Indice degli argomenti:
- Il lino, la fibra più “verde” e di tendenza del momento
- Il prodotto tessile più antico al mondo
- Come si ricava?
- Quali sono i suoi vantaggi?
- Che prodotti si possono realizzare con questa fibra ecologica?
Far scoprire le proprietà e i pregi del lino, quale fibra vegetale virtuosa con notevoli possibilità di applicazione e di utilizzo: questo è uno degli obiettivi della Confederazione Europea del Lino e della Canapa (CELC), organizzazione occupata nel sostenere la commercializzazione delle collezioni in lino con una campagna di promozione sul mercato europeo, in particolare in Francia, in Italia e nel Regno Unito, mediante iniziative fisiche e digitali.
Il lino ha moltissime proprietà, ma molti di noi sicuramente non le conoscono tutte. Ad esempio, questo materiale ecologico non presenta scarti, non richiede acqua per la sua irrigazione, ed è biodegradabile e rinnovabile. Inoltre, favorisce l’attività biologica del suolo e migliora la qualità delle colture successive del 20-30%.
Il lino, la fibra più “verde” e di tendenza del momento
Il lino è il prodotto tessile più antico al mondo, una fibra vegetale di grande tendenza e la più “verde” e innovativa del momento. Abbiamo voluto conoscere meglio questo prezioso materiale grazie a Ornella Bignami, partner per l’Italia dell’Alleanza per il Lino e la Canapa europei. Le rivolgiamo qualche domanda.
Il prodotto tessile più antico al mondo
Il lino è il prodotto tessile più antico al mondo, una fibra vegetale di grande tendenza e la più verde e innovativa del momento. Il lino è una pianta che rispetta l’ambiente, un modello di semplicità e naturalità. L’Europa Occidentale è il
primo produttore: l’80 % della produzione mondiale di lino fibra proviene dalle zone costiere, da Caen sino ad Amsterdam (ossia 3 paesi: Francia, Belgio e Paesi Bassi).
Le caratteristiche principali del lino sono: la prossimità e la tracciabilità (garantite dall’Alleanza per il Lino e la Canapa europei, il nuovo nome che dallo scorso 8 dicembre ha assunto la Confederazione Europea del Lino e della Canapa), non presenta scarti e non richiede acqua per la sua irrigazione, è biodegradabile e rinnovabile. Il materiale tessile è traspirante, termoregolatore e di facile manutenzione. Le caratteristiche tecniche dei compositi in lino sono la leggerezza, la solidità e la grande resistenza. È un perfetto isolante acustico e termico e garantisce un elevato assorbimento delle vibrazioni.
Come si ricava?
La coltivazione del lino, che viene rinnovata in rotazione ogni sette anni e necessita di poco azoto, favorisce l’attività biologica del suolo e migliora la qualità delle colture successive del 20-30% (frumento, patate, colza…).
Le sue fasi di lavorazione includono la semina (da marzo ad aprile con la fioritura a giugno), l’estirpazione (non si taglia!) per preservare tutta la lunghezza delle fibre contenute nei fusti. Dopo l’estirpazione, le lunghe radici rimaste nel terreno consentono la fertilizzazione del suolo, e la sua coltivazione diventa così una coltura di rotazione per eccellenza.
Vi è poi la macerazione che garantisce la trasformazione naturale della pianta in fibra. Il processo di macerazione va da luglio a settembre e si tratta di un processo naturale al 100 %, che trasforma la pianta in fibra. Le precipitazioni, la rugiada mattutina e il sole aiutano i microrganismi presenti nel terreno a eliminare la pectina che salda le fibre tessili alla parte legnosa del fusto.
Al termine di questa fase, viene raccolto in balle. La stigliatura è la procedura meccanica successiva che può essere realizzata in qualsiasi momento dell’anno. La pianta è integralmente valorizzata e nulla si perde: tutte le fibre, lunghe e corte, e tutti i derivati si riutilizzano, ad esempio per le lettiere degli animali.
Con la pettinatura successiva la fibra viene parallelizzata, calibrata e stirata sotto forma di nastri morbidi e lucenti. Vi è poi la preparazione dei nastri di lino pettinati anche provenienti da diversi lotti per garantire la creazione di un filo omogeneo e costante nel tempo.
I cicli successivi riguardano la filatura e la tessitura e la lavorazione a maglia. La nobilitazione è il processo ultimo che consiste nel modificare l’aspetto dei tessuti di lino. Questo materiale ha un’ottima affinità tintoriale e risulta particolarmente adatto ai coloranti con un impatto ambientale contenuto.
Quali sono i suoi vantaggi?
Il lino è in grado di superare le tendenze ed è un materiale sinonimo di tracciabilità, di competenza e di trasmissione. Segno durevole della slow fashion e del design sostenibile su tutti i mercati – Moda, Casa, Lifestyle e Compositi (tessili tecnici ad alte prestazioni per i settori Sport & tempo libero, Design), Edilizia, questo materiale “verde” si impone in un mondo in transizione: una materia con esperienza e la forza viva di un’economia della praticità.
Il tessuto finito è di facile manutenzione anche lavandolo ad alte temperature, lascia respirare la pelle e presenta eccellenti proprietà termoregolatrici: è un ottimo isolante a temperature rigide. Particolarmente assorbente, permette la traspirabilità.
Che prodotti si possono realizzare con questa fibra ecologica?
Oltre che per il settore della moda (il 60% del suo impiego), il lino viene utilizzato per realizzare tessuti per l’arredamento di interni, tra cui la versione in lino lavato che conta per il 30%. Per il 10% il lino viene usato per impieghi tecnici: la sua leggerezza, resistenza e la capacità di assorbimento degli urti ne fanno una fibra naturale e ideale per i materiali compositi ad alte prestazioni. I compositi di questo materiale ecologico possono essere arricchiti da biocompositi.
Un po’ di cifre
1 ha di Lino Europeo = 900 kg di filati
oppure 3 750 m2 di tessuti
oppure 4 000 camicie
oppure 450 set da biancheria da letto
oppure 1 375 sedie in lino composito
Superfici 2021
Europa : 116 927 ha
Francia : 99 222 ha
La Confederazione Europea del Lino e della Canapa (CELC)
L’Alleanza per il Lino e la Canapa europei è l’unica organizzazione europea agroindustriale di riferimento su scala mondiale che unisce tutti gli attori della catena del valore del Lino e della Canapa europei. Riunisce oltre 10.000 imprese di 16 Paesi europei e svolge azioni fondate sui valori di collettività, innovazione, validità scientifica e rispetto degli esseri umani e del pianeta.
L’Alleanza per il Lino e la Canapa europei è il nuovo nome della CELC, associazione fondata nel 1951. L’Europa occidentale è il primo produttore mondiale di fibre di Lino (Francia, Belgio e Paesi Bassi garantiscono l’80% della produzione).
European Flax®: la garanzia di tracciabilità per fibra di Lino di qualità premium coltivata in Europa occidentale, in tutte le sue destinazioni. Una fibra vegetale prodotta da un’agricoltura che rispetta l’ambiente, senza irrigazione* né OGM.
Masters of Linen®: Garanzia di tracciabilità del Lino trasformato da aziende europee presso siti europei ed Euromed 1. Un prodotto tessile vegetale, responsabile e locale in tutte le fasi: dalla fibra European Flax®, al filato e al tessuto.
Photo Credit: ©S.Randé_Confédération Européenne du Lin et du Chanvre