
Un materiale tecnico ed estetico per ambienti raffinati
Utilizzato con spessori differenti — 8 mm, 12 mm e 20 mm — Dekton® Morpheus si distingue per la sua texture satinata e per le leggere venature che richiamano l’eleganza dello Statuario, reinterpretandolo in chiave contemporanea. Il materiale non solo arreda, ma contribuisce a definire un’estetica coesa e fluida tra i vari ambienti della casa.
Grazie alla sua natura ultra compatta, il rivestimento in Dekton® assicura massima resistenza a graffi, urti, calore e macchie, unita a un bassissimo assorbimento dei liquidi. Questo lo rende ideale per applicazioni che spaziano dalla cucina al bagno, dal living agli arredi su misura.


Continuità visiva e versatilità progettuale
Il valore progettuale del materiale emerge nella sua capacità di adattarsi a funzioni e spazi differenti, offrendo una continuità visiva che valorizza ogni dettaglio.
In cucina, Dekton® Morpheus riveste il piano di lavoro, l’alzatina, l’isola e persino un carrello porta vivande. Nel soggiorno si trasforma in mobile TV, pannello decorativo retroilluminato, libreria. Nei bagni, arreda con mobiletti su misura e un imponente lavabo monoblocco nel bagno padronale, che rappresenta uno degli elementi più iconici del progetto per la pulizia estetica e l’effetto materico delle grandi lastre.


Un progetto che unisce estetica, tecnologia e sostenibilità
La scelta delle superfici Cosentino nasce da esigenze estetiche ma anche funzionali. Dekton® non è solo bello da vedere: è anche una soluzione sostenibile e durevole, perfetta per chi desidera un’abitazione di nuova generazione, attenta al design quanto alla performance tecnica. “Un materiale che diventa linguaggio espressivo, capace di unire funzione e bellezza in un racconto coerente, elegante e fortemente personalizzato.”
Lo showroom dell’abitare del futuro non è più solo una visione: a Conselve diventa realtà, grazie a un progetto che interpreta in modo trasversale le potenzialità del design italiano e dei materiali innovativi per l’interior design.
Foto credit: Costantino Bedin
