Pavimentazioni esterne: resistenti, durature e ora anche sostenibili

Le soluzioni materico-estetiche per le pavimentazioni esterne sono tante, sia naturali sia industrializzate, ma tutte prestazionali, funzionali e attente all’ambiente.

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Pavimentazioni esterne resistenti, durature e ora anche sostenibili

Le soluzioni per le pavimentazioni esterne, sia di origine naturale che industrializzata, sono diverse e offrono una vasta gamma di opzioni. Prima di fare la scelta finale per la pavimentazione della nostra casa, è fondamentale prestare attenzione alla qualità dei materiali e considerare l’impatto sull’ambiente.

La pavimentazione esterna deve essere valutata non solo per la loro estetica, ma anche per le elevate prestazioni e funzionalità. Queste superfici dovrebbero essere in grado di resistere alle sollecitazioni esterne come l’esposizione agli agenti atmosferici, alle temperature estreme e all’usura quotidiana.

Scegliere materiali di alta qualità e sostenibili per le pavimentazioni esterne può garantire una maggiore durabilità nel tempo e ridurre la necessità di sostituzioni frequenti. Materiali come il legno proveniente da fonti certificate, il cemento riciclato o i pavimenti in pietra naturale possono essere ottime opzioni a basso impatto ambientale. Un’attenzione particolare all’ambiente dovrebbe essere una priorità in quanto ciò contribuisce a preservare le risorse naturali e a ridurre l’impatto negativo sulla nostra ecologia.

Pavimentazioni esterne: quali materiali scegliere

Ecco allora i materiali attuali più avanzati per la realizzazione di pavimentazioni da esterno gradevoli e sicure, che possano sostituire senza troppi rimpianti il classico calcestruzzo gettato se non addirittura gli autobloccanti.

Gres porcellanato

Come per gli interni, il gres porcellanato anche in esterno è sempre più protagonista, grazie alle peculiarità materiche e soprattutto alla sua capacità mimetica. Pressato e cotto a temperature elevate, garantisce l’impermeabilità e la durezza delle superfici, la resistenza al gelo e alle variazioni di temperatura, così come agli agenti chimici, l’igienicità e la facile manutenzione. Nello spessore, in questo caso maggiorato, di 2 cm almeno, può essere incollato direttamente a pavimento oppure posato sopraelevato rispetto al terreno con sistemi a secco. E texture superficiali strutturate ad hoc assicurano le proprietà anti-scivolo al passaggio.

Le collezioni di piastrelle o di lastre di gres porcellanato più attuali per le pavimentazioni esterne garantiscono anche il rispetto ambientale: i processi produttivi sono sempre più sicuri e compatibili con le istanze ecologiche, il materiale di scarto e le acque utilizzate vengono spesso riutilizzati, gli elementi ceramici sono 100% riciclabili e inerti (non emettono VOC) e il più delle volte dotati di certificazioni ad hoc.

Un’altra peculiarità del gres porcellanato è il suo mimetismo, ovvero la capacità di riprodurre – addirittura in massa, ovvero sull’intero spessore delle lastre – l’estetica di altri materiali inadatti all’esterno (perché delicati o costosi), come ad esempio la pietra e il legno.

Collezione Clayton di Ragno

La collezione di piastrelle da esterno Clayton di Ragno reinterpreta l’effetto architettonico del cemento grazie alla tecnologia 3D Ink, che ne enfatizza l’aspetto materico. In una gamma cromatica neutra e naturale – nelle tinte Fabric, Nude, Earth, Iron (in foto), Smoke, Dark Grey – è prodotta in più formati modulari, che vanno da 30×60 cm a 100×100 cm. Per l’esterno la finitura superficiale è strutturata, per assicurare un risultato antiscivolo, che consente però di creare soluzioni in continuità indoor e outdoor accostandola ad effetti più morbidi perfetti per l’interno. Ingelive, le piastrelle sono resistenti all’abrasione profonda.

Collezione Clayton di Ragno
Collezione Clayton di Ragno

Collezione Feel di Refin

Ispirate all’espressività architettonica del cemento, le piastrelle di gres fine porcellanato della collezione Feel di Refin hanno la superficie leggermente mossa da nuvolature e aloni leggeri, creati da granelli più o meno ravvicinati, che conferiscono profondità materica e dinamismo grafico. Le nuance neutre – bianco White, grigi Light e Dark, beige Warm, verde salvia Sage – possono essere completate da finiture più o meno materiche. Così la versione da esterno OUT2.0 ha una particolare struttura superficiale antiscivolo e uno spessore di 2 cm.

Collezione Feel di Refin
Collezione Feel di Refin

Collezione Lagom di Terratinta Ceramiche

La collezione di piastrelle Lagom – che in svedese significa “la giusta quantità, né troppo né troppo poco” – di Terratinta Ceramiche si ispira al gusto nordico per trasmettere l’espressività più pura della pietra, riprodotta fedelmente nella sua identità originale. La palette di tinte neutre e calde, soprattutto luminose, ha un aspetto granuloso, molto contemporaneo. La versione da esterno – nei colori Beige, Oyster, Smoke – si distingue per uno spessore dedicato (Thick20mm).

Collezione Lagom di Terratinta Ceramiche
Collezione Lagom di Terratinta Ceramiche

Collezione Elysian Travertini di Mirage

La collezione Elysian Travertini di Mirage reinterpreta la tradizione del travertino mediterraneo in chiave contemporanea, unendo la qualità estetica di questa pietra alle peculiarità del gres porcellanato. In quattro tonalità – bianco-grigio perlaceo Pearly, beige Light, grigio caldo Misty, grigio scuro Dark – le sfumature naturali nella versione da esterno hanno la finitura più strutturata Rustic Cross. Anche le texture sono riprese dal taglio delle lastre di pietra (Vein Cut Style con venature longitudinali, Cross Cut Style con effetto nuvolato) e i formati arrivano fino a lastre di 120×278 cm.

Collezione Elysian Travertini di Mirage
Collezione Elysian Travertini di Mirage

Parquet da esterno

Il legno più conosciuto per gli esterni è sicuramente il teak, per le sue qualità tradizionalmente utilizzato addirittura per i camminamenti e i ponti delle navi. Esistono tuttavia anche altre essenze lignee utilizzabili per il parquet da esterno, come ad esempio il frassino termo-trattato o il bambù. Questa è una essenza adatta grazie alla sua resistenza meccanica e ambientale: a crescita spontanea, sopporta l’umidità, è particolarmente duro e stabile nel tempo (soprattutto dopo appositi trattamenti di termo-trattamento), oltre che resistente al fuoco, poiché ha un tempo di innesco più lungo rispetto ad altri legni.

Una soluzione alternativa, ma altrettanto gradevole all’aspetto, è il WPC (wood plastic composite), legno composito ottenuto da mescole di polvere di legno recuperato e polimeri riciclati, unitamente a materie prime naturali. Ottenute per estrusione, le doghe di questo materiale rendono le pavimentazioni esterne resistenti, semplici da manutenere, ma soprattutto dall’aspetto caldo e materico.

Tutti questi parquet da esterno – sia in doghe sia in mattonelle composte – vengono posati a secco su strutture di supporto, per far sì che la camera d’aria sottostante preservi nel tempo il legno e che le acque meteoriche possano defluire senza problemi. Una soluzione che permette anche di sostituire al bisogno eventuali componenti usurati.

Parquet da esterno Marine di Listone Giordano

Legni altamente resistenti e sistema di fissaggio brevettato Clip JuAn® compongono la collezione Marine di Listone Giordano, nata per l’outdoor. La posa a secco per aggancio, rapida e semplice senza viti a vista, lascia circolare l’aria sotto ai listoni, favorendone la durata del tempo e facilitandone la pulizia (e anche l’eventuale sostituzione). Gli elementi lignei – di frassino di Fontaines, Accoya® (provenienti da foreste certificate), teak – hanno un profilo bombato che favorisce il deflusso delle acque e nel contempo ne evita l’imbarcamento. La finitura OutNature a base di oli naturali aumenta la resistenza sull’intera superficie dei listoni (anche quella sottostante) e non imbrunisce con il tempo.

Parquet da esterno Marine di Listone Giordano
Parquet da esterno Marine di Listone Giordano

Pietre naturali

La pietra naturale è uno dei materiali tradizionalmente selezionati per realizzare le pavimentazioni esterne. Marmo, porfido, granito le tipologie più diffuse, grazie alla resistenza e alla durata nel tempo. Biocompatibile per eccellenza, la pietra continua ad essere una soluzione tra le più interessanti, soprattutto per chi opta per un risultato rustico.

Oggi tuttavia le lavorazioni degli elementi lapidei offrono una flessibilità dimensionale e un abaco di trattamenti superficiali finora inesplorati: la modularità, gli spessori (a partire in media da 3 cm), le texture paragonano la funzionalità di posa e di utilizzo della pietra naturale a quella di altri materiali frutto del lavoro dell’uomo. Così ad esempio bocciardatura o fiammatura rendono scabre e sicure le pavimentazioni da esterno, di per loro antigelive e resistenti anche alle temperature più rigide.

Marmo naturale per esterni Margraf

Le pavimentazioni esterne di marmo naturale Margraf sono declinate in una ampia gamma di pietre e in diverse finiture superficiali antiscivolo: bocciardatura, con martello a punte piramidali che le rende rustiche, a grana più o meno fina; rigatura a solchi affiancati; fiammatura (con una vera e propria fiamma ad alta temperatura), che lascia le superfici scabre e in rilievo. Antigelive e resistenti alle temperature più rigide, le lastre naturali sono prodotte in formati modulari (30×30, 40×40, 30×60 cm o 30/40 cm a correre), tutte con spessore a partire da 3 cm.

Marmo naturale per esterni Margraf
Collezione Lipica Fiorito fiammato di Margraf

Pietre sintetiche

La pietra sintetica o “ricostituita” è uno dei materiali più recenti per l’architettura. Artificiale e versatile, riprende l’aspetto e la resistenza della pietra naturale, aggiungendo però prestazioni ed effetti estetici ottimizzati dai processi industriali. La resa sia meccanica sia visiva è infatti costante, al contrario di ciò che si trova in natura, proprio perché oggetto dell’azione umana.

Frutto di miscele speciali, a base sostanzialmente minerale, questi nuovi materiali sono perfetti per le pavimentazioni esterne, poiché particolarmente resistenti all’usura e agli agenti atmosferici, ma soprattutto estremamente scenografici. Realizzati in lastre anche di dimensioni molto grandi con spessori ridotti – cosa impossibile con la pietra naturale – sono compatti e uniformi, inattaccabili dall’acqua, semplici da tenere puliti e per questo igienici, ma soprattutto eco-sostenibili. Niente cave da scavare in modo invasivo, solo materie prime naturali dal ciclo di vita circolare.

Pietra sinterizzata Lapitec

Brevettata e da poco anche a marchio CE per la categoria Building, la pietra sinterizzata Lapitec è del tutto priva di pori in superficie e dunque perfetta anche a contatto con l’acqua degli agenti atmosferici e delle piscine. Anzi, in immersione mantenendo inalterati aspetto e prestazioni.

Stabile e igienica, grazie alla composizione silica-free, oltre che sicura – alcune finiture da esterno garantiscono alti coefficienti di attrito anti-scivolo –, è prodotta in grandi lastre (il formato XXL arriva fino a 154×344 cm, mentre gli spessori variano da 12 a 30 mm) che riducono giunti e fughe. Con struttura a tutta massa, Lapitec resiste a urti e graffi, ai raggi UV, agli sbalzi termici ed è inospitale per muffe e batteri.

Pietra sinterizzata Lapitec
Pietra sinterizzata Lapitec

Finiture continue

Ideali soprattutto quando si abbia intenzione di rinnovare uno spazio esterno o si desideri ottenere delle superfici senza fughe e giunti, le finiture continue sono prodotti da stendere su supporti diversi, sia orizzontali sia verticali.

Ideali per interni ed esterni, in questo secondo caso garantiscono resistenza e durata grazie a componenti studiati per tale tipo di utilizzo. L’effetto è particolarmente architettonico, poiché le superfici diventano piani dal disegno pulito e minimale, privi di ogni elemento di disturbo, lasciando parlare il colore e la matericità delle finiture.

Sistema multistrato minerale Wall2Floor di Novacolor

Il sistema multistrato minerale Wall2Floor di Novacolor permette di ottenere superfici sia orizzontali sia verticali continue, senza giunti e fughe. La versione Top Coat Waterproof, adatta ad ambienti umidi e a spazi a diretto contatto con l’acqua, garantisce una ottima resistenza anche al vapore acqueo e la perfetta adesione su qualsiasi supporto. Di facile pulizia, Wall2Floor è declinato in una ampia gamma cromatica.

Sistema multistrato minerale Wall2Floor di Novacolor
Sistema multistrato minerale Wall2Floor di Novacolor

 

FAQ Pavimentazioni esterne

Quali sono i migliori pavimenti per esterni?

In realtà non esistono pavimentazioni esterne migliori di altre: tutto sta in una scelta corretta per il tipo di estetica e di utilizzo dello spazio outdoor. Ovviamente è necessario che i rivestimenti rispettino le normative in merito alla resistenza al gelo e alle intemperie e alla sicurezza umana – anti-scivolo in primis – ma per il resto l’offerta sul mercato è ampia e permette di soddisfare ogni esigenza, sia di gusto sia funzionale.

Cosa usare per le pavimentazioni esterne?

Oggi le soluzioni possibili sono molteplici, dal punto di vista sia dei materiali sia dei sistemi di posa. Questi ultimi infatti si sono particolarmente evoluti e alle tecniche più tradizionali – come ad esempio la posa su letto di cemento o di sabbia – affiancano sistemi a secco particolarmente performanti.

Semplici e veloci da installare, garantiscono ad esempio l’aerazione sottostante degli elementi ceramici o lignei delle pavimentazioni esterne, un corretto deflusso delle acque piovane (o a bordo piscina) e nel contempo la possibilità di cambiare un solo componente ammalorato (o addirittura l’intera superficie) senza opere edili invasive.

Quanto costa fare un pavimento esterno?

Il costo di una pavimentazione esterna è variabile e dipende da una serie di fattori. In primis la tipologia del rivestimento, ma anche le opere eventualmente necessarie per la realizzazione del pacchetto calpestabile. Ovvero la rimozione di una superficie preesistente, la progettazione delle quote del terreno, la costruzione di un sottofondo strutturale stabile e drenante…

I materiali naturali, come la pietra o le piastrelle ceramiche, hanno generalmente un prezzo minore rispetto alle materie prime industriali, derivate da lavorazioni più sofisticate.

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