Caldaia e stufa a pellet, come smaltire correttamente la cenere

Dove buttare la cenere prodotta dalla combustione del pellet e come utilizzarla in casa in modo creativo e senza sprechi: regole e consigli pratici.

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Caldaia e stufa a pellet, ecco dove e come smaltire correttamente la cenere

Per la loro praticità e convenienza, caldaie e stufe a pellet sono ormai molto diffuse nelle case degli italiani, grazie anche a diversi incentivi fiscali in vigore per il loro acquisto. Questi elettrodomestici sono alimentati da un combustibile organico – quindi green – venduto in negozi specializzati e nelle grandi catene di supermercati in sacchi di diversa dimensione e prezzo.

Esattamente come accade con il camino alimentato a legna, l’utilizzo del riscaldamento a pellet produce una quantità più o meno importante di residui, in base a quanto resta in funzione. A questo punto può sorgere spontaneo un dubbio: dove si butta la cenere della stufa a pellet?

Le regole per lo smaltimento della cenere sono chiare, a prescindere dal Comune di residenza e dal modello di stufa o caldaia. Inoltre, come vedremo, esistono diversi modi creativi ed ecologici per riutilizzare la cenere prodotta senza doverla necessariamente buttare tra i rifiuti. Ecco le regole per il corretto smaltimento e diverse idee per non sprecare questo prezioso residuo naturale.

Dove smaltire la cenere del pellet?

La cenere proveniente dalla combustione del pellet è un rifiuto organico, esattamente come quella proveniente dalla legna e dalle biomasse in generale. In base al tipo di combustibile utilizzato, di abete, faggio o misto, il suo colore può presentare diverse sfumature di grigio, bianco e nero.

Dove smaltirla correttamente e senza rischiare sanzioni amministrative? La risposta è semplice: la cenere della stufa a pellet va gettata tra i rifiuti organici, secondo le regole della raccolta differenziata del luogo in cui si abita.

Tuttavia bisogna fare attenzione ad alcune circostanze, in primis alla composizione del combustibile utilizzato. Se il pellet è “trattato” o sottoposto a procedimenti chimici che prevedono collanti, la cenere prodotta dalla combustione non si deve gettare tra i rifiuti organici. In tal caso è bene affidarsi alle indicazioni dell’azienda produttrice (che si trovano sulla confezione) per il corretto smaltimento.

Come raccogliere la cenere nel modo giusto

L’operazione di pulizia e raccolta della cenere dalla stufa a pellet richiede alcune accortezze. In primo luogo è importante aspettare che si raffreddi, ciò per evitare ustioni e limitare il rischio di incendi.

In secondo luogo si consiglia di utilizzare una specifica paletta o un aspiracenere. Una volta raccolta, la cenere di scarto va riposta all’interno dei sacchetti biodegradabili e gettata nel bidone dell’umido.

Come riutilizzare la cenere della caldaia e della stufa a pellet
L’operazione di pulizia e raccolta della cenere dalla stufa a pellet richiede alcune accortezze. In primo luogo è importante aspettare che si raffreddi

 

Come riutilizzare la cenere della caldaia e della stufa

Se di buona qualità e non trattata con prodotti chimici, la cenere può avere diversi utilizzi in casa e in giardino. E allora perché smaltirla tra i rifiuti quando può essere riutilizzata?

In ambito domestico la cenere del pellet, esattamente come quella della legna, si può sfruttare come concime per le piante o per l’orto, con una precisazione: la cenere del pellet, essendo ricca di potassio e povera di azoto, è da evitare su piante acidofile come camelie, azalee, mirtilli, edera. Nel dubbio, prima di procedere, meglio controllare le caratteristiche delle piante o consultare un esperto del settore. Si ricorda inoltre di non esagerare, una quantità eccessiva di cenere potrebbe alterare il pH del terreno danneggiando le piante presenti.

Oltre ad essere usata come fertilizzante, la cenere si può sfruttare per:

  • sciogliere il ghiaccio o evitarne la comparsa unita al sale grosso
  • antiparassitario contro lumache, limacce e formiche
  • mescolata con l’acqua per detergere e sgrassare pentole e altri utensili e pulire il forno.

Dove si butta invece la stufa a pellet che non funziona più?Una stufa a pellet di qualità ha una durata decennale, se manutenuta correttamente può durare fino a 15 anni mantenendo alte le sue prestazioni. Ma come tutti gli elettrodomestici, anche le stufe possono rompersi; come capire quando è il momento di cambiarla? Ci sono 5 campanelli d’allarme da non sottovalutare che segnalano che potrebbe essere il mento di liberarsi della vecchia stufa:

  1. Difficoltà nell’accensione
  2. Odore di bruciato persistente
  3. Rumori anomali
  4. Guasti alla scheda elettronica e ai comandi
  5. Spegnimenti improvvisi non controllati

Abbiamo detto che la cenere prodotta dalla stufa è da buttare tra i rifiuti organici, invece che fine fanno le vecchie stufe e caldaie a pellet? Trattandosi di elettrodomestici, il loro smaltimento deve avvenire seguendo regole ben precise per tutelare l’ambiente e la salute.

Stufe e caldaie a pellet fanno parte dei RAEE, cioè dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Di conseguenza si possono smaltire in due modi: o portandolo il vecchio apparecchio nelle isole ecologiche oppure consegnandolo al rivenditore al momento dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico.





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