Fotovoltaico da balcone: autorizzazioni condominiali, normativa, edilizia libera e molto altro

Una soluzione pratica ed economica ideale per l’autonomia domestica: come funziona il fotovoltaico da balcone e come comportarsi in ambito condominiale.

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Fotovoltaico da balcone autorizzazioni condominiali, normativa, edilizia libera e molto altro

I motivi per passare al fotovoltaico da balcone sono molteplici: questo sistema di produzione di energia green non solo assicura un risparmio sulle bollette, ma è una fonte sostenibile e amica dell’ambiente. Per la sua installazione, specie in contesti condominiali, ci sono alcuni accorgimenti da seguire: in particolare bisogna fare attenzione alle norme vigenti e alle eventuali limitazioni/indicazioni presenti nel regolamento condominiale. Orientarsi da soli nella normativa sul fotovoltaico può risultare difficile, ecco quindi una guida pratica su cosa sapere ed errori da evitare per installare i pannelli in balcone (con attenzione ai vantaggi fiscali e ai bonus in vigore).

Come funziona il fotovoltaico da balcone

Il fotovoltaico da balcone, a differenza dei tradizionali pannelli sul tetto, ha potenza e dimensioni ridotte. Non consente lo stoccaggio dell’energia prodotta, di conseguenza l’elettricità generata viene consumata immediatamente, senza poter immagazzinare quella in eccesso.
Il sistema si compone di pannelli fotovoltaici collegati alla rete domestica e di un inverter che trasforma la corrente continua in corrente alternata utilizzabile all’interno della casa.

Si tratta di un sistema facile da installare e più economico in quanto non richiede opere strutturali importanti. Trattandosi di un intervento poco impattante, l’installazione è generalmente ammessa anche in ambito condominiale, salvo vincoli artistici o paesaggistici.

Come funziona il fotovoltaico da balcone
Il fotovoltaico da balcone non richiede opere strutturali importanti

 

Fotovoltaico da balcone, la normativa condominiale

La normativa condominiale sul fotovoltaico da balcone e sul tetto si ricava dall’ articolo 1122-bis del Codice civile; qui è sancito che i condomini possono installare impianti fotovoltaici ad uso individuale sulle proprie unità immobiliari senza il consenso dell’assemblea nel rispetto di una condizione: l’intervento non deve compromettere la stabilità dell’edificio o alterare il decoro architettonico.

Nel rispetto delle indicazioni dell’articolo 1122-bis del Codice civile, ciascun condominio è libero di installare il fotovoltaico sul proprio balcone; è buona pratica, tuttavia, darne comunicazione all’amministratore, allegando una relazione tecnica redatta da un professionista che attesti la sicurezza e la conformità dell’impianto. In questo modo ci si tutela da eventuali richieste ed osservazioni da parte degli altri condomini.

Installare pannelli solari in condominio: le regole da seguire

Posto che l’installazione del fotovoltaico da balcone in condominio è consentita, ecco una check list di passaggi da seguire per non avere problemi:

  • verificare che nel regolamento condominiale non siano presenti limitazioni o indicazioni relative all’aspetto estetico e alla posizione dei pannelli;
  • munirsi della relazione tecnica redatta da un tecnico abilitato per certificare stabilità, sicurezza e compatibilità con il decoro architettonici;
  • comunicare preventivamente all’amministratore l’intenzione di procedere all’installazione;
  • verificare la presenza di vincoli paesaggistici o storici, specialmente se l’edificio si trova in zone di particolare interesse e nei centri urbani.

Si ricorda, inoltre, che è necessario inviare la Comunicazione Unica al distributore per impianti sotto 800 W, come previsto dalla delibera ARERA 315/2020/R/eel. Si tratta di una procedura semplificata per impianti destinati all’autoconsumo (come, appunto, il fotovoltaico a balcone), senza il versamento di corrispettivi o contratti di dispacciamento. Il richiedente, inoltre, deve rinunciare espressamente a qualsiasi remunerazione per l’energia immessa in rete.

Ogni distributore potrebbe chiedere una documentazione specifica a seconda che si tratti di impianto “Plug & Play” (sotto i 350W) o di taglia superiore (fino a 800W).

Installare pannelli solari in condominio le regole da seguire
Per l’installazione di un impianto fotovoltaico da balcone, specie in contesti condominiali, ci sono alcuni accorgimenti da seguire

 

Vincoli e autorizzazioni

Il fotovoltaico da balcone si considera un’opera di “edilizia libera”, rientra quindi tra gli interventi che non richiedono autorizzazioni come CILA o SCIA, salvo la presenza di vincoli specifici.

Unica eccezione si riscontra nel caso in cui l’edificio condominiale sia situato in centri storici, zone archeologiche o aree tutelate. La presenza del vincolo richiede che l’impianto debba essere conforme all’aspetto esteriore dell’edificio e, a seconda delle regole comunali, potrebbe essere richiesta un’autorizzazione della Sovrintendenza.

Invece, per quanto riguarda il condominio, la legge non richiede l’approvazione dell’assemblea, ma è fondamentale rispettare il regolamento condominiale e il decoro architettonico. In questi casi inviare una comunicazione preventiva all’amministratore è sempre la scelta migliore per evitare problemi futuri e spiacevoli contenziosi.

Fotovoltaico plug and play, servono autorizzazioni?

Quando si parla di “fotovoltaico plug and play” si intende il sistema di produzione di energia solare tramite il collegamento dei pannelli direttamente alla presa di corrente domestica.

Il fotovoltaico plug and play è composto da moduli fotovoltaici, micro-inverter, cavi e spina, non richiede installazioni complesse né tecnici specializzati ed ha un costo di installazione contenuto. Questi motivi lo rendono una soluzione semplice per produrre energia elettrica direttamente a casa, senza dover affrontare lunghi iter amministrativi e grandi investimenti economici.

Questi impianti hanno una potenza inferiore ai 800 Watt, sono pensati per l’autoconsumo immediato e non prevedono l’accumulo dell’energia.
Dal punto di vista legale, l’installazione di un impianto plug and play è relativamente snella: non richiede permessi edilizi come CILA o SCIA, ma è comunque necessario rispettare alcune regole e comunicazioni obbligatorie per operare in sicurezza e conformità con la normativa vigente.

I vincoli paesaggistici

Se, come detto, generalmente l’installazione del fotovoltaico da balcone non presenta complessità, al contrario in contesti vincolati è necessaria maggiore cautela . Se l’edificio si trova in aree sottoposte a vincoli – centri storici, zone archeologiche o aree vicine a beni culturali – prima di procedere all’installazione è bene verificare la corretta procedura da seguire:

  • l’autorizzazione, in questi casi, è necessaria se l’intervento modifica l’aspetto esteriore dell’edificio o della zona vincolata;
  • l’iter procedurale dipende dalla tipologia di vincolo e dell’entità dell’intervento;
  • in generale, nei contesti condominiali, l’autorizzazione dell’assemblea non è necessaria, salvo limitazioni presenti nel regolamento.

Nonostante queste “limitazioni”, la Giurisprudenza più recente favorisce l’installazione del fotovoltaico anche in contesti dove è presente un vincolo, purché non vi siano degli impedimenti oggettivi. Questo atteggiamento conferma l’apertura del legislatore verso le fonti di produzione green, sempre nel rispetto della sicurezza e della salvaguardia degli edifici.

I vincoli paesaggistici
Facilità di installazione e prezzi contenuti rendono il fotovoltaico da balcone particolarmente conveniente

Agevolazioni fiscali

L’installazione del fotovoltaico da balcone rientra tra gli interventi agevolati dai bonus fiscali. Chi lo installa ha diritto alla detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute, da ripartire in dieci anni in dieci quote uguali all’interno della Dichiarazione dei redditi annuale.
Questa agevolazione, valida per tutto il 2025, rende il fotovoltaico da balcone ancora più interessante, soprattutto considerando la riduzione immediata dei consumi elettrici.

Pro e contro del fotovoltaico da balcone

Facilità di installazione e prezzi contenuti rendono il fotovoltaico da balcone particolarmente conveniente. Ma vediamo nel dettaglio i principali vantaggi e svantaggi da considerare.

Sicuramente è un sistema pratico e poco ingombrante, semplice da installare, smontare o spostare, con costi inferiori rispetto agli impianti tradizionali sul tetto. Tuttavia assicura una produzione di energia ridotta e non prevede il sistema di stoccaggio , quindi non rende l’abitazione completamente autosufficiente.

Per massimizzare il risparmio si possono combinare con altri interventi che rendono la casa più efficiente, in primis l’isolamento termico, l’installazione di infissi performanti e di elettrodomestici di ultima generazione e classe energetica alta. In questo modo, con le dovute accortezze, si può ottenere un risparmio delle spese energetiche del 20-25%.

FAQ Fotovoltaico da balcone

Il fotovoltaico da balcone è un micro-impianto solare di facile installazione, ideale per balconi, terrazzi o piccoli spazi esterni. Pur avendo una potenza inferiore rispetto a un impianto fotovoltaico tradizionale, rappresenta una soluzione concreta e accessibile per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione e abbattere i costi in bolletta. Ecco una selezione delle domande più frequenti che gli utenti cercano online su questo tema. 

Serve l’approvazione dell’assemblea condominiale per installare un pannello fotovoltaico da balcone?

No, non serve il formale via libera dell’assemblea condominiale. Questo perché l’installazione dei pannelli dai balcone non richiede particolari formalità, a meno che non siano presenti vincoli sull’edificio o indicazioni nel regolamento condominiale. Ad ogni modo, anche se l’autorizzazione non è richiesta, è buona norma avvisare l’amministratore di condominio prima di portare a termine l’intervento.

L’impianto fotovoltaico da balcone rientra nell’edilizia libera?

Il fotovoltaico da balcone rientra negli interventi di “edilizia libera”, per i quali non sono richiesti autorizzazioni o permessi.
Ci sono però delle limitazioni: nelle aree sottoposte a vincoli paesaggistici o storico-artistici serve l’autorizzazione della Sovrintendenza ed è obbligatorio inviare una comunicazione preventiva all’amministratore.

In caso di vincoli paesaggistici, quali autorizzazioni sono necessarie?

Se l’immobile si trova in una zona vincolata, è necessario chiedere l’autorizzazione paesaggistica al Comune, che decide sulla base del parere della Soprintendenza. La procedura prevede alcuni passaggi: innanzitutto serve verificare se l’immobile ricade in area vincolata; se il vincolo sussiste, va presentata un’istanza al Comune, che inoltrerà la documentazione alla Soprintendenza. Il parere di quest’ultima è vincolante.

Qual è la potenza massima consentita senza autorizzazioni speciali?

20 kW è, generalmente, la potenza massima consentita per procedere all’installazione del fotovoltaico senza autorizzazione. Si tratta di impianti domestici di piccola taglia destinati all’autoconsumo domestico. In determinati contesti la procedura semplificata può arrivare fino a 12 MW. Invece per gli impianti non residenziali, ma ad uso industriale o commerciale, il limite senza permessi è di circa 200 kW.

Serve una presa dedicata per il collegamento del pannello?

Gli impianti fotovoltaici da balcone di tipo plug and play richiedono una presa dedicata, progettata appositamente e non utilizzabile per altri apparecchi. Questo accorgimento serve a garantire la sicurezza e consente di identificare la parte dell’impianto riservata al sistema solare.

Gli impianti da balcone possono accedere agli incentivi fiscali?

A questo dubbio la risposta è affermativa. Chi installa il fotovoltaico da balcone può accedere alla detrazione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute, suddivisa in dieci anni. Per usufruire dell’agevolazione è necessario che tutti i pagamenti siano tracciabili e che siano stati effettuati con bonifico parlante; inoltre il richiedente deve trasmettere all’ENEA la comunicazione di fine lavori entro i termini stabiliti.

È possibile installare un pannello da balcone in un appartamento in affitto?

La legge non impone limiti agli affittuari: chi ha un regolare contratto di affitto può installare il fotovoltaico da balcone se ottiene il consenso del proprietario dell’immobile. Per una tutela maggiore, si consiglia di mettere tutto per iscritto, così da evitare eventuali problemi con il locatore o l’amministratore di condominio.

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