L’esperienza di ricerca nel settore del mercato immobiliare è già stata digitalizzata anni fa dalle piattaforme di annunci immobiliari che hanno preso il modello dei cataloghi o delle riviste di annunci cartacei e li hanno trasposti sul web. Da quel momento, però, l’innovazione si è grossomodo fermata e l’esperienza di ricerca in Europa è ancora molto ancorata a quelle logiche.
Non ci sono quindi stati grandi cambiamenti recenti rispetto al modo in cui si cerca casa: la grandissima maggioranza di chi vuole acquistare inizia la propria esperienza online. Ovviamente l’avvento degli smartphone ha spostato soprattutto le fasi iniziali della ricerca sulle mobile app, ma anche questa è ormai un’abitudine piuttosto consolidata nei consumatori. I prossimi anni invece ci regaleranno sicuramente delle innovazioni: ci sono molti attori che stanno lavorando per cambiare l’esperienza di ricerca. Riportiamo l’esperienza Casavo per fare il punto della situazione e capire quali saranno i cambiamenti futuri.
Che vantaggi da una ricerca digitale?
Un importante vantaggio offerto dalle piattaforme di annunci è la disponibilità di contenuti e la possibilità di esplorarli in base alle proprie esigenze. Gli agenti immobiliari chiaramente non potrebbero avere visibilità su tutto il mercato senza strumenti di aggregazione dei contenuti come queste piattaforme e, dall’altro lato, il formato cartaceo aveva degli ovvi limiti dati dalla fisicità della carta. Non solo, le piattaforme di annunci beneficiano del cosiddetto “network effect”, per cui più sono le persone che utilizzano la piattaforma e più saranno gli annunci disponibili: questo permette ad alcuni leader di settore di controllare quasi la totalità degli annunci disponibili. Per chi deve comprare è fondamentale avere ampia possibilità di scelta e in questo senso alcune piattaforme offrono un vantaggio notevole.
Cosa cercano oggi gli utenti quando cercano casa?
Risponde Fausto Maglia, Chief Product Officer di Casavo.
“Gli specifici trend di ricerca variano molto da città a città, ma sicuramente abbiamo visto un cambiamento post-Covid, che poi è un cambiamento legato a una modifica dello stile di vita da parte di molte persone. Lo smart working e il desiderio di vivere in spazi più confortevoli e magari con aree all’aperto sono elementi che hanno portato a una modifica delle ricerche. In generale, quando le persone cercano casa hanno bisogno di una soluzione che gli permetta di vivere il proprio stile di vita con il massimo della comodità e quindi chiaramente i macro-trend di ricerca rispecchiano la società odierna e quelli che sono gli ingredienti fondamentali del nostro modo di vivere. Credo che questo sia un aspetto molto interessante che potrebbe portare a un’evoluzione delle soluzioni tecnologiche per la ricerca della casa: oggi l’onere di tradurre i bisogni del proprio stile di vita in caratteristiche degli immobili è lasciato agli utenti. Domani potremmo vedere invece degli strumenti digitali che, a partire da questi bisogni, riescano automaticamente a individuare gli immobili con le giuste caratteristiche: ad esempio, se un software sa che ho 3 figli piccoli potrebbe automaticamente segnalarmi appartamenti vicino a delle scuole”.
Casavo e il mercato immobiliare
Il mercato immobiliare italiano è tra i più complessi d’Europa: basti pensare che il tempo medio per concludere una vendita è di oltre 7 mesi. Con l’obiettivo di supportare tutte le persone che vogliono vendere casa, Casavo acquisisce direttamente la proprietà o aiuta il cliente a trovare l’acquirente finale.
Fondata nel 2017 da Giorgio Tinacci, Casavo è la piattaforma digitale per il mercato residenziale che sta ridisegnando l’esperienza di chi vende e compra casa in Europa attraverso l’utilizzo della tecnologia in ogni fase del processo di compravendita. Casavo aiuta chiunque voglia vendere o comprare casa a farlo in maniera semplice, veloce e vantaggiosa, fornendo la soluzione più adatta alle esigenze di ognuno, offrendo servizi integrati dedicati alla casa e un’esperienza chiavi in mano, anche grazie al modello inclusivo sviluppato per collaborare stabilmente con i principali operatori del mercato (agenzie immobiliari, imprese e banche).
La Casa delle Cose al Fuori Salone
Casavo ha portato al Fuorisalone l’installazione La Casa delle Cose sviluppata intorno al concetto di casa come luogo che prende vita in relazione alla persona che lo abita e lo riempie delle proprie cose. Entrando nell’installazione, i visitatori sono stati guidati da una voce che li trasportati in un viaggio sensoriale, fatto anche di suoni e rumori tipici di una casa “vissuta” attraverso le cose, al termine del quale è stata posta la domanda: “Fra tanti, qual è l’oggetto che puoi chiamare casa?”
Con questa domanda Casavo ha voluto indagare il concetto di casa come luogo che prende vita in relazione alla persona che lo abita e lo riempie delle proprie cose. Divano, letto, caffettiera: sono queste le risposte più gettonate date dagli oltre 1.000 visitatori de La Casa delle Cose. Relax e “italianità” rappresentano quindi il fulcro del concetto di casa per il 40% dei visitatori, ma la Top Ten delle risposte continua con cucina, libri, poltrona, cuscini, tazza, lampada e brocca dell’acqua. Oggetti semplici e che richiamano sensazioni familiari, in grado di evocare momenti di quotidianità che ognuno porta con sé in ogni casa che abita.
Tutte le risposte fornite dai visitatori dell’installazione sono diventate un’opera d’arte NFT in vendita sulla piattaforma OpenSea e il cui ricavato sarà devoluto a MIA Milano in Azione Onlus, associazione di volontariato nata nel 2012 per dare assistenza alle persone gravemente emarginate di Milano, con particolare attenzione a chi è anche senza dimora.