Tecnologia biometrica, che cos’è e come viene utilizzata in una smart home

La tecnologia biometrica viene integrata nella smart home per garantire la massima sicurezza. Per quanto innovativa, si tratta di qualcosa a cui siamo già abituati, basti pensare allo sblocco dello smartphone tramite riconoscimento facciale.

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Tecnologia biometrica, che cosa è e come viene utilizzata in un smart home

La tecnologia biometrica viene integrata nelle smart home per offrire livelli di sicurezza avanzati. Sebbene innovativa, è una soluzione a cui siamo ormai familiari, come dimostra lo sblocco del nostro smartphone tramite riconoscimento facciale. Ma cos’è esattamente la biometria e come può essere applicata nelle nostre abitazioni? Pensiamola come uno strumento capace di migliorare la nostra quotidianità, rendendo la casa più sicura e accessibile, grazie a sistemi come la scansione dell’iride, il riconoscimento vocale o le impronte digitali, che eliminano la necessità di chiavi fisiche e password, semplificando l’accesso e aumentando il controllo. 

Che cos’è la tecnologia biometrica

La tecnologia biometrica viene utilizzata per identificare una persona attraverso dei parametri unici e non replicabili del corpo umano, come l’impronta digitale, l’iride o il viso. In realtà, non si tratta necessariamente di elementi fisici, ma possono anche essere aspetti comportamentali o altri come la voce. Si parla, in realtà, di biometria morfologica e di biometria comportamentale. I dati biometrici devono essere mappati e salvati in un database, abilitando di conseguenza il successivo riconoscimento.

Queste tecnologie di riconoscimento ora vengono utilizzate in diversi ambiti proprio per la sicurezza che garantiscono e sono in grado di sostituire sistemi più tradizionali, come la digitazione di una password. O ancora, possono essere combinati in sistemi di riconoscimento a due fattori, dove per accedere è necessario sia il riconoscimento biometrico, che l’inserimento di un codice. Tra le applicazioni più note e già ampiamente utilizzate, c’è sicuramente il riconoscimento facciale per lo sblocco dello smartphone.

Che cos’è la tecnologia biometrica
La tecnologia biometrica si basa sull’identificazione di una persona attraverso caratteristiche uniche e irripetibili del corpo umano, come le impronte digitali, l’iride o il riconoscimento facciale

 

Come viene utilizzata la biometria nella smart home

La tecnologia biometrica, tra i vari ambiti di applicazione, è sempre più utilizzata anche per la smart home. Del resto, la domotica si occupa proprio di automatizzare gli ambienti domestici, sfruttando a pieno le nuove tecnologie e le soluzioni digitali a disposizione, dando vita ad ambienti domestici intelligenti, efficienti, ma anche sicuri.

La biometria, pertanto, si presta particolarmente all’integrazione in una smart home, diventando elemento per assicurare accesso e utilizzo di dispositivi e sistemi di sicurezza installati in casa. La principale applicazione della tecnologia biometrica alla smart home riguarda senza dubbio le serrature intelligenti e i sistemi di gestione degli accessi all’edificio. Tramite il riconoscimento facciale o dell’impronta digitale, infatti, è possibile sostituire le chiavi di casa, grazie ad una serratura intelligente e automatizzata.

La biometria, però, viene utilizzata in generale per evitare che chiunque possa controllare i dispositivi domestici intelligenti installati in casa. Lo smartphone, che viene trasformato nel sistema di controllo centrale di ogni impianto, è protetto da chiave biometrica. Inoltre, anche dispositivi come gli assistenti vocali possono essere impostati per il riconoscimento vocale, così come possono farlo gli elettrodomestici.

Come viene utilizzata la biometria nella smart home
L’utilizzo più rilevante della tecnologia biometrica nelle smart home è sicuramente legato alle serrature smart e ai sistemi per il controllo degli accessi all’abitazione

 

I vantaggi della tecnologia biometrica

L’integrazione della tecnologia biometrica con la domotica è particolarmente vantaggiosa in quanto assicura una maggior sicurezza rispetto alle password e alle chiavi fisiche. Le caratteristiche biometriche utilizzate, infatti, sono uniche e difficilmente replicabili, riuscendo a riconoscere in modo sicuro gli individui. La lettura dei dati biometrici, infatti, è precisa e accurata.

Oltre ad essere sicura, una chiave biometrica è anche più comoda, in quanto non è necessario ricordare password e codici, né digitare. Inoltre, in prospettiva futura gli sviluppi possono essere notevoli e aumentare anche il livello di personalizzazione della smart home. Ad esempio, elettrodomestici e dispositivi potrebbero riconoscere i membri della famiglia e impostare di conseguenza tutte le attività e gli scenari preferiti dall’utente.

I vantaggi della tecnologia biometrica
Tra le applicazioni più note e già ampiamente utilizzate della tecnologia biometrica, c’è sicuramente il riconoscimento facciale per lo sblocco dello smartphone

 

FAQ Tecnologia biometrica

La tecnologia biometrica viene integrata nelle smart home per offrire livelli di sicurezza avanzati. Ma non solo. Ecco alcune domande più ricercate sul web in tema di tecnologia biometrica. 

Quali sono i sistemi di riconoscimento biometrico?

I principali sistemi di riconoscimento biometrico, nel caso di aspetti morfologici, sono la lettura delle impronte digitali, dell’iride dell’occhio o della forma del viso. I parametri comportamentali utilizzabili, invece, possono essere la voce e l’intonazione, oltre che il modo in cui una persona si muove. A questi, si aggiunge la biometria biologica, non utilizzata nel caso della smart home, che riguarda il riconoscimento univoco di campioni di DNA o di sangue.

La tecnologia biometrica è sicura?

La tecnologia biometrica è sicura, la mappatura dei dati utilizzati per il riconoscimento viene generalmente salvata su un server remoto o su dispositivi e poi criptati. L’eventuale criticità, pertanto, potrebbe riguardare il salvataggio dei dati, anche se la possibilità di compromissione è bassa. Per quanto riguarda l’affidabilità della lettura, è stato verificato che il riconoscimento facciale di alcuni smartphone risulta essere più vulnerabile di altri, in quanto non usano un modello 3D per la lettura dei dati biometrici. In ogni caso, risulta essere un sistema più sicuro rispetto alle tradizionali password.

È meglio il riconoscimento facciale o la lettura dell’impronta digitale?

Non c’è un sistema di riconoscimento biometrico che, a priori, può essere considerato migliore di un altro, se non per il livello di sicurezza garantito. Tra il riconoscimento facciale 2D, ad esempio, è meglio l’impronta digitale, mentre il riconoscimento con modello 3D è molto più sicuro. Quando si acquista un dispositivo che è dotato di sistemi biometrici è sempre opportuno informarsi rispetto al funzionamento e alla sicurezza garantita, eventualmente combinando la lettura dei dati biometrici con un’autenticazione tramite password. Va detto, lato utente, il riconoscimento facciale risulta più comodo, in quanto la scansione dell’impronta digitale può essere influenzata anche da fattori quali mani bagnate o eccessivamente secche.





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