
Dal punto di vista dei numeri, i promotori ricordano come l’adozione dell’ora legale nel periodo 2004‑2025 abbia consentito un risparmio stimato in circa 2,3 miliardi di euro in bolletta, grazie a una riduzione dei consumi pari a oltre 12 miliardi di kWh, secondo dati di Terna.
Proiezioni recenti indicano che mantenere l’orario estivo durante tutto l’anno potrebbe generare un ulteriore risparmio annuo di circa 720 milioni kWh, corrispondenti a circa 180 milioni di euro.
A livello ambientale, la riduzione stimata delle emissioni di CO₂ raggiunge tra le 160.000 e 200.000 tonnellate all’anno, equivalenti all’assorbimento di 2‑6 milioni di alberi.
Ora legale tutto l’anno: salute circadiana, benefici sociali e scenari regolatori
Il secondo versante analizzato riguarda gli effetti sull’orologio biologico e sulle abitudini della popolazione. A questo proposito, la SIMA sottolinea che il passaggio dall’ora legale all’ora solare altera il ritmo circadiano, con potenziali ricadute su sonno, umore, concentrazione, pressione arteriosa e performance lavorativa.
In aggiunta, tra i possibili benefici indiretti della permanenza dell’ora legale si segnalano:
- un allungamento delle ore di luce serale, favorevole al commercio, alla ristorazione e al turismo;
- un miglioramento della sicurezza pubblica, dato che con più luce naturale nelle ore serali si riduce la fascia oraria in cui si concentrano reati predatori;
- un allineamento con le consultazioni europee: nel 2018 la Commissione europea registrò una partecipazione di circa 4,6 milioni di cittadini, con l’84% favorevole all’abolizione del cambio dell’ora stagionale.
Sul piano regolamentare, si ricorda che nel 2019 il Parlamento europeo aveva approvato una direttiva che lasciava ai singoli Stati la scelta tra ora legale o solare permanente, ma diversi fattori – tra cui la pandemia e le divergenze tra Paesi – hanno arrestato il processo integrato a livello comunitario.
L’indagine conoscitiva che prende il via alla Camera non rappresenta una decisione immediata, ma l’avvio formale di un percorso che dovrà analizzare in modo organico gli impatti energetici, ambientali, sanitari e sociali della possibile trasformazione in orario estivo stabile. Per il mondo dell’edilizia, dell’architettura, dell’efficienza energetica e delle smart‑home la questione potrebbe aprire scenari interessanti: una luce naturale più prolungata nelle ore serali può influenzare il design degli spazi abitativi, la regolazione degli impianti di illuminazione, l’efficienza termo‑energetica e il comfort degli utenti.
Attenderemo i prossimi sviluppi per valutare come queste ipotesi possano concretizzarsi in normative operative all’interno del contesto italiano.
Fonti
IlSole24Ore
ANSA
