Le residenze di Milano parlano il linguaggio della sostenibilità

UpTown, Milano 3.0, CityLife, Milano Innovation District, sono i nomi dei nuovi quartieri milanesi sorti dalla riqualificazione di aree dismesse. Distretti periferici dal carattere smart, dove questo termine si lega principalmente allo spirito sostenibile degli edifici, pensati per superare la transizione ecologica e rappresentare un valido modello di architettura, stile dell’abitare del futuro.

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Le residenze di Milano parlano il linguaggio della sostenibilità

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Grandi aperture vetrate, arredi di design, contenuti digitali di ultima generazione, balconi con vista mozzafiato sullo skyline della città e inediti spazi verdi, ma soprattutto approvvigionamento da fonti energetiche rinnovabili e impianti mirati al contenimento dei consumi: le nuove residenze di Milano parlano il linguaggio della sostenibilità.

Le nuove residenze di Milano, parte di un sistema collettivo

Il capoluogo lombardo sta vivendo un nuovo rinascimento, l’Expo 2015 ha segnato uno spartiacque per il capoluogo lombardo, soprattutto sul piano urbanistico e architettonico. Ai grandi progetti residenziali già realizzati (dall’inizio del nuovo millennio) in zona Porta Nuova e Porta Garibaldi, come piazza Gae Aulenti, il Bosco Verticale di Stefano Boeri, la Torre Unicredit, la Torre Allianz, la Torre Diamante e la Torre Solaria, se ne stanno aggiungendo molti altri. Smart district dove le residenze (rigorosamente in classe A) sono pensate non solo nella loro individualità, come nell’edilizia tradizionale, ma come parte di un sistema collettivo fatto di servizi e relazioni, spazi comuni da condividere, ambienti per il coworking.

Si tratta di residenze di ultima generazione con appartamenti di lusso immersi nel verde e regolati da sistemi domotici che concepiscono il comfort in chiave ecologica e quindi utilizzano i contenuti digitali integrati non solo per innalzare il livello della qualità di vita dei residenti, ma soprattutto per contenere i consumi e dare una forte connotazione di sostenibilità agli edifici.

Le ultime residenze di Milano parlano il linguaggio della sostenibilità
UpTown è il nuovo smart district sviluppato da EuroMilano a nord ovest di Milano

Immerse nella natura, dotate di ogni comfort

Perché il loro non è solo un progetto abitativo, ma uno stile di vita alternativo a quello tradizionale: negli smart district ci si alza la mattina e si fa colazione sul balcone, immersi nel verde e allo stesso tempo proiettati sulla città grazie allo skyline urbano; ci si rinfresca sotto una doccia con cromoterapia, dopo aver chiesto all’assistente vocale di far partire un motivo di sottofondo che sarà diffuso in tutti gli ambienti e prima di uscire si programma attraverso un display la temperatura che si desidera mantenere in casa durante il giorno, scegliendo al contempo lo scenario più opportuno per le condizioni metereologiche in atto, con i movimenti delle tapparelle; oppure si scende al piano terra a fare una nuotata nella piscina indoor o qualche esercizio nella palestra comune; se possibile ci si può fermare a lavoro nello spazio coworking e più tardi fare una passeggiata nel parco.

Il sistema antintrusione che gestiamo dal telefonino o dal tablet ci assicura che tutto è tranquillo a casa e se abbiamo qualche dubbio possiamo fare un tour virtuale grazie alle telecamere installate; la temperatura si è un po’ alzata, grazie all’app possiamo ritardare l’accensione dell’impianto di climatizzazione. E magari chiudere la giornata in bellezza prenotando due posti nella piccola sala cinema nell’area comune riservata ai residenti. Proviamo ad entrare in qualcuno di questi nuovi templi dell’abitare.

Le ultime residenze di Milano parlano il linguaggio della sostenibilità
La Penthouse One-11 dell’architetto Zaha Hadid nelle residenze CityLife

 

I quartieri milanesi sorti dalla riqualificazione di aree dismesse

UpTown – EuroMilano

A nord-ovest di Milano, in zona Cascina Merlata, sorge lo smart district UpTown, un’urbanizzazione di 900mila mq con 300mila mq di parco pubblico creata da EuroMilano e in corsa per il protocollo di certificazione di GBC Quartieri Italia, riconoscimento a quei progetti che promuovono un approccio integrato alla qualità della vita, alla salute pubblica e al rispetto per l’ambiente. L’architettura degli appartamenti segue il mood delle “stanze all’aperto” con facciate in cui si alternano pieni e vuoti e la presenza di gradi aperture vetrate che veicolano la luce e il dialogo con la natura.
Gli appartamenti sono progettati per ottimizzare lo spazio e l’organizzazione dei locali, sono tutti dotati di un sistema domotico ad alte prestazioni che consente comfort e una forte razionalizzazione dei costi di gestione che si integra con le prestazioni energetiche dell’edificio in classe A (videocitofono, sistema di videosorveglianza e antintrusione automazione domestica, controllo accessi e antincendio).

UpTown - EuroMilano
UpTown – EuroMilano

Anche gli interni presentano finiture e proposte d’arredo di grande pregio: porte blindate in Classe 3 antieffrazione; porte per interni a battente o scorrevoli; parquet prefinito a due strati, essenza nobile Rovere levigato verniciato; pavimenti in ceramica collezioni ispirate alla texture della pietra naturale e del legno; rivestimenti in ceramica; minipool sul rooftop dotate di idromassaggio e illuminazione a Led.

Ovviamente la possibilità di personalizzazione è massima, anche nel taglio degli appartamenti che vengono proposti: trilocali, quadrilocali, monolocali, attici con rooftop e persIno la tipologia Villa Urbana, residenze a due piani con giardino privato e la possibilità di installare un ascensore interno. E nelle aree comuni un range di servizi che spazia dall’area wellness, con piscina indoor e palestra, allo spazio smart working fino al piccolo cinema con maxi schermo 8K coadiuvato da un impianto audio dolby sorround. Tutti gli appartamenti sono stati studiati per godere di una vista unica verso il parco, la corte, lo skyline di Milano, fino all’arco Alpino.

West Gate (MIND – Milano Innovation District)

Presentato da Lendlease, il gruppo internazionale attivo nello sviluppo di aree urbane, West Gate, all’interno di Milano Innovation District si svilupperà su un’area di 300mila mq (proprio l’area di Expo 2015), di cui i primi 150 già in consegna nel 2024 e promette di essere il primo laboratorio di soluzioni eco e digitali in linea con le certificazioni LEED Platinum, WELL Gold e WiredScore Platinum, ovvero, parafrasando il suo autore, l’architetto Mario Cucinella, una città contemporanea dove trovare un nuovo rapporto tra costruito e natura (il progetto è firmato da MCA – Mario Cucinella Architects – Gruppo di lavoro MCA, LAND, Systematica, ARUP).

Gli edifici si sviluppano lungo una passeggiata verde con una grande piazza e un sistema di giardini e canali d’acqua. Qui sorgeranno edifici iconici progettati secondo i più moderni principi di sostenibilità, quali per esempio il legno e il DFMA, destinati ad uffici, strutture residenziali (unità abitative in modalità build-to-rent) e retail.
Lo Studio Peluffo & Partners ha progettato le residenze ispirandosi ai maestri dell’astrattismo comasco e ai più importanti sviluppi residenziali milanesi degli anni Cinquanta: i 400 appartamenti presentano diverse aree e spazi comuni a disposizione degli utenti, luoghi d’incontro, aree verdi.

West Gate (MIND – Milano Innovation District)
West Gate (MIND – Milano Innovation District). Render Studio Peluffo & Partners

Milano 3.0 – DeA Capital Real Estate SGR e DILS

Anche Milano 3.0 (foto in apertura) è un progetto appena presentato ed è firmato da Atelier(s) Alfonso Femia: sei edifici a destinazione residenziale, composti da circa 260 appartamenti di diversi tagli affacciati sul lago o sul grande parco circostante, e numerosi servizi, tra cui una conciergerie, una locker room, un’accogliente area polifunzionale con vista sul lago, un’area fitness indoor e outdoor, un’area giochi per i bambini, uno spazio per attività aggregative e locali riservati al deposito di biciclette e passeggini.

L’edificio, che sorgerà nell’area a vocazione naturalistica di Milano3, sarà in classe energetica A4, grazie all’utilizzo di materiali eco-compatibili e a tecnologie all’avanguardia che permettono l’impiego di energie provenienti da fonti rinnovabili, come quelle geotermica e solare, oltre alla realizzazione di postazioni di ricarica per auto elettriche e una pista ciclopedonale intorno al complesso. Per gli interni il progetto si avvale della collaborazione con Milano Contract District e con alcuni importanti marchi del design made in Italy.

Milano 3.0 - DeA Capital Real Estate SGR e DILS
Milano 3.0 – DeA Capital Real Estate SGR e DILS

Le residenze di Citylife pensano alla sostenibilità

Già abitato da qualche anno è invece il quartiere Citylife, area Ovest, a 2,5 Km dal Duomo. Le residenze di pregio sono inserite all’interno di un complesso con shopping center, campi da tennis, asilo, il tutto immerso in un grande parco urbano. Le abitazioni, firmate da grandi nomi del panorama internazionale – Zaha Hadid, Daniel Libeskind, Arata Isozaki -, sono tutte certificate in Classe A e sono accomunate dall’attenzione per i materiali e per le finiture scelti non solo per le loro caratteristiche estetiche, ma anche per il coefficiente di isolamento termico che incentiva la riduzione dei consumi energetici. Il layout interno prevede ampie zone giorno con cucine a vista, camere padronali con cabine armadio, doppi bagni, di cui uno con lavanderia generalmente, porte blindate, allarme antintrusione perimetrale.

citylife-facciate delle residenze Libeskind
Le residenze Libeskind del quartiere Citylife si articolano in ampie aperture vetrate e arredi di grande pregio

Le facciate delle residenze Libeskind si articolano in ampie aperture vetrate e pareti finite in lastre di gres porcellanato. Hanno schermature solari realizzate con tapparelle avvolgibili in alluminio con cassetta integrata alla facciata per garantirne la continuità visiva. Anche i parapetti dei balconi sono rivestiti con lastre di grès fine con finitura tipo travertino. Gli edifici, a pianta compatta e semicircolare, si sviluppano in altezza con una geometria articolata data dai volumi dei terrazzi e degli attici. Emblematica di questo progetto è la Penthouse One 11, uno scenografico attico a due livelli arredato con la collaborazione di Dilmos Milano che parafrasa in maniera magistrale il concetto di comfort e benessere personale.
La disposizione degli edifici è concepita per garantire un impianto aperto, grazie a corridoi verdi e coni ottici che mettono in relazione il nuovo parco con il quartiere circostante. Tra i servizi presenti nelle aree comuni vi sono moderni spazi fitness.

Le residenze Hadid hanno i soffitti radianti, per una diffusione del calore omogenea e l’impianto di ventilazione meccanica per il costante ricambio dell’aria. Alcuni ambienti hanno la pavimentazione e il rivestimento in piastrelle di grès porcellanato, altri appartamenti presentano finiture in marmo, a pavimento o nel rivestimento. I pavimenti in legno sono costituiti, invece, da un parquet realizzato con elementi prefiniti in legno multistrato, di spessore nominale totale 15 mm, di cui 4 mm di strato nobile. Sui balconi troviamo pavimenti galleggianti realizzati con listoni di legno massello in Teak. La metratura oscilla tra 65 e 490 mq.

Base Gaia – Studio OAU Associati

Base Gaia è un cohousing voluto da 10 famiglie, un condominio altamente sostenibile di sei piani al top dei quali, sulla terrazza comune, trova spazio la lavanderia. E’ un progetto realizzato con la collaborazione dello Studio OAU Associati per la progettazione dettagliata dei lavori. Al piano terra ci sono gli altri servizi condivisi come lo spazio bambini, la cucina comune, lo spazio biblioteca-coworking, la sala eventi e una piccola abitazione a uso foresteria; nell’interrato sono invece a disposizione dei condomini posti auto, moto e bici, nonché la cantina comune e il magazzino per gli acquisti collettivi.

Base Gaia – Via Crescenzago (a ridosso del Parco Lambro)
Base Gaia, progetto dello Studio OAU Associati

L’edificio (certificato in classe energetica A4) è dotato di un involucro opaco ben coibentato e il progettista Matteo Montagner ha optato per un impianto di ventilazione meccanica controllata termodinamica quale aggregato compatto in grado di garantire con un unico sistema il trattamento in riscaldamento, raffreddamento e il ricambio dell’aria. L’approvvigionamento di energia elettrica è in parte garantito anche dall’impianto fotovoltaico posto in copertura.

In ogni appartamento è stato installato un sistema di ventilazione a doppio flusso termodinamico, selezionato in base alla metratura e alle esigenze degli inquilini. L’installazione è avvenuta nell’intradosso del solaio dei pianerottoli delle scale, così da prelevare l’aria direttamente dalla terrazza, canalizzarla attraverso il controsoffitto delle cucine e immetterla negli appartamenti tramite una veletta posta sopra le porte di ingresso. Le scelte operate per questo edificio derivano da un’attenta analisi del contesto ambientale alla quale ha partecipato anche il Politecnico di Milano.





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