Qualità e sostenibilità: il made in Italy è sempre più verde

Sostenibilità è sinonimo di qualità, lo attesta una ricerca di Symbola: gli italiani sono portati a comprare elementi d’arredo sostenibili (realizzati con materiali ecologici e prodotti con processi consapevoli) perché sono garanzia di qualità. E così, in un benefico processo circolare, l’Italia diventa sempre più verde, sovrapponendo il proprio know-how artigianale alle strategie per la crisi ambientale.

A cura di:

Qualità e sostenibilità: il made in Italy è sempre più verde

Qualità e sostenibilità sono i due perni su cui ruotano le moderne operazioni aziendali e ormai sono strettamente intrecciati. Questi due concetti si completano a vicenda: mentre la qualità si riferisce al livello di eccellenza o standard raggiunto in un prodotto o servizio, la sostenibilità si riferisce alla capacità di mantenere o migliorare tale qualità nel tempo riducendo al minimo gli impatti negativi sull’ambiente, sulla società e sull’economia.

Unire qualità e sostenibilità in un’organizzazione può creare sinergie che guidano l’innovazione, riducono i costi e migliorano la reputazione, oltre ad altri vantaggi. Uno dei vantaggi più significativi derivanti dall’integrazione di qualità e sostenibilità è la capacità di identificare e affrontare i rischi ambientali e sociali nelle prime fasi del processo di progettazione del prodotto.

Tra qualità e sostenibilità: quali sono le scelte dei consumatori?

Le scelte dei consumatori sono il riflesso tangibile di come viene percepita l’interdipendenza tra qualità e sostenibilità: secondo una ricerca di Ipsos con Fondazione Symbola, solo il 6,5% del campione sceglie prodotti sostenibili per ragioni etiche, il 37% lo fa per paura del cambiamento climatico ma ben il 56,5% acquista prodotti ecologici e sostenibili perché rappresentano una garanzia di qualità. Dall’analisi si evince, inoltre, che più di 7 individui su 10 pagherebbero di più un prodotto sostenibile (mediamente il 10% – 12% a seconda dei prodotti) proprio perché lo ritengono di qualità superiore.

Molte delle aziende italiane del settore arredo hanno recepito il cambiamento, già da anni, intervenendo concretamente sui processi di produzione e sulle scelte commerciali, con riflessi evidenti sul valore dei prodotti. “Il nostro intento è stato fin da subito quello di sollecitare le aziende della filiera nel cammino verso la sostenibilità, per diventarne leader”, spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. “Ci siamo chiesti con una survey realizzata su un campione rappresentativo di tutte le componenti della filiera, ovvero dalla materia prima al prodotto finito, quali fossero i punti di forza e di debolezza delle nostre imprese, da lì abbiamo elaborato un Decalogo con le 10 linee guida da seguire per i prossimi anni. Dobbiamo essere più sostenibili per essere più competitivi, ma nessuno può essere lasciato solo. Il nostro settore è già virtuoso, in molti casi ha fatto addirittura da apripista, ma è giunto il momento di attivare un vero e proprio “schema di filiera” che miri a un orizzonte a zero scarti in cui la qualità intesa come durabilità dei prodotti sia la nostra cartina tornasole”.

Tra qualità e sostenibilità quali sono le scelte dei consumatori
Stand di Federegno Arredo a ECOMONDO 2023

 

La fotografia della filiera casa – arredo

Il sondaggio a cura di Symbola fotografa una filiera casa – arredo molto attiva nella ricerca di soluzioni alternative: i pannelli per l’arredo utilizzano per il 95% legno riciclato e l’81% del legno è ottenuto in maniera sostenibile; il 67% delle aziende impiega materie prime di recupero; il 60% si approvvigiona da fonti rinnovabili; ben il 50% contempla in fase di progettazione la riduzione degli imballaggi, la riciclabilità dei prodotti, e l’efficienza energetica e il 28% del campione ha almeno una certificazione di prodotto (ISO 9001, FSC® e ISO1401 sono le più diffuse).

Aziende e sostenibilità: interventi e strategie nei processi produttivi

Parchettificio Garbelotto

Parchettificio Garbelotto ha presentato di recente la tecnologia Clip Up System®, un sistema di posa per pavimenti in legno che permette di installare un pavimento flottante in legno senza colla o magneti e renderlo ispezionabile. Le clip utilizzate sono riciclabili e autoestinguenti, realizzate in polimero. L’azienda ha inoltre aggiornato i macchinari connessi alla rete per avere un controllo completo sulle fasi di lavorazione e sull’energia impiegata. Sono stati installati nuovi pannelli solari sui tetti degli edifici dell’headquarter che generano una potenza pari a 600.000 KWH e la fabbrica è dotata di un tecnologico impianto geotermico grazie al quale arriva a coprire l’80% del fabbisogno energetico per la produzione e gli uffici.

“Investiamo da sempre nella sostenibilità dei nostri prodotti e dell’intero ciclo produttivo: grazie ai pannelli solari e riutilizzo degli scarti di lavorazione del legno produciamo una grande parte dell’energia che necessitano le nostre fabbriche e i nostri uffici”, spiega Renza Altoè Garbelotto, CEO dell’azienda. “Il legno che lavoriamo proviene solo da foreste certificate secondo la Due Diligence dove la ripiantumazione è garantita. Inoltre, per confermare la nostra attenzione all’ambiente, nel 2021 abbiamo ottenuto per primi in Italia tra i produttori di pavimenti in legno la certificazione EPD che garantisce che tutti i nostri prodotti hanno un Life Cycle Assestment a basso impatto ambientale e che permette di ottenere punteggi più alti nella certificazione Leed dei Green building”

Parchettificio Garbelotto
Parchettificio Garbelotto

Parchettificio Garbelotto
Clip Up System, il sistema di posa brevettato di Parchettificio Garbelotto, che permette di sostituire una sola tavola alla volta e rende il pavimento ispezionabile. L’immagine è relativa a Palazzo Velabro a Roma, di recente ristrutturato, dove è stato posato un pavimento in rovere con finitura a Campine e posa a spina.

LAGO Spa

Dopo il progetto Good House, alla Design Week 2022, con uno stand studiato in ottica di circolarità e progettato con materiali riciclabili, che riduceva fino all’87% le emissioni di CO2, l’azienda LAGO prosegue a grandi passi nel suo cammino verso la sostenibilità (nell’ultimo triennio ha messo in campo investimenti per quasi tre milioni di euro in progetti legati alla sostenibilità) con molteplici progetti e iniziative.

Tra i più recenti ci sono: la suite Onirica, all’interno del MODE Hotel di Rimini, ad alte performance di sostenibilità, realizzata in collaborazione con Lombardini22 e l’hub aziendale dedicato al tema LAGO Sustainability Circle, ovvero una rete per sviluppare, sostenere e accelerare la realizzazione di programmi sostenibili che possa diventare un modello aziendale. “Con il LAGO Sustainabilty Circle abbiamo dato forma e organizzazione a un percorso che seguiamo già da tempo con sfide ambiziose che coinvolgono attivamente tutta la filiera LAGO”, ha spiegato Daniele Lago, CEO & Head of Design di LAGO Spa, in occasione della presentazione del progetto.

LAGO Spa
LAGO Spa

LAGO Onirica
La suite prende il nome da Federico Fellini, trovandosi nella sua città e presenta al suo interno tutti elementi sostenibili: a partire dai pavimenti della suite che sono di facile assemblamento e senza l’utilizzo di colle, e la cui agile rimozione è pensata per agevolarne il riuso ed evitare sprechi. Il fornitore delle ceramiche smaltate è un’azienda locale con importanti politiche di welfare. Le reti dei materassi e i tessili sono realizzati con materiali di recupero degli oceani, i rubinetti di servizi e cucina sono a bassa portata per evitare lo spreco di acqua. Tutte le superfici della suite sono rivestite di Photosan, una pittura con caratteristiche fotocatalitiche che permettono di diminuire sensibilmente le sostanze nocive e l’ozono presenti nell’aria. Contribuiscono al miglioramento della qualità dell’aria anche le piante: sono state scelte specie vegetali con un alto indice Lai (area fogliare) che riducono l’inquinamento atmosferico e assorbono il vapore acqueo.

Abet Laminati

Tra i produttori di laminati decorativi, Abet Laminati, azienda di Bra seguita dai design curator Giulio Iacchetti e Matteo Ragni, è certificata ISO 14001 e ha conseguito entrambe le certificazioni volontarie per la catena di custodia, FSC® e PEFC. È attiva nella ricerca di nuovi materiali per la riduzione degli elementi fossili nelle resine che utilizza e per l’aumento della percentuale di fibre cellulosa riciclata nei prodotti.

Abet propone tante tonalità e colorazioni – tra cui le tinte unite della Colours Collection – che rispecchiano diversi gusti, ideali per il bagno, la cucina e l’Interior design.

Quest’anno la palette proposta per l’ambiente bagno è 1472 Forest Green, 1947 Agave, 1465 Bright Emperor, in accostamento sia a decori tinta unita sia a colori che riproducono le pietre naturali e le tinte della natura.

Abet Laminati
Abet Laminati

 

Axolight

Trasformazione di metalli, tessuti e vetro alla ricerca di soluzioni bio-based, biodegradabili, derivati da riciclo e lavorazioni industriali sono una parte delle strategie messe in atto da Axolight, azienda italiana di illuminazione che progetta e assembla apparecchi per l’illuminazione a mano nella sua officina di Scorzè, in provincia di Venezia. In parallelo ha avviato processi produttivi che evidenziano minori emissioni di anidride carbonica e iniziative volte a ridurre gli scarti di produzione e gli imballaggi.

Il suo prodotto iconico da questo punto di vista è la linea Jewel, ad opera di Studio Yonoh: si tratta di lampade riciclate a sospensione il cui elemento peculiare è un doppio arco incrociato, realizzato in nylon e fibre di vetro da riciclo, che abbraccia una forma conica in alluminio dove alloggia una sorgente luminosa a LED integrato dimmerabile.

Axolight
Lampada Jewel di Axolight, design by Studio Yonoh

Mentre con un’altra storica lampada di design Bul-Bo, l’azienda ha dimostrato che il cambiamento è possibile, introducendo materiali e processi produttivi aggiornati: nella Bul-Bo – progettata tra il 1968 e il 1971  – la lucidatura dello stelo in alluminio è ottenuta attraverso un particolare processo di spazzolatura e non con un bagno galvanico e il sacco alla base è realizzato in eco-pelle.

Axolight
Bul-Bo di Axolight

Moretti Compact Spa

Moretti Compact Spa, marchio del made in Italy per le camerette, ha installato nove impianti fotovoltaici e un’unità di cogenerazione a bio- massa per la produzione di energia rinnovabile con una potenza complessiva pari a 2.631 kWp che arriva a coprire l’88% del fabbisogno per la produzione, determinando un risparmio di CO2 pari a 1.870 t/anno che corrisponde ad avere piantato 1.024.600 alberi (circa 735 ettari di bosco).

Mentre sul fronte dei materiali ricicla quasi il 75% dei materiali di scarto e utilizza esclusivamente materiali ecologici certificati, come il Pannello Ecologico LEB, prodotto al 100% con legno riciclato certificato FSC® e le vernici all’acqua monocomponente atossiche che riducono l’emissione di sostanze nocive fino al 95% rispetto a quelle tradizionali. Dal 2012 l’azienda è parte della Leaf Community, un programma di monitoraggio in tempo reale della propria sostenibilità, delle performance energetiche e dell’impatto ambientale dell’attività e dei propri edifici.

Moretti Compact Spa
Una composizione tipo di cameretta di Moretti Compact Spa

 

Fiam Italia

Un altro marchio storico del comparto arredo italiano, Fiam Italia, noto per la progettazione e realizzazione di elementi in vetro curvato, ha avviato la ricerca tecnologica per poter utilizzare al meglio il vetro, con l’obiettivo di produrre oggetti anche con vetro interamente di riciclo da lavorazione. Il brevetto FIAM DV® glass permette di reintegrare nella filiera più del 90% dello sfrido di lavorazione. Waves e Big Wave della Waves Collection, firmata dallo studio Palomba-Serafini, sono linee di tavoli realizzati proprio con la tecnologia FIAM DV® glass.

“Dal mio punto di vista per capirne il binomio tra qualità e sostenibilità bisogna partire dai due singoli elementi. Qualità: la mia percezione è che sono sempre meno le persone che riescono ad avere i parametri culturali per apprezzare la vera qualità, siamo sempre più proiettati verso un “fast design”, mentre il mondo naturale ci insegna costantemente che ci sono dei tempi e delle stagioni da rispettare, anche nel design si è arrivati a consumare tutto in tempi sempre più rapidi, e, a mio avviso, velocità e qualità (e….. sostenibilità), non sempre sono un binomio vincente; Sostenibilità: è vera quando rispetta una moltitudine di variabili, mi viene da pensare che un prodotto è sostenibile non solo perché è prodotto con materiali riciclabili o riciclati ma anche perché ha un grande durabilità, ovvero dura nel tempo non basta che sia prodotto attraverso un corretto uso delle risorse necessarie a produrlo, ma devono essere sostenibili anche le condizioni lavorative ed economiche di tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione. Per quanto riguarda Fiam, il principale materiale che usiamo, il vetro, è riciclabile all’infinito e ogni nostro prodotto è il frutto del lavoro sapiente di maestri artigiani e del rispetto di precise ricette termiche. Il nostro è un “lusso gentile” che ha già insito nel suo nome una sfumatura di lentezza, di cura. Oggi mettiamo in campo nuovi strumenti e nuovi saperi, affinchè qualità e sostenibilità diventino un binomio vincente per tutti, mi viene da dire “dal produttore al consumatore”, le aziende del mobile hanno bisogno di ambasciatori che sappiano divulgare la corretta cultura in maniera costante, approfondita ed appassionata”. (Daniele Livi, Ceo di Fiam Italia.)

Fiam Italia
Fiam Italia Big Wave. Designer: Ludovica + Roberto Palomba

Fiam Italia Big Wave. Designer: Ludovica + Roberto Palomba
Tavolo con base composta da quattro o sei elementi in DV Glass da 30 mm a strisce colorate. Piano temperato in vetro da 15 mm trasparente retroverniciato con tinte monocromatiche, oppure ricoperto in Ecomalta, spatolatura tipo fine, oppure in legno impiallacciato noce canaletto finitura Tabacco.

Fiam Italia
Fiam Italia Waves. Designer: Ludovica + Roberto Palomba

Fiam Italia Waves. Designer: Ludovica + Roberto Palomba
Collezione di tavolini con piano in DV-GLASS® da 23 mm trasparente, a strisce colorate oppure con piano in marmo. Base in metallo finitura Titanio opaco oppure Nichel Nero lucido.

Decalogo di FederlegnoArredo

Il decalogo elaborato da FederlegnoArredo prende in esame i concetti di base europei della lotta al cambiamento climatico: rispetto per i territori; risparmio delle fonti naturali e quindi ricerca di alternative nell’approvvigionamento energetico e dei materiali; riciclo e riutilizzo; efficienza nella catena produttiva; progettazione di oggetti più duraturi; trasparenza e tracciabilità della filiera; promozione di reti di collaborazione; formazione professionale ad ogni livello della filiera; diffusione dell’impego del legno; acquisizione di valori comuni.

Azioni e servizi di FederlegnoArredo

La piattaforma FLA Plus, un progetto avviato di recente per accompagnare le aziende nella transizione, presenta una serie di servizi per le aziende. FederlegnoArredo ha creato per la filiera il “Tool di Circolarità” (elaborato sulla normativa UNI), attraverso il quale le aziende possono misurare la circolarità dei loro processi.

Nella “Libreria di materiali sostenibili”, invece, si possono trovare stimoli e soluzioni relative alle materie prime (una banca dati per agevolare la ricerca dei materiali secondo criteri di sostenibilità); c’è poi un servizio di consulenza finanziaria, il portale certificazioni allo sportello doganale e diversi percorsi formativi.

Foto in apertura: LAGO Onirica

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento




Articolo realizzato in collaborazione con...