Le piante da interno possono essere una scelta attenta alla sostenibilità ambientale. Anche loro, infatti, hanno la capacità di migliorare la qualità dell’aria oltre ad avere benefici effetti sull’umore.
È dimostrato scientificamente: secondo una recente ricerca condotta dall’Università di Birmingham e in collaborazione con la Royal Horticultural Society, le comuni piante d’appartamento possono contribuire a elevare il livello della qualità dell’aria in casa in modo significativo, contribuendo a ridurre l’inquinamento atmosferico nelle case e negli uffici. Durante una serie di esperimenti di monitoraggio di comuni piante d’appartamento esposte al biossido di azoto (NO2), un inquinante comune, i ricercatori hanno calcolato che in alcune condizioni le piante potrebbero essere in grado di ridurre l’NO2 fino al 20%.
Un altro esempio: la pianta della gomma (Ficus elastica), riduce la quantità di CO2 in una stanza del 12,84% è in grado di assorbire 0,0002387 kg di anidride carbonica.
Gli inquinanti presenti in casa sono di diversi tipi: formaldeide, VOC, CO2. Le piante possono contribuire a ridurre la loro presenza.
Ma quali specie è bene scegliere? Come disporle in casa? Ecco qualche risposta.
Piante da interno: quali possono stare in casa
In generale, tutte le piante possono stare in casa. Occorre solo fare una certa attenzione a seconda delle specie: l’ideale per molte piante da interno è una luce luminosa e indiretta, come quella proveniente da una finestra esposta a est. Se le finestre sono esposte a ovest o a sud, potrebbe essere consigliabile allontanare le piante dalla finestra o attenuare l’intensità della luce, utilizzando tende trasparenti o leggere. In una stanza con poca luce si può prendere in considerazione di mettere l’edera inglese che, come vedremo, è una delle dieci migliori specie per depurare l’aria indoor.
Gli studi suggeriscono che le piante per casa sono più efficaci nel rimuovere i VOC in edifici non ventilati (e che dispongono di impianto di ventilazione meccanica controllata) e ad alta efficienza energetica. In edifici molto ventilati, il rapido scambio di aria interna ed esterna rende i benefici delle piante d’appartamento per lo più limitati a livello estetico e psicologico.
Come disporre le piante in casa
Per collocare idealmente le piante da interno è bene, innanzitutto, distribuirle lungo il perimetro e lontano dal centro di ogni stanza. Questo accorgimento permette di far sembrare lo spazio più ampio. È consigliabile porre le piante su scaffali, davanzali o negli angoli. Le piante appese vanno bene, ma fate attenzione a dove collocarle per evitare di sbatterci la testa contro.
È possibile pensare di sistemare le piante in cima a un armadio. L’unica avvertenza, dato che il calore sale: si tenga conto, quindi che potrebbero richiedere più acqua.
Anche in bagno si può trovare spazio alle piante da interni. Di certo, non le piante grasse, che non amano l’aria ricca di vapore, ma molte piante, tra cui il filodendro, la pianta ragno, il pothos e la maggior parte delle felci, prospereranno al caldo e all’umidità.
Anche in camera da letto è possibile porre qualche pianta. La quantità di CO2 emessa è assai bassa, mentre le proprietà di miglioramento dell’aria indoor sono significative. Il consiglio è di non metterne molte o comunque valutando la dimensione dell’ambiente.
Quali sono le piante da interno che purificano l’aria
Detto che più o meno tutte esplicano un positivo effetto in casa (anche in termini di umore), ci sono alcune specie più vocate di altre quali piante da interno. Da uno studio pubblicato sul National Center for Biotechnology Information, basato su una valutazione di 50 piante da interno in base a criteri quali la rimozione dei vapori chimici, la facilità di crescita e di manutenzione, la resistenza agli insetti infestanti e al tasso di traspirazione. Da questa possiamo segnalare le dieci migliori piante d’appartamento:
- Palma Areca (Chrysalidocarpus lutescens)
- Rhapis excelsa
- Palma di bambù (Chamaedorea erumpens)
- Pianta della gomma (Ficus elastica)
- Dracena Janet Craig
- Edera inglese (hedera helix)
- Ficus maclellandii Alii
- Palma da datteri nana (Phoenix roebelenii)
- Felce di Boston (Nephrolepis exaltata bostoniensis)
- Spatifillo o giglio della pace (Spathiphyllum wallisii)
Piante aromatiche in casa
Come piante da interno, è possibile pensare anche a piante da fiore, comuni in giardino e adatte anche alla coltivazione in casa. Anche se è preferibile portarle in casa solo quando sono al culmine della fioritura e per il resto dell’anno è bene lasciarle all’aperto, nel momento della fioritura sono ottime per profumare la casa in modo naturale e non troppo deciso.
La lavanda cresce bene in vaso anche se il massimo si ottiene all’aperto e interrata, ma possono essere portate in casa per settimane durante la fioritura. Tra l’altro, sono conosciute le proprietà rilassanti della lavanda. Per chi ama i profumi più decisi può scegliere la gardenia: i suoi fiori bianco crema che durano per diverse settimane sul cespuglio.
Le piante di limone e di agrumi hanno tutti fiori e frutti profumati, e molte stanno bene come piante in vaso anche da portare in casa. Il limone, per esempio, sta bene in casa nella stagione fredda in quanto soffre le temperature rigide.
Anche le specie aromatiche da usare in cucina possono stare in casa, anche se crescono meglio all’esterno. Pensiamo al rosmarino, oppure all’alloro e alle stagionali come l’erba cipollina o al basilico.
Piante grasse in casa
Infine, un pensiero va anche ai cactus e alle piante grasse. Possono essere un’ottima scelta quali piante da interno. Anch’esse contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria: infatti, sono in grado di eliminare i batteri presenti nell’aria e di assorbire CO2 durante la notte, rilasciando ossigeno. Perdono meno acqua aprendo gli stomi durante la notte.