Impianto elettrico a vista: costo, chi può realizzarlo e requisiti di legge

Installare un impianto elettrico a vista moderno, quindi esterno, è una scelta di stile più facile da realizzare di quanto si pensi, ma attenzione alla normativa. Ecco una spiegazione dettagliata su pro e contro e requisiti per essere in sicurezza.

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Impianto elettrico a vista: quanto costa, chi può realizzarlo e requisiti di legge

Perfetto per chi ama lo stile industriale, il design moderno e per chi non vuole o non può eseguire lavori di muratura: stiamo parlando dell’impianto elettrico esterno a vista. Si tratta di una soluzione tornata di gran voga negli ultimi anni, sia in pub e ristoranti che nelle abitazioni private oppure nel box e in cantina.

Impianto elettrico a vista moderno, i motivi per cui sceglierlo

I motivi per cui scegliere un impianto elettrico di questo genere sono tanti: estetica, velocità nella realizzazione, possibilità di ampliare/modificare i circuiti senza opere murarie e altro ancora.

A prescindere dalle ragioni, la cosa più importante è non tralasciare la sicurezza, affidarsi ad esperti del settore e verificare che il tutto venga realizzato secondo la normativa nazionale. Un impianto a vista, infatti, può rivelarsi molto pericoloso se installato senza rispettare i requisiti previsti dalla normativa italiana ed europea.

In questa guida evidenzieremo gli aspetti più importanti da prendere in considerazione prima di installare un impianto elettrico a vista, con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso, facendo attenzione anche ai costi di realizzazione.

Come deve essere un impianto elettrico a norma di legge?
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Come deve essere un impianto elettrico a norma di legge?

Un impianto elettrico esterno, quindi a vista, ha il grande vantaggio di poter essere installato in casa senza dover eseguire importanti opere murarie e si presta particolarmente in soffitte, box auto, magazzini e sottotetti. Tuttavia, soprattutto per ragioni di estetica, in tanti lo preferiscono anche in casa dato che dona agli ambienti uno stile vintage, industriale e ricercato allo stesso tempo.

Che si trovi in casa o in ufficio e locali commerciali, l’impianto deve essere realizzato secondo gli standard legali che ne garantiscano la sicurezza e il buon funzionamento, affidandosi a tecnici specializzati e dotati delle certificazioni necessarie. L’attenzione deve essere massima poiché l’esposizione dei circuiti potrebbe rivelarsi pericolosa qualora l’impianto non fosse installato alla perfezione.

Questa tipologia di impianto, a differenza di quello tradizionale, è collocato esternamente alle pareti (quindi a vista) e non prevede la posa sottotraccia dunque può essere ultimato in tempi più rapidi e senza interventi di scasso delle pareti, dei muri e del soffitti. Essendo a vista, tuttavia, il rispetto degli standard qualitativi deve essere ancor più rigoroso.

Progettazione e realizzazione funzionano in maniera analoga agli altri impianti:

● il tecnico incaricato deve redigere lo schema d’impianto (unifilare, bifilare, multifilare, a seconda delle esigenze del committente): tale passaggio è funzionale a stabilire dove posizionare luci, interruttori e il quadro elettrico;

● il secondo step è installare le varie componenti che consentono la messa in funzione dell’impianto;

● il terzo e ultimo passaggio necessario è la disposizione dei cavi su pareti e sul soffitto. Questi ultimi resteranno visibili all’interno dell’ambiente domestico.

Normativa nazionale e direttive europee da rispettare

Sono le stesse degli impianti elettrici sottotraccia:

Norma CEI 64/08, imprescindibile per ogni impianto elettrico in quanto stabilisce i requisiti che rendono un progetto a norma secondo i parametri di sicurezza previsti dalla Legge 186/68 e dal DM 37/08

DM n. 37 del 11 gennaio 2008, qui sono previsti a livello nazionale obblighi e adempimenti riguardo alla progettazione, installazione, trasformazione e ampliamento degli impianti elettrici, sia sottotraccia che a vista

Legge n. 46 del 5 marzo 1990, dove sono elencati i requisiti minimi e imprescindibili che ogni impianto deve avere per poter essere considerato “in sicurezza”

Legge n. 186 del 1° marzo 1968 – la normativa più risalente – al suo interno sono stabiliti criteri, regole, materiali per apparecchi, strumenti usati per realizzare gli impianti elettrici.

Data la complessità della normativa, va da sé che per essere in regola e non costituire un pericolo per la salute e la vita di chi abita nell’edificio, l’impianto a vista dovrebbe sempre essere realizzato da tecnici specializzati. Soltanto un esperto conosce la legge approfonditamente ed è in grado di mettere in essere un sistema funzionante e aderente ai requisiti previsti. Lo stesso discorso vale per eventuali modifiche e in caso di periodica manutenzione.

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TEKLA 44 di AVE. Il tecnopolimero nero opaco dei suoi elementi si inserisce con discrezione in qualsiasi ambiente grazie all’esclusiva morbidezza del suo tono scuro. Qui inserita all’interno di un impianto elettrico a vista con placche in metallo customizzate.

 

Quanto costa fare un impianto elettrico a norma

Passiamo all’aspetto più interessante per chi intende realizzare in casa propria un impianto esterno, ovvero il costo. In generale, è molto difficile stabilire precisamente a quanti ammonti la realizzazione completa, dato che vi sono alcuni fattori da prendere in considerazione e che possono alterare, anche sensibilmente, la spesa finale.

Tra questi fattori citiamo i più importanti:
● dove si vuole realizzare l’impianto, se in garage o in soffitta oppure in tutta la casa;
● il numero di circuiti necessari per le prese e per gli elettrodomestici;
● la tipologia di immobile, se vincolato ad esempio;
● il numero di punti luce desiderati.

A titolo esemplificativo, un’abitazione di 90 mq solitamente è dotata di circa 50 punti luce, e il costo di realizzazione di ciascuno di essi con impianto esterno va dai 60 ai 70 euro (quindi si stimano circa 4.000 euro).

Ciò che potrebbe far lievitare il costo non è tanto la manodopera necessaria (dato che non servono grandi interventi in muratura), ma i materiali di cui si avvale. Per questo tipo di impianti, infatti, sono sempre consigliati prodotti di fascia alta.

Per avere un’idea più chiara dei costi da affrontare si consiglia sempre di chiedere un preventivo che tenga conto sia della realizzazione del progetto, sia delle messa in opera e dei materiali da acquistare.

Impianto elettrico a vista: pro e contro e consigli dell'esperto
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Impianto elettrico a vista moderno: pro e contro e consigli dell’esperto

Vista la normativa e i costi di realizzazione, non resta che andare ad evidenziare vantaggi e svantaggi dell’impianto elettrico a vista. Come abbiamo anticipato, sicuramente questa soluzione – oltre ad essere una scelta di stile – è ideale per chi non vuole o non può procedere ad opere murarie invasive come spaccare muri e soffitti, dall’altro alto non è una scelta sempre “economica” in quanto richiede una particolare attenzione ai materiali e alle loro certificazioni.

I pro dell’impianto esterno

I pro possono essere sintetizzati così:

● essendo esterno si può modificare, spostare e ampliare con maggiore facilità, senza rompere muri e altri interventi invasivi;

● manutenzione e sostituzione sono agevoli;

● si adatta sia a case tradizionale che a immobili di pregio con vincoli architettonici particolari, proprio perché non richiede opere murarie che possono alterare l’edificio;

● è una scelta di design che conferisce all’ambiente carattere e personalità.

E i contro?

Come in tutto, anche nell’impianto a vista esterno ci sono degli svantaggi rispetto a quello sottotraccia:

● i cavi esterni richiedono una attenzione particolare, è per questo necessario affidarsi ad esperti ed essere certi della qualità dei materiali utilizzati;
● maggiore esposizione a fattori esterni e quindi possibilità di deterioramento;
● il costo di progettazione e realizzazione può lievitare se, per scelte legate al design, si opta per materiali e soluzioni ricercati.

Per tirare le somme, l’impianto esterno a vista è perfetto se: l’abitazione è vincolata e non si vuole/può spaccare muri e soffitti, si è appassionati dello stile vintage o industriale, si vuole realizzare un impianto più veloce ed economico in ambienti come garage, soffitte e box auto.

Il costo – una delle principali discriminante – può variare notevole:

● da una parte c’è chi, per ragioni di design, è disposto ad investire in materiali e progetti con un grande impatto visivo (quindi costoso);
● dall’altro c’è chi nell’ottica del risparmio non intende rompere le pareti e realizza questo impianto senza attenzione all’estetica in garage, box e soffitte.

Dal punto di vista della sicurezza, se realizzato secondo la normativa, questo impianto non ha niente di meno di quello sottotraccia tuttavia può deteriorarsi più facilmente in caso di forte umidità, incendi e situazioni di emergenza.

FAQ Impianto elettrico a vista

Come rifare l’impianto elettrico a vista moderno senza rompere i muri?

Rifare un impianto elettrico senza dover fare opere murarie invasive richiede un approccio meticoloso e creativo, particolarmente adatto per edifici storici, immobili in affitto o quando si vuole evitare il disordine e i costi legati alla demolizione di pareti. Inizialmente, è cruciale una valutazione dettagliata dell’impianto esistente da parte di un elettricista professionista per capire le necessità di aggiornamento, considerando i carichi di consumo, il numero di punti luce, prese e altri dispositivi elettrici.

Per evitare di rompere i muri, si possono utilizzare canaline esterne, che si montano lungo le pareti e possono essere dipinte o rivestite per integrarsi meglio con l’ambiente circostante. Queste canaline offrono una soluzione pratica e visivamente accettabile per chi desidera minimizzare l’impatto degli interventi. Alternativamente, è possibile mascherare i cavi utilizzando strutture decorative come travi finte o cornici, che possono essere installate lungo le pareti o vicino ai soffitti.

In alcuni contesti, l’uso strategico di mobili e altri arredi può contribuire a nascondere ulteriormente i cavi, offrendo una soluzione funzionale che mantiene l’integrità estetica degli spazi abitativi.

Che succede se l’impianto elettrico non è a norma?

Se un impianto elettrico non è a norma, si possono verificare diversi problemi sia di natura pratica che legale. In primo luogo, la sicurezza degli occupanti dell’edificio è a rischio: un impianto non conforme può portare a cortocircuiti, sovraccarichi o, nei casi peggiori, incendi. Questi rischi aumentano notevolmente la possibilità di danni materiali alla struttura e agli oggetti contenuti, oltre a mettere in pericolo la vita delle persone.

Dal punto di vista legale, la non conformità alle normative vigenti può comportare sanzioni significative. Le leggi locali e nazionali, come il Codice dell’Edilizia in Italia, impongono standard specifici che devono essere rispettati per garantire la sicurezza e l’efficienza degli impianti elettrici. In caso di incidenti derivanti da un impianto non a norma, i proprietari o i gestori dell’immobile possono essere ritenuti responsabili e soggetti a multe, denunce o, a seconda della gravità, anche a procedimenti penali.

Inoltre, la presenza di un impianto elettrico non conforme può influire negativamente sulla valutazione immobiliare. Durante la vendita o la locazione di un immobile, un impianto non a norma può ridurre il valore di mercato della proprietà o complicare il processo di trasferimento della stessa.

Infine, le assicurazioni potrebbero non coprire danni causati da un sistema elettrico non conforme. Ciò significa che eventuali riparazioni o ricostruzioni necessarie a seguito di incidenti legati a difetti dell’impianto potrebbero dover essere sostenute interamente dal proprietario dell’immobile.

Come capire se l’impianto elettrico è da rifare?

Capire se un impianto elettrico è da rifare richiede un’osservazione attenta di diversi segnali che possono indicare inadeguatezze o malfunzionamenti. Gli impianti vecchi o quelli che non sono stati mantenuti correttamente possono presentare problemi evidenti, come interruzioni frequenti dell’alimentazione, scintille dalle prese, rumori insoliti come ronzii o ticchettii provenienti dai quadri elettrici, o l’emissione di calore da interruttori e prese. Altri segni di allarme includono l’odore di bruciato, che può indicare fili surriscaldati o isolamento danneggiato, e la presenza di fusibili che si bruciano regolarmente.

Se la casa ha più di 20 anni e non ha mai avuto un controllo elettrico, o se gli apparecchi elettronici non funzionano correttamente, questo potrebbe essere un segno che l’impianto non è adeguato. Anomalie come la riduzione della luminosità delle luci quando si utilizzano altri apparecchi, o l’interruzione dell’alimentazione quando si collegano dispositivi che richiedono più energia, sono ulteriori indicazioni che l’impianto potrebbe non essere all’altezza.

 

Foto in apertura: Linea AVE New Style 44. Emblema della modernità e di quel nuovo trend che punta alla riscoperta e alla valorizzazione estetica del passato, attraverso i comandi a levetta, nella foto abbinati a delle placche in metallo customizzate. Le placche utilizzate in questi impianti sono soluzioni custom, non commercializzate né personalizzate da AVE, realizzate appositamente per ciascun progetto al fine di consentire l’opportuna installazione e valorizzazione degli elementi.

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