L’interesse dei consumatori per il riscaldamento a biomassa è in costante crescita, come dimostrato dai comportamenti di acquisto dell’ultimo anno. Le motivazioni che spingono sempre più persone a optare per un impianto di riscaldamento a biomassa sono molteplici: l’innovazione degli impianti, la riduzione dell’impatto ambientale, il risparmio in bolletta, la gestione autonoma e consapevole del combustibile e il comfort termico offerto.
Nonostante ciò, molti consumatori rimangono ancora incerti nella scelta o nella sostituzione di un impianto di riscaldamento esistente, mentre il mercato non sempre riconosce l’innovazione presente nei prodotti di ultima generazione, caratterizzati da certificazioni ambientali, classificazioni energetiche e gestione sicura e consapevole del combustibile.
Edilkamin&Co., azienda italiana specializzata nel settore dei sistemi di riscaldamento domestico a biomassa, ha offerto di recente un’importante occasione di riflessione sul ruolo cruciale che la biomassa ricopre oggi e ricoprirà nel futuro per un utilizzo sempre più sostenibile anche a livello domestico, aprendo le porte della sede di Lainate (Milano) ai giornalisti lo scorso 5 luglio e illustrando gli ultimi andamenti del mercato e i benefici collegati a un utilizzo intelligente e responsabile di questa materia.
Riscaldamento a biomassa: cosa c’è da sapere
Le biomasse solide, come legna, pellet e cippato, rappresentano la principale fonte energetica rinnovabile per il riscaldamento termico in Italia, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Piano Europeo di Transizione Energetica. Inoltre, i finanziamenti governativi incentivate l’acquisto di prodotti a biomassa o la sostituzione di impianti obsoleti, dimostrando l’impegno delle istituzioni nel promuovere l’utilizzo sostenibile di questa fonte energetica.
L’utilizzo della biomassa legnosa per il riscaldamento domestico offre numerosi vantaggi.
Per i consumatori, consente di controllare direttamente le oscillazioni dei prezzi del pellet, garantendo un’opzione più conveniente rispetto ad altri combustibili. Inoltre, l’utilizzo della biomassa migliora la classe energetica dell’abitazione, aumentando il valore dell’immobile e fornendo un’alternativa o un complemento a sistemi di riscaldamento centralizzati, consentendo un riscaldamento mirato e offrendo benefici sia dal punto di vista economico che ecologico.
Incentivi come il Conto Termico nazionale e i Bandi Regionali di co-incentivazione rendono l’utilizzo della biomassa ancora più conveniente, coprendo le spese di sostituzione dei prodotti obsoleti e promuovendo l’adozione di soluzioni a basso impatto ambientale. Inoltre, i sistemi di riscaldamento a biomassa sono particolarmente adatti alle aree metropolitane non metanizzate, portando i vantaggi della biomassa anche nei centri urbani di provincia e nelle grandi città.
“Il riscaldamento a biomassa in Italia, lo confermano i comportamenti d’acquisto messi in atto nell’ultimo anno dai consumatori finali, è un settore in costante evoluzione e crescita. Innovazione degli impianti, minor impatto ambientale, risparmio in bolletta, prezzo del combustibile facilmente controllabile, comfort termico, gradevolezza estetica: sono questi i principali fattori che determinano oggi la scelta di acquisto di un impianto di riscaldamento a biomassa. Il consumatore risulta, tuttavia, ancora incerto nella scelta di acquisto o sostituzione di un impianto di riscaldamento già in uso e il mercato non sempre riconosce il contenuto di innovazione presente nei prodotti di ultima generazione e che si traduce in certificazioni ambientali, stelle di classificazione energetica, gestione autonoma, sicura e consapevole del combustibile” Andrea Ferraro – Direttore Commerciale Edilkamin
Tutto deve partire da una gestione forestale sostenibile
È importante sottolineare che un corretto utilizzo della biomassa è compatibile con una gestione forestale sostenibile. Le foreste italiane, che coprono il 37% della superficie nazionale, sono una risorsa multifunzionale che richiede una gestione attenta alle esigenze ambientali, economiche e sociali.
Scegliere con responsabilità la biomassa legnosa e adottare una pianificazione consapevole dei prelievi forestali permette di massimizzare i benefici climatici.
Sebbene la combustione della biomassa non sia climaticamente neutra a breve termine, l’uso responsabile del legname, seguendo il principio di utilizzo a cascata, permette di ridurre l’impatto ambientale e favorire la mitigazione del cambiamento climatico.
“Le biomasse solide – legna, pellet e cippato – sono la principale fonte energetica rinnovabile italiana per il riscaldamento termico e rappresentando il 32% di tutta l’energia rinnovabile del nostro Paese, svolgono un ruolo determinante per il raggiungimento degli obblighi indicati dal Piano Europeo di Transizione Energetica. Lo confermano i finanziamenti che i governi stanziano per incentivare l’acquisto di un prodotto a biomassa o la sostituzione di un impianto obsoleto” Anna Maggi – Ingegnere con specializzazione in combustione di biomassa legnosa, attività formativa e partecipazione ad attività normative
“Un buon utilizzo della biomassa è compatibile con una gestione forestale sostenibile. Le foreste coprono il 37% della superficie nazionale e sono in continua espansione: sono multifunzionali e la loro gestione deve tenere conto di esigenze ambientali, economiche e sociali. Ogni anno le foreste italiane incrementano la loro biomassa di 37,8Mmc (INFC,2015) e i prelievi corrispondono al 40% di questo incremento. La parte di incremento non prelevata è associata a un accumulo di carbonio anno dopo anno e quindi alla mitigazione del cambiamento climatico. Ciò che è molto importante, per massimizzare i benefici climatici, è pianificare in modo consapevole i prelievi forestali. Bruciare biomassa non è climaticamente neutro nel breve termine, poiché genera un temporaneo debito di carbonio: tuttavia, può rappresentare un vantaggio a beneficio dell’ambiente se il prelievo di legname avviene seguendo una pianificazione responsabile. La valutazione cambia, quindi, radicalmente a seconda di come viene prelevato (frequenza e intensità dei prelievi) e utilizzato il legname: il principio di utilizzo a cascata del legno prevede che la risorsa legnosa abbia la vita più lunga possibile, per cui si prediligono gli usi materiali per usare solo gli scarti per fini energetici. In Europa il 49% delle biomasse energetiche proviene da scarti. Utilizzando i residui, una combustione a basso impatto ambientale è possibile e ha come vantaggio la riduzione del tempo di ripagamento del debito carbonico da parte delle foreste” Sebastian Brocco, Dottorando in Scienze Ambientali, Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università Statale di Milano, con specializzazione in gestione e pianificazione forestale
Edilkamin&Co., con la sua consolidata esperienza nel settore e una vasta rete di distributori e centri di servizio tecnici, è impegnata a promuovere la biomassa come una soluzione efficiente ed ecologica per il riscaldamento domestico.