Pompe di calore obbligatorie nei prossimi dieci anni. Cosa succede?

L’Unione Europea punta alle rinnovabili e rinuncia alle fonti fossili, con conseguenze anche sugli impianti di casa. Ne è un esempio l’ipotesi di arrivare al divieto di vendita delle caldaie a gas, sostituendole ad esempio con le pompe di calore.

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Pompe di calore obbligatoria nei prossimi dieci anni. Cosa succede?

Le pompe di calore sono una soluzione vantaggiosa per la climatizzazione domestica e la produzione di acqua calda sanitaria e, in futuro, potrebbero diventare una scelta “obbligatoria” per la casa. Come mai? La risposta risiede nella crescente diffusione di misure finalizzate a ridurre l’impatto ambientale. La sostenibilità, infatti, è ormai una priorità in Europa e, di conseguenza, anche in Italia.

Le normative e le misure elaborate per raggiungere gli obiettivi ambientali fissati per il 2030 e il 2050 sono diversi, tutti necessari a ridurre l’inquinamento e il consumo di risorse. Uno di questi target, ad esempio, è quello della decarbonizzazione del settore edile, facendo si che entro il 2050 gli edifici non siano più causa di emissioni di gas climalteranti come l’anidride carbonica. Si colloca in questo contesto anche la decisione di vietare la vendita delle caldaie autonome a gas entro la fine del decennio.

Stop alle caldaie a gas dall’UE. Sì alle pompe di calore

La Commissione Europea sta varando diverse misure con l’intenzione di aumentare la sostenibilità dei Paesi Membri. Ne è un esempio “RePower Eu”, piano definito lo scorso anno con lo scopo di ridurre il più possibile la dipendenza dalle fonti fossili, privilegiando le energie rinnovabili.

Una decisione che deriva, oltretutto, da un quadro politico decisamente delicato e che ha mostrato anche le conseguenze sociali ed economiche dell’equilibrio energetico mantenuto fino a quel momento. Ma per quanto sul piatto ci siano diverse questioni, quella ambientale rimane indubbiamente una delle più urgenti.

Come dimostra il report di Legambiente “Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi” sono molte le città che anche quest’anno hanno superato i limiti di inquinanti previsti. Nello specifico, su 95 centri urbani analizzati, ne risultano fuori 29. Numeri che allarmano, non solo per i risvolti sull’ambiente, ma anche per quelli sulla salute e sul benessere delle persone.

Servono, quindi, piani e attività per ridurre le emissioni e cambiare le cose.

Tra queste, l’abbandono delle fonti fossili per la climatizzazione degli edifici e, quindi, delle caldaie a gas, in favore di impianti più sostenibili come le pompe di calore. La decisione è stata comunicata a maggio 2022, con la volontà di introdurre limiti di progettazione ecocompatibile molto rigidi, fino all’abbandono totale delle fonti fossili. Una misura che non sarà effettiva in modo improvviso dal 2029, in quanto sarà necessaria una norma ad hoc, non ancora pronta. Un primo cambiamento, comunque, dovrebbe arrivare già nei prossimi due anni, in quanto non si dovrebbero più incentivare sistemi a gas. Al contrario, sono in previsione nuovi incentivi per favorire l’acquisto e l’installazione delle pompe di calore.

Stop alle caldaie a gas dall’UE
Servono piani e attività per ridurre le emissioni e cambiare le cose. Tra queste, l’abbandono delle fonti fossili per la climatizzazione degli edifici e, quindi, delle caldaie a gas, in favore di impianti più sostenibili come le pompe di calore

 

Perché la pompa di calore diventerà una scelta “obbligatoria”?

Si parla di obbligo di installazione di pompa di calore nei prossimi dieci anni in quanto, disincentivando le caldaie a gas, fino a impedirne la vendita, questi impianti diventano una delle migliori soluzioni tra cui scegliere. Questo non significa che non lo siano già ora, ma semplicemente non godono ancora di una diffusione ampia quanto quella delle caldaie. I motivi sono diversi, tra cui ci sono sicuramente i costi di acquisto più elevati e una minor conoscenza della tecnologia da parte dei consumatori, ormai abituati ad avere a casa la caldaia.

Un’altra puntualizzazione, poi, riguarda il fatto che l’intenzione dell’Europa è quella di limitare il più possibile la dipendenza delle fonti fossili. Di conseguenza, non è un’operazione diretta specificatamente alle caldaie attualmente in uso, ma piuttosto al vettore energetico utilizzato. Sono in molti, infatti, ad avere richiesto di valutare la possibilità di conversione degli impianti esistenti, che da gas passerebbero ad altre fonti energetiche.

Perché la pompa di calore diventerà una scelta “obbligatoria”?
Si parla di obbligo di installazione di pompa di calore nei prossimi dieci anni in quanto, disincentivando le caldaie a gas, fino a impedirne la vendita, questi impianti diventano una delle migliori soluzioni tra cui scegliere

I vantaggi di avere una pompa di calore

Al di là delle misure europee che verranno implementate nei prossimi anni, è importante specificare che la scelta di installare una pompa di calore è vantaggiosa in ogni caso. Infatti, in moltissimi nuovi edifici si preferisce questa tecnologia ad altre soluzioni tradizionali, in quanto è più sostenibile, ma anche più performante.

Esistono diverse tipologie di pompe di calore, che sfruttano il calore naturalmente presente nell’ambiente esterno, per riscaldare, raffrescare o produrre acqua calda sanitaria. Si parla, quindi, di pompe di calore ad aria, ad acqua o geotermiche.

In ogni caso, quindi, si tratta di fonti rinnovabili naturali. L’energia estratta dall’esterno viene usata internamente a casa, assicurando i seguenti importanti vantaggi:
Efficienza energetica, in quanto a parità di energia prodotta, è minore quella consumata rispetto ad una caldaia a condensazione, anche moderna;
– Utilizzo di energia rinnovabile e di fonti naturali, aumentando la sostenibilità dell’edificio;
Risparmio economico, in quanto maggior efficienza significa anche minori costi in bolletta.

È chiaro, quindi, che anche senza la necessità di attendere un obbligo normativo, tutti coloro che sono nella situazione di scegliere un impianto per la climatizzazione di un nuovo edificio o devono sostituire l’impianto esistente, dovrebbero indubbiamente valutare una pompa di calore.

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