i clienti
La grande differenza sta nel prezzo: nel mercato libero è la concorrenza a determinare le tariffe in base a diversi fattori come il prezzo delle materie prime, l’inflazione, il numero di clienti e molte altre variabili. Non è necessariamente detto che il mercato libero sia meno conveniente, tutto dipende appunto dalla concorrenza.
Spetta alle autorità di vigilanza a tutela dei consumatori monitorare che non ci siano speculazioni o accordi illeciti per tenere alte le tariffe in un momento in un cui il costo delle bollette rappresenta una delle principali preoccupazioni degli italiani.
Come funziona l’asta per gli utenti non vulnerabili
Chi, entro il periodo indicato, non ha effettuato la scelta del nuovo operatore sarà “collocato” tramite asta. Cosa vuol dire esattamente? In pratica il territorio nazionale è stato diviso in 26 zone e ciascuna di esse è affidata ad un operatore determinato.
Gli operatori in gara sono 20, e tutti applicano la cosiddetta tariffa “placet”, definita da Arera sulla base dei prezzi medi nazionali.
L’allocazione tramite asta riguarda esclusivamente gli utenti “non vulnerabili” ovvero quelli che devono necessariamente passare al mercato libero di luce e gas.
L’operatore aggiudicatario fornirà l’energia agli utenti in regime transitorio fino al 31 marzo 2027. L’assegnazione definitiva ha luogo il 6 febbraio 2024, ciò non toglie che i cittadini che non hanno ancora effettuato una scelta possono farlo in ogni momento, optando per il fornitore che preferiscono.