Con l’arrivo della stagione calda, molte famiglie si trovano ad affrontare l’annosa questione di come mantenere fresca la propria abitazione senza far impennare i consumi energetici. In questo contesto, AIRA – realtà innovativa nel campo della transizione energetica domestica – rilancia una funzione spesso poco conosciuta delle pompe di calore moderne: il raffrescamento estivo. Una soluzione efficiente, ecologica e vantaggiosa, perfetta per affrontare il caldo in modo intelligente e sostenibile.
Raffrescare casa in modo sostenibile con una sola tecnologia
Le pompe di calore si stanno affermando come sistemi completi, capaci di garantire comfort tutto l’anno. Se già sono note per il loro impiego nel riscaldamento e nella produzione di acqua calda sanitaria, oggi diventano anche una valida alternativa ai tradizionali impianti di climatizzazione. Grazie alla modalità reversibile, queste tecnologie permettono di raffrescare gli ambienti estivi utilizzando l’energia termica dell’aria esterna, con consumi nettamente inferiori rispetto ai condizionatori classici.
Secondo il Rapporto Tecnico ENEA RT/2023/09*, le pompe di calore ad alta efficienza sono in grado di ridurre i consumi per il raffrescamento estivo del 40–60%. Merito dell’elevato Coefficient of Performance (COP) anche in modalità freddo, che le rende una delle soluzioni più performanti per chi desidera abitare in modo più consapevole.
Efficienza, risparmio e comfort per tutto l’anno con le pompe di calore
Utilizzare la pompa di calore anche d’estate consente di valorizzare un sistema già presente in molte case italiane, spesso sottoutilizzato. Come spiega Filippo Luna, Service Operations Director di AIRA, “Molti utenti pensano alla pompa di calore solo in inverno, ma in realtà si tratta di una soluzione completa e multifunzione. Chi ne possiede già una ha in casa una macchina che, con l’aggiunta di semplici fancoil, può essere usata anche per il raffrescamento estivo, senza bisogno di installare un impianto separato”.
È il caso, ad esempio, di Paolo Giovanelli, residente a Macerata, che grazie alla tecnologia AIRA ha ottenuto un risparmio energetico di 1.500 euro tra gennaio e settembre 2024. Un risultato che dimostra quanto investire in soluzioni sostenibili possa produrre benefici tangibili sul piano economico, oltre che ambientale.
Le pompe di calore moderne non solo consumano meno energia elettrica rispetto ai sistemi tradizionali, ma contribuiscono anche a ridurre le emissioni e a migliorare il comfort abitativo, mantenendo una temperatura ottimale anche durante le ondate di calore sempre più frequenti. I dati del WMO e di Carbon Brief evidenziano infatti che il 2025 è già tra gli anni più caldi mai registrati, confermando l’urgenza di soluzioni domestiche efficienti.
Incentivi attivi e strumenti per una scelta consapevole
Installare una pompa di calore oggi è ancora più conveniente grazie agli incentivi statali pensati per promuovere l’efficienza energetica. Misure come Ecobonus e Conto Termico permettono di recuperare parte dei costi sostenuti attraverso detrazioni fiscali o contributi diretti. Gli incentivi sono validi sia per nuove installazioni che per la sostituzione di vecchi impianti, rendendo più accessibile una tecnologia all’avanguardia che guarda al futuro dell’abitare.
AIRA mette inoltre a disposizione una serie di strumenti digitali per guidare gli utenti verso un utilizzo più consapevole della pompa di calore. Sul sito ufficiale è possibile trovare una guida pratica al raffrescamento sostenibile, un simulatore dei consumi e un check-up energetico gratuito per verificare la compatibilità dell’abitazione con questa tecnologia.
In un periodo segnato da anomalie climatiche e crescente attenzione ai costi in bolletta, valorizzare il raffrescamento estivo della pompa di calore è una scelta intelligente, che unisce benessere domestico, risparmio e sostenibilità. Come ricorda Filippo Luna: “Una casa climatizzata può anche essere sostenibile”.
*ENEA – Rapporto Tecnico RT/2023/09
“Tecnologie per la climatizzazione efficiente degli edifici residenziali”
Le pompe di calore possono comportare una riduzione dei consumi energetici estivi del 40–60% rispetto ai climatizzatori
tradizionali, grazie all’elevato COP (Coefficient of Performance) anche in modalità raffrescamento.