Soluzioni ecologiche per la casa: 7 oggetti da avere assolutamente

Una casa a impatto ambientale zero è possibile? Forse no, ma esiste una lista di soluzioni ecologiche di uso comune che non possono mancare in un’abitazione green contro gli sprechi e rispettosa dell’ambiente. Ve ne sono di tutti i tipi e prezzi.

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Soluzioni ecologiche per la casa: 7 oggetti da avere assolutamente

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Per chi intende abbracciare uno stile di vita green, quindi più sostenibile, è fondamentale iniziare dalla propria abitazione. Le soluzioni ecologiche applicate all’ambito domestico sono tantissime e possono davvero fare la differenza in termini di sostenibilità e risparmio in bolletta, aspetto da non sottovalutare.

Alcune di queste soluzioni sono economiche e alla portata di tutti, parliamo ad esempio delle lampadine a Led, altre più dispendiose, ma che garantiscono il rientro della spesa negli anni, esempio tipico i pannelli fotovoltaici sul tetto o in giardino. Insieme a queste soluzioni vi sono poi una lunga serie di oggetti e abitudini sostenibili che ciascuno dovrebbe avere in casa:

● elettrodomestici di ultima generazione con classe energetica elevata;
● scegliere tessuti naturali e non inquinanti;
● preferire materiali riutilizzabili e non usa e getta;
● ridurre i consumi e gli sprechi di gas, acqua ed elettricità.

Facciamo una lista di oggetti e soluzioni che aiutano ad avere una casa ecologica e accogliente.

Installare un misuratore dei consumi nella doccia

Il maggior spreco di acqua in casa è causato dall’utilizzo della doccia. Per questo il governo consiglia docce non più lunghe di 10 minuti a temperatura tiepida e non elevata. Una soluzione green per ridurre gli sprechi e la spesa mensile consiste nell’installare un misuratore dei consumi; si tratta di un dispositivo innovativo attaccato al tubo della doccia che indica in tempo reale:
● quanto acqua si sta consumando e se i consumi sono superiore alla media;
● i gradi centigradi.
L’indicatore dei consumi può anche essere collegato tramite App allo smartphone così da tenere uno storico dei consumi giornalieri, settimanali e mensili. Altro aspetto importante è che questo dispositivo si autoalimenta tramite l’energia prodotta dal flusso d’acqua, quindi non necessita di corrente o di batterie.

Sostituire le vecchie lampadine con i modelli a LED

Sostituire le vecchie lampadine con i modelli a LED

Non si può parlare di casa sostenibile senza sostituire le vecchie lampadine con quelle a LED. Queste ultime consentono di ridurre i consumi in maniera drastica e sono più durature. Il risparmio sulla bolletta della luce è evidente:
si spende il 95% in meno rispetto alle lampadine a incandescenza;
● circa il 90% in meno rispetto alle lampade alogene;
● il 60% rispetto alle lampadine fluorescenti.

Elettrodomestici di ultima generazione, classe almeno A

Gli elettrodomestici fanno parte della nostra vita quotidiana, alcuni sono utili, altri indispensabili ma senza dubbio le case degli italiani ne sono piene. Parliamo di frigoriferi, lavatrici, tostapane, forni microonde, scope elettriche e chi più ne ha più ne metta.

Non tutti gli elettrodomestici inquinano allo stesso modo, ad esempio tra quelli meno green abbiamo il condizionatore, il ferro da stiro e il phon e altri che consumano anche da spenti, come televisori e laptop alimentati dalla corrente.

Purtroppo non esistono elettrodomestici non inquinanti, ma si può ridurre in maniera drastica lo spreco energetico e le emissioni di CO2 scegliendo modelli di ultima generazione, quindi di classe A o superiore, e di buona qualità che abbiamo una lunga durata e non necessitano di essere sostituiti con frequenza.

Pannelli solari sul tetto

Pannelli solari sul tetto

Le fonti di energia rinnovabile rappresentano ad oggi il metodo più efficace per abbracciare uno stile di vita sostenibile anche in casa. Quelle applicabili all’ambito domestico sono principalmente il sistema geometrico – che sfrutta l’energia del sottosuolo – e i pannelli fotovoltaici. Questi ultimi si possono montare sul tetto o in giardino e trasformano in energia elettrica l’energia solare.

Chi sceglie questa soluzione dovrà affrontare un investimento iniziale sostanzioso che si ammortizza negli anni grazie al notevole risparmio sulle bollette. C’è da dire poi che la durata media di un impianto si aggira tra i 25 e i 30 anni.

Rispetto al passato oggi il prezzo di installazione del fotovoltaico è notevolmente diminuito, ora il prezzo va dai 2.500 ai 3.500 euro per kWp di potenza e una casa intorno ai 100 mq necessita di almeno 3 kWp. Con questi dati non è difficile prevedere la spesa complessiva in base all’ampiezza del tetto.

Soluzioni ecologiche: il depuratore d’acqua

La sostenibilità passa anche attraverso il consumo di acqua. Molte persone preferiscono non bere l’acqua corrente del rubinetto e acquistano quella imbottigliata nella plastica. Il danno è doppio:
● viene sprecata l’acqua corrente del rubinetto che il più delle volte è potabile, anche nella grandi città come Roma e Milano;
● aumenta la richiesta e il consumo della plastica.
La soluzione contro lo spreco idrico è assicurata dalle caraffe che filtrano l’acqua grazie ad appositi filtri che vanno sostituiti una volta al mese. La spesa per una caraffa di buona qualità oscilla dai 50 ai 60 euro, mentre i filtri costano circa 6 euro e durano 30 giorni.

Asciugamani e strofinacci in tessuto naturale e non usa e getta

Chi vuole una casa ecologica dovrebbe interrompere la cattiva abitudine di acquistare materiali usa e getta e preferire tutto ciò che sia riutilizzabile. Quindi sì ad asciugamani e lenzuola in tessuti naturali (cotone e bamboo) e strofinacci durevoli. Invece, sono da evitare tessuti realizzati con fibre sintetiche.

Compostiera domestica

Compostiera domestica

Il rispetto della raccolta differenziata è la base per una casa e una vita rispettosa dell’ambiente. Ma differenziare i rifiuti non basta, molte persone si dotano di una compostiera domestica per realizzare il compost a partire dagli scarti alimentari, riciclando l’umido in casa propria.

La compostiera, o composter, è un contenitore verticale dotato di un coperchio che si adagia sul terreno del giardino. Grazie ai microrganismi presenti nel terreno (batteri, vermi e insetti) gli scarti alimentari vengono trasformati in materiale organico e poi espulsi. Si tratta di un sistema di piccole dimensioni, adatto anche nelle abitazioni con giardini modesti. L’unica accortezza è che la compostiera dovrebbe essere messa al riparo da bambini e animali e quindi recintata e coperta a dovere, anche per evitare cattivi odori.
Il prezzo di questa soluzione è molto variabile in base alle dimensioni, si va dai 40 euro per i modelli più basici e piccoli fino ai 400 euro per quelli più evoluti e performanti.

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