Efficientamento energetico e sostenibilità: il futuro delle abitazioni in Italia

L’efficientamento energetico è oggi un tema centrale per la sostenibilità. Secondo uno studio Casavo-SWG, il 75% degli italiani ha già intrapreso o intende avviare interventi, ma rimangono barriere economiche e crescono i timori di sprechi nei fondi pubblici.

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Efficientamento energetico e sostenibilità il futuro delle abitazioni in Italia

Il tema dell’efficientamento energetico è sempre più al centro del dibattito ambientale e delle strategie economiche di molti Paesi, soprattutto alla luce delle sfide legate al cambiamento climatico e alla transizione ecologica. In Europa, le politiche mirano a incentivare l’adozione di tecnologie sostenibili e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, con programmi come il Superbonus 110% che supportano la riqualificazione degli edifici per ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO₂.

Casavo, piattaforma specializzata in soluzioni innovative per la compravendita di immobili, ha voluto approfondire la percezione degli italiani su questi temi cruciali per la sostenibilità. In Italia, infatti, oltre il 60% degli edifici residenziali è stato costruito prima del 1976(1) e necessita di interventi di ammodernamento. Casavo ha commissionato uno studio a SWG(2) per comprendere come la popolazione vive e valuta le opportunità offerte dall’efficientamento energetico.

Una casa su quattro ancora senza interventi di efficientamento energetico

Dall’indagine emerge che 3 italiani su 4 hanno già eseguito, o intendono effettuare, interventi di efficientamento energetico nella propria abitazione.

Tuttavia, circa il 27% dei proprietari non ha intenzione di intraprendere alcuna azione in questo senso. Tra chi si oppone, la spesa rappresenta il principale ostacolo: il 51% di loro indica i costi elevati come un freno. Altri non percepiscono la necessità di intervenire sulla propria abitazione, con il 39% dei rispondenti che non ritiene importanti tali modifiche.

Una casa su quattro ancora senza interventi di efficientamento energetico
Fonte: CASAVO

 

Incentivi governativi per il rilancio edilizio e la crescita del PIL

Gli incentivi pubblici all’efficientamento energetico, come il Superbonus 110%, risultano essere apprezzati dalla maggior parte degli italiani per il loro impatto positivo sul settore edilizio e sull’economia generale. Il 69% dei partecipanti allo studio li considera un’opportunità per rilanciare l’edilizia e stimolare il PIL, anche se questo dato è leggermente in calo rispetto al 2022.

“Gli incentivi governativi in ambito edilizio possono rappresentare un’opportunità fondamentale per promuovere la sostenibilità e l’efficienza energetica nel settore. Tuttavia è necessario che questi siano sostenibili dal punto di vista economico e soprattutto continuativi nel tempo. Il patrimonio immobiliare italiano è piuttosto vecchio e con una proprietà molto granulare, principalmente in mano ai privati. Questo rende particolarmente sfidante allineare gli immobili agli standard di innovazione e ambientali necessari senza ricevere aiuti adeguati, che dovrebbero essere pensati in modo strategico per creare un framework che supporti i privati, ma anche le aziende che operano le ristrutturazioni, nel rinnovo del patrimonio esistente” Victor Ranieri, Chief Revenue Officer di Casavo

La percezione degli sprechi nei fondi pubblici in crescita

Accanto all’interesse per gli incentivi, cresce però la preoccupazione legata al potenziale “spreco” di risorse pubbliche: il 37% dei rispondenti manifesta dubbi sull’efficacia della gestione dei fondi, con un aumento di questa percezione rispetto al passato.

Gli interventi di efficientamento energetico non solo riducono le emissioni e i consumi, ma migliorano il comfort domestico e valorizzano gli immobili. Gli incentivi restano una risorsa preziosa per avvicinarsi a uno stile di vita sostenibile e rispettoso dell’ambiente, rispondendo alle esigenze delle case moderne.

“Come Casavo notiamo già un maggior interesse da parte degli utenti verso immobili ristrutturati e che rispondono ai criteri di efficientamento energetico, soprattutto nelle zone centrali di Milano e Roma, dove gli immobili hanno già di base prezzi piuttosto elevati e difficilmente un acquirente pensa di farsi carico anche di una ristrutturazione. Di recente abbiamo implementato un’evoluzione del nostro modello di valutazione, che ora integra anche la variabile della classe energetica, aspetto che rende ogni valutazione ancora più accurata” conclude Ranieri.

Fonti:

(1) – Energia: ENEA pubblica report sul parco immobiliare nazionale

(2) – Indagine commissionata da Casavo a SWG e condotta con metodologia CAWI su un campione di 1.200 maggiorenni residenti in Italia iscritti alla community online di SWG. La rilevazione è stata svolta tra mercoledì 11 e lunedì 16 settembre 2024





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