Riciclare in modo corretto? Ecco come lavorano 5 Consorzi specializzati

Come si trasforma un rifiuto in opportunità? Vi presentiamo cinque realtà d’eccellenza che, attraverso il riciclare creativo e innovativo, ridefiniscono il concetto di smaltimento, guidando il cambiamento ambientale ed economico.

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Riciclare in modo corretto? Ecco come lavorano 5 Consorzi specializzati

Il riciclaggio rappresenta oggi una delle strategie più efficaci per promuovere un modello di sviluppo sostenibile. Riciclare correttamente è una pratica fondamentale per la salvaguardia del pianeta: annualmente tonnellate di materiali vengono prodotti, utilizzati e poi dismessi, generando un impatto ambientale significativo che richiede un ripensamento radicale delle nostre pratiche di smaltimento.

Regola delle 4R: Riduci, Riusa, Ricicla e Recupera

Legambiente, da sempre in prima linea nella promozione di pratiche ambientali sostenibili, propone un modello innovativo sintetizzato nella regola delle 4R: Riduci, Riusa, Ricicla e Recupera.

La visione di Legambiente offre un approccio pragmatico per affrontare la sfida dei rifiuti:

  • RIDUCI: l’obiettivo primario è diminuire la produzione di rifiuti già all’origine, scegliendo consapevolmente prodotti con minor impatto ambientale e packaging minimale.
  • RIUSA: dare nuova vita agli oggetti, riutilizzandoli in modi creativi e alternativi, prolungando il loro ciclo di vita.
  • RICICLA: trasformare i materiali che non hanno più una funzione originaria in nuovi prodotti, permettendo loro di continuare a essere utili.
  • RECUPERA: valorizzare ciò che per alcuni è un rifiuto, trasformandolo in una risorsa per altri.
Regola delle 4R: Riduci, Riusa, Ricicla e Recupera
Riciclare correttamente è una pratica fondamentale per la salvaguardia del pianeta

 

Rifiuti urbani: quanto spende in media una famiglia in Italia?

Secondo il Rapporto 2024 dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva*, il panorama dei rifiuti in Italia nel 2024 presenta un quadro complesso che interconnette aspetti economici, ambientali e comportamentali. La spesa media delle famiglie per lo smaltimento dei rifiuti raggiunge quota 329 euro, con un incremento del 2,6% rispetto all’anno precedente, fotografando una realtà di crescenti sfide nella gestione ambientale.

Il Trentino Alto Adige si conferma un modello virtuoso, con una spesa contenuta di 203 euro e performance eccellenti nella raccolta differenziata. All’opposto, la Puglia presenta tariffe che raggiungono i 426,50 euro, sintomo di un sistema ancora non ottimizzato. Regioni come Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Marche dimostrano che è possibile coniugare efficienza economica e sostenibilità ambientale. Queste realtà si distinguono per una TARI contenuta e percentuali elevate di differenziazione, diventando modelli da replicare.

L’indagine dell’Osservatorio evidenzia le principali difficoltà che ostacolano una piena attuazione dei principi di sostenibilità. La scarsa chiarezza sulla composizione degli imballaggi rappresenta un ostacolo fondamentale, complicando la corretta separazione dei rifiuti per il 55,7% delle famiglie. L’inadeguatezza dei servizi di raccolta, denunciata dal 52,4% degli intervistati, si affianca alla mancanza di incentivi che scoraggiano comportamenti virtuosi.

I dati sui comportamenti di consumo rivelano ampi margini di miglioramento. Poco più della metà delle famiglie è orientata all’acquisto di prodotti sfusi per ridurre gli imballaggi, mentre solo un terzo riesce efficacemente a recuperare e riutilizzare i prodotti. Il rapporto di Cittadinanzattiva svela una realtà in evoluzione, dove la consapevolezza ambientale cresce ma necessita di essere tradotta in azioni concrete.

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Riciclo per il pianeta: ogni piccolo gesto, come differenziare i rifiuti, contribuisce a proteggere l’ambiente, ridurre l’inquinamento e costruire un futuro più sostenibile per tutti

 

Il lavoro dei Consorzi

Nel complesso ecosistema della gestione dei rifiuti, i Consorzi specializzati ricoprono un ruolo importante nel trasformare quello che potrebbe essere considerato solo un ingombro da smaltire in una risorsa preziosa per l’economia circolare.

Riciclare: 5 Consorzi specializzati

Abbiamo selezionato cinque realtà virtuose che si distinguono per il loro impegno in campo ambientale.

Ecolamp

Ecolamp emerge come una realtà particolarmente attiva nel panorama ambientale. Fondato nel 2004 per iniziativa delle principali aziende del settore illuminotecnico italiano, il consorzio senza scopo di lucro rappresenta oggi un punto di riferimento nel riciclo dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).

I risultati raggiunti nel 2024 testimoniano l’efficacia del suo operato: il Consorzio serve attualmente 1.860 centri di raccolta, mantenendo un eccellente tasso di servizio mensile del 98,91%. Attraverso 5.939 missioni completate, Ecolamp ha gestito con successo il ritiro di oltre 2.779.323,2 chilogrammi di RAEE, confermando la sua capacità di gestire volumi significativi di rifiuti elettronici su tutto il territorio nazionale.

Ecolamp si occupa di numerosi aspetti: il Consorzio è impegnato nel ritiro specializzato dei rifiuti appartenenti ai raggruppamenti R4 e R5 dai centri comunali di raccolta, coordinato attentamente con il Centro di Coordinamento nazionale. La fase logistica prevede un sistema di trasporto efficiente che utilizza centri di stoccaggio intermedi prima del trasferimento agli impianti di trattamento. Per garantire i massimi standard qualitativi, il Consorzio collabora esclusivamente con impianti selezionati e certificati ISO, tutti accreditati al CdC RAEE. Ecolamp fornisce in comodato gratuito ai punti di raccolta dei contenitori specializzati, progettati specificamente per garantire la massima sicurezza nel trasporto delle sorgenti luminose.

Ecolamp
Il recupero dei RAEE: la corretta gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche permette di recuperare materiali preziosi, ridurre l’inquinamento e promuovere un modello di economia circolare

 

CONAI

Il Consorzio Nazionale Imballaggi, nato in seguito al Decreto Ronchi del 1997, si occupa della gestione dei rifiuti da imballaggio, trasformando un sistema basato principalmente sulle discariche in un modello integrato di economia circolare.

CONAI coordina un network composto da circa 680.000 imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi, orchestrando un sistema che abbraccia l’intero ciclo di vita degli imballaggi. Operando senza fini di lucro, il Consorzio ha saputo tradurre un interesse collettivo in azioni concrete per rispondere in maniera efficiente alle sfide ambientali odierne.

Con 10 milioni e 470mila tonnellate di imballaggi avviati al riciclo, CONAI ha dimostrato come la sinergia tra i sette Consorzi di filiera – Ricrea per l’acciaio, Cial per l’alluminio, Comieco per carta e cartone, Rilegno per il legno, Corepla per la plastica, Biorepack per la bioplastica e Coreve per il vetro – possa generare risultati significativi. È particolarmente rilevante notare che il 42,5% di questo risultato è stato raggiunto grazie al lavoro diretto dei Consorzi di filiera, mentre la parte restante è stata realizzata attraverso l’operato di riciclatori indipendenti e sistemi autonomi.

La capillarità del servizio è un altro punto di forza del Consorzio. Nel 2023, ben 7.242 Comuni italiani hanno stipulato almeno una convenzione con il sistema consortile, garantendo una copertura che raggiunge il 96% della popolazione italiana.

CONAI
Riciclo del cartone: gli imballaggi di cartone possono essere facilmente riciclati per dare vita a nuovi prodotti, contribuendo alla riduzione dei rifiuti e al risparmio di risorse naturali

 

COREPLA

Istituito nel 1997 e disciplinato dal Decreto legislativo 152/2006, il consorzio privato senza scopo di lucro COREPLA si occupa del recupero e del riciclo degli imballaggi di plastica.

COREPLA si propone come un attore strategico che supporta attivamente i Comuni nello sviluppo di sistemi di raccolta differenziata, riconoscendo loro i corrispettivi previsti dall’Accordo-Quadro ANCI-CONAI. L’azione di COREPLA si articola su molteplici fronti. Da un lato, il Consorzio si fa carico del raggiungimento degli obiettivi di recupero del materiale plastico, privilegiando il riciclo meccanico e, quando necessario, ricorrendo al recupero energetico. Dall’altro, svolge un ruolo sussidiario a favore delle imprese riciclatrici, garantendo il ritiro dei rifiuti d’imballaggio provenienti da attività economiche su superfici private.

Il Consorzio si occupa attivamente di promuovere una cultura della sostenibilità, informando i cittadini e i diversi portatori di interesse sulle migliori pratiche di raccolta differenziata.

COREPLA
Plastica e sostenibilità: il corretto smaltimento e riciclo della plastica permettono di trasformare i rifiuti in materiali riutilizzabili, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo un’economia circolare

 

Rilegno

Nel 2023 Rilegno ha consolidato la sua posizione come attore protagonista nel settore del recupero e riciclo degli imballaggi lignei. Con 3.330.784 tonnellate di imballaggi immessi al consumo, il consorzio ha recuperato e riciclato complessivamente 1.641.938 tonnellate di legno, corrispondenti a una quota di recupero del 64,92%.

Operando all’interno del sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi), Rilegno svolge un ruolo cruciale nel garantire il raggiungimento degli obiettivi legislativi per il recupero degli imballaggi legnosi post consumo. Il suo campo d’azione è ampio e articolato: dal recupero di pallet e cassette, fino alle gabbie e alle bobine per cavi.

Rilegno si occupa della raccolta di imballaggi legnosi proveniente dalle Amministrazioni Comunali oltre che dal recupero effettuato da operatori privati presso industrie e dalla grande distribuzione. Il modello integrato attuato dal Consorzio permette di intercettare e valorizzare una quantità sempre maggiore di materiale ligneo, trasformando quello che potrebbe essere considerato un rifiuto in una risorsa preziosa da reintrodurre nel mercato.

Rilegno
Valorizzare gli imballaggi lignei: il recupero e il riciclo del legno utilizzato negli imballaggi favoriscono una gestione sostenibile delle risorse, riducendo gli sprechi e promuovendo un ciclo virtuoso di riutilizzo

 

Coreve

“Insieme, rendiamo il futuro più verde, un riciclo alla volta”. Coreve aderisce al Consorzio Conai: la mission Coreve è di promuovere un modello di economia circolare dove il vetro non è più considerato uno scarto da gettare via, ma una risorsa preziosa da valorizzare e riutilizzare. La filosofia del Consorzio ruota attorno a un concetto chiave: ogni oggetto in vetro rappresenta un’opportunità concreta per risparmiare materie prime e ridurre l’inquinamento.

Coreve coinvolge un’intera filiera: produttori, importatori, recuperatori e riciclatori, uniti da un obiettivo comune. Dal 2020, anche i recuperatori e i riciclatori possono aderire volontariamente, ampliando la rete di collaborazione.

* Fonte: Rapporto 2024 dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva





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