Il bonus porta blindata 2025 si conferma tra gli incentivi più convenienti per migliorare la sicurezza della propria abitazione. Si estende sia alla prima che alla seconda casa, tuttavia con aliquote differenti. Questa agevolazione vale sia all’acquisto del portone sia per i lavori collaterali necessari per la sua corretta installazione, garantendo un risparmio considerevole.
Regole, aliquote e tetto massimo di spesa, tuttavia, subiranno delle restrizioni a partire dal 1° gennaio 2026. Ecco come funziona nel 2025 e quali documenti conservare per indicare la detrazione Irpef nel 730.
Bonus porta blindata 2025, cosa cambia tra prima e seconda casa
Nel 2025 sono entrate in vigore alcune differenze tra le agevolazioni per la prima e la seconda casa. Ciò per ridurre il carico fiscale dello Stato e, allo stesso tempo, agevolare chi intende ristrutturare o acquistare la “prima casa”. A partire dal 1° gennaio 2025, è entrata in vigore un’aliquota differente per l’installazione della porta blindata:
- la detrazione Irpef è pari al 50% con un tetto massimo di 96.000 euro per le abitazioni principali
- la detrazione Irpef scende al 36%, sempre sul tetto massimo di spesa di 96.000 euro, sulle seconde case
Le cose cambieranno a partire dal 2026; dal prossimo anno è previsto un ridimensionamento sia dell’aliquota che del massimale per tutte le categorie di immobili.
La detrazione per la prima casa scenderà al 36%, mentre per le seconde abitazioni sarà ulteriormente ridotta al 30%, con un nuovo limite di spesa fissato a 48.000 euro.
Elenco delle spese detraibili
Le agevolazioni per l’acquisto e il montaggio della porta blindata rientrano nel cosiddetto Bonus Sicurezza, una misura che fa parte del più ampio pacchetto di incentivi legati alle ristrutturazioni edilizie. Il bonus si applica agli interventi di sostituzione finalizzati al miglioramento della sicurezza dell’immobile, come nel caso della porta blindata, e non è estendibile a installazioni ex novo.
Le spese comprese nel bonus comprendono l’acquisto e l’installazione della porta blindata e diversi interventi correlati: ad esempio gli interventi necessari per l’adeguamento del vano porta o interventi in muratura.
Il bonus, inoltre, può essere esteso ai sistemi di protezione e allarme come videocitofoni, grate, inferriate, telecamere di sorveglianza e recinzioni, a condizione che l’intervento sia effettivamente finalizzato a migliorare la sicurezza dell’immobile.
Qualora l’intervento abbia un impatto anche sull’efficienza energetica dell’edificio, è obbligatorio procedere con la comunicazione all’ENEA entro novanta giorni dal termine dei lavori.
Va ricordato che il bonus Sicurezza è una sezione del più ampio bonus Casa, soggetto a un limite massimo di spesa agevolabile pari a 96.000 euro per ogni unità immobiliare. Oltre tale soglia, le eventuali eccedenze non possono essere oggetto di detrazione.
Cosa serve per detrarre una porta blindata?
Per poter beneficiare della detrazione fiscale relativa alla porta blindata bisogna seguire una serie di adempimenti formali. Per prima cosa, sono ammesse in detrazione soltanto le spese “documentate” e pagate con strumenti di pagamento tracciabili, come il bonifico “parlante”, ossia un bonifico che riporta la causale del versamento, comprensiva di numero e data della fattura, il codice fiscale del soggetto che richiede la detrazione e i dati identificativi del fornitore.
La detrazione Irpef ammonta al 50% delle spese sostenute, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo nella Dichiarazione dei redditi. In caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, il contribuente è tenuto a conservare la documentazione relativa all’intervento, incluse le fatture e le ricevute fiscali che attestano l’esborso sostenuto.
Quando scade il bonus porta blindata?
La scadenza del bonus è fissata al 31 dicembre 2025. Per poter usufruire del bonus è quindi necessario sostenere le spese di acquisto e installazione entro la fine dell’anno.
Quali bonus ci saranno nel 2025?
Nonostante i diversi tagli dell’ultima Legge di Bilancio, il 2025 si conferma ancora un anno con diversi bonus da sfruttare, sia per la casa che per il supporto economico alle famiglie. Ecco una lista dei bonus attivi per tutto il 2025:
- bonus Ristrutturazione, la detrazione del 50% per la prima casa e del 36% per la seconda sulle spese di manutenzione straordinaria;
- Ecobonus, detrazione fiscale per interventi di efficientamento energetico;
- Sismabonus, agevolazioni per la messa in sicurezza degli edifici in zone sismiche;
- bonus barriere architettoniche destinato ad agevolare interventi che eliminano ostacoli alla mobilità;
- bonus Mobili, detrazione fiscale per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici per coloro che hanno ristrutturato casa.
Passando dalla casa alla famiglia, ecco i bonus che saranno in vigore per tutto il 2025:
- bonus Nascite, cioè un contributo una tantum di 1.000 euro per nuove nascite o adozioni;
- bonus Asilo Nido, un sostegno economico per le spese dell’asilo variabile in base all’ISEE;
- Carta Dedicata a Te, una carta prepagata ricaricabile per l’acquisto di beni essenziali.
FAQ Bonus porta blindata
Nel 2025 il bonus per la porta blindata si conferma una delle agevolazioni fiscali più vantaggiose per chi desidera aumentare il livello di sicurezza della propria abitazione. Di seguito, alcune delle domande più cliccate sul web tra gli interessati all’argomento.
In quale bonus rientrano le porte blindate?
Nel 2025 l’installazione di porte blindate rientra nel Bonus Ristrutturazioni, ma con una detrazione fiscale ridotta: si passa infatti dal 50% previsto per il 2024 al 36% per il 2025, da suddividere in 10 rate annuali di pari importo.
È possibile detrarre la porta blindata?
Sì, il bonus porta blindata consiste nella detrazione Irpef del 50% (per le abitazioni principali) e del 36% (per le seconde) da calcolare sul tetto massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Come detrarre le spese di una porta blindata?
L’incentivo va indicato nella Dichiarazione dei redditi e viene suddiviso in 10 rate annuali di pari importo, sia con il modello 730 sia con il modello Redditi Persone Fisiche. Si possono portare in detrazione sia le spese per l’acquisto della porta blindata sia i costi relativi alla sua installazione. Tuttavia, il pagamento deve essere effettuato con bonifico “parlante”, che riporti in modo preciso la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e i dati fiscali dell’azienda esecutrice. Qualora l’intervento rientri all’interno di un progetto più ampio di ristrutturazione edilizia, è possibile accedere al cosiddetto bonus Ristrutturazioni.
Qual è la misura standard di una porta blindata?
La misura standard di una porta blindata è 210 cm di altezza per 80 o 90 cm di larghezza, con spessore variabile tra 8 e 12 cm a seconda del grado di sicurezza e delle specifiche costruttive.
Quali sono i consigli per scegliere una porta blindata?
Per scegliere una porta blindata è fondamentale valutare la classe di sicurezza certificata (da 3 a 5 per uso residenziale), la qualità della serratura (meglio cilindro europeo antieffrazione), le prestazioni termiche e acustiche, e l’affidabilità del produttore. Importante anche verificare l’installazione professionale e la compatibilità con eventuali detrazioni fiscali. Importante anche verificare l’installazione professionale e la compatibilità con eventuali detrazioni fiscali, preferendo, laddove possibile, prodotti certificati e Made in Italy.
