Come smaltire i pannelli fotovoltaici: costi e regole da seguire per rispettare l’ambiente

I pannelli fotovoltaici hanno durata notevole, specie se ben manutenuti e di buona qualità. Cosa succede quando non funzionano più, dove smaltirli ed eventuali costi.

A cura di:

Come smaltire i pannelli fotovoltaici costi e regole da seguire per rispettare l’ambienteI pannelli fotovoltaici sono strumenti altamente performanti fatti con materiali quasi interamente riciclabili, soprattutto vetro e alluminio.

Quando smettono di funzionare, o non sono più performanti, i pannelli subiscono un processo di scomposizione che divide le componenti riciclabili (circa il 95%) da quelle non riutilizzabili. In questo modo è possibile recuperare materie prime preziose che serviranno per assemblare nuovi pannelli fotovoltaici o per altri utilizzi.

Come smaltire i pannelli fotovoltaici in modo corretto

Al fine di garantire il corretto riutilizzo dei materiali è fondamentale seguire alla lettera le regole per il loro smaltimento. Come è facile immaginare è assolutamente vietato gettarli tra i rifiuti “comuni”, ad esempio tra l’indifferenziato.

Al contrario i pannelli fotovoltaici devono essere smaltiti secondo la normativa prevista per i RAEE, cioè Rifiuti di Apparecchi Elettrici ed Elettronici. Questa tipologia di rifiuti, se abbandonati, può causare danni all’ambiente e alla salute, e per tale motivo il legislatore prevede pesanti sanzioni per chi non si attiene alle regole.

Per capire come smaltire correttamente i pannelli fotovoltaici dopo il loro utilizzo bisogna tener conto di alcuni fattori:

  • la potenza nominale dei pannelli
  • la data di installazione (per valutare se conviene sostituirli o riparare eventuali danni)
  • la possibilità di richiedere incentivi statali per l’installazione di un nuovo impianto

In questo approfondimento regole e divieti per smaltire i pannelli nel modo giusto, distinguendo i casi di uso domestico da quello professionale.

Come smaltire i pannelli fotovoltaici in modo corretto
I pannelli fotovoltaici sono strumenti altamente performanti fatti con materiali quasi interamente riciclabili, soprattutto vetro e alluminio

 

Fate attenzione alla potenza dei pannelli fotovoltaici

Il primo elemento a cui fare attenzione prima di procedere allo smaltimento è la potenza dei pannelli fotovoltaici. In caso di impianto ad uso domestico, quindi con potenza nominale inferiore ai 10 kW, lo smaltimento deve avvenire secondo le regole prescritte per i RAEE.

Per liberarsi dei pannelli, quindi, il proprietario deve consultare le regole del proprio Comune, contattare gli enti dedicati e seguire le loro indicazioni. Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici ad uso domestico è gratuito.

E con i pannelli solari con potenza superiore ai 10 kW?

Gli impianti con potenza nominale superiore ai 10 kW, quindi professionali, prevedono delle regole di smaltimento parzialmente differenti. La normativa sui RAEE differenza le modalità in base alla data di immissione nel mercato:

  • quelli immessi prima del 12 aprile 2014 vanno consegnati negli appositi impianti di trattamento autorizzati
  • quelli immessi sul mercato dopo il 12 aprile 2014 devono essere smaltiti dal produttore a sue spese (senza costi aggiuntivi per il proprietario)

Per quanto riguarda la prima categoria di pannelli fotovoltaici, cioè quelli anteriori al 12 aprile 2014, il costo dello smaltimento ricade sul proprietario a meno che non si avvalga dell’opzione di ritiro “Uno Contro Uno”: in caso di acquisto di un nuovo impianto spetta al produttore occuparsi dello smaltimento.

Conto energia e agevolazioni fiscali

Come si procede invece allo smaltimento dei pannelli acquistati grazie agli incentivi statali? In tale ipotesi la gestione dello smaltimento e del ricorso delle componenti richiede l’intervento di un soggetto terzo, ovvero il Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) che ha concesso l’incentivo fiscale.

Per gli impianti incentivati in Conto Energia è previsto il trattenimento da parte del GSE delle quote a garanzia per la gestione del “fine vita” dei pannelli. Il GSE trattiene una quota pari a 10 euro per tutte le tipologie di impianto, sia domestico che professionale. I soggetti responsabili degli impianti incentivati in Conto energia possono scegliere tra due vie alternative tra loro:

  • o il processo di trattenimento quote del GSE
  • oppure prestare la garanzia finanziaria a copertura delle operazioni di raccolta, trasporto, trattamento, recupero e smaltimento secondo le norme RAEE.
Conto energia e agevolazioni fiscali
In alcuni casi, la gestione dello smaltimento e del ricorso delle componenti richiede l’intervento di un soggetto terzo, ovvero il Gestore dei Servizi Elettrici (GSE)

 

Quanto tempo durano i pannelli solari?

Lo smaltimento dei pannelli non deve essere considerato un problema o una preoccupazione. Nella maggior parte dei casi il processo di raccolta e smaltimento è gratuito o prevede un pagamento eseguito. Inoltre c’è da considerare che un pannello di buona qualità ha una durata media di 25 anni. Un arco di tempo considerevole che può essere esteso con una corretta e periodica manutenzione.

Lo smaltimento deve essere “l’ultima spiaggia”: prima di liberarsi di un pannello danneggiato o non più performante bisognerebbe consultare le regole sulla garanzia offerta dal produttore.

In alcune ipotesi è possibile ottenere la sostituzione o la riparazione senza costi aggiuntivi. Eventuali danni (ad esempio quelli causati dal maltempo) possono essere coperti stipulando un’assicurazione ad hoc: in questo modo la vita dei pannelli fotovoltaici sarà più lunga, permettendo di posticipare il più possibile il loro smaltimento e l’acquisto di un impianto nuovo.





back to top