IKEA Italia celebra il decimo anniversario del suo Life at Home Report, un progetto di ricerca globale che ha esplorato le dinamiche dell’abitare nel corso degli ultimi dieci anni. L’indagine del 2023 raccoglie i risultati di quest’anno, analizzando i notevoli cambiamenti che hanno plasmato la vita domestica dal 2014 al 2022.
Questo progetto di ampio respiro ha coinvolto oltre 250.000 persone in 40 paesi, tra cui l’Italia, offrendo uno sguardo approfondito alle esperienze e alle necessità delle persone all’interno delle proprie case.
Riflessioni sul decennio trascorso
Negli ultimi dieci anni, la vita in casa è stata influenzata da fenomeni globali e culturali che hanno ridefinito il modo di vivere delle persone. Eventi come i cambiamenti climatici, le preoccupazioni legate ai conflitti e alla salute, l’aumento del costo della vita, e il ruolo sempre crescente della tecnologia e dei social media hanno contribuito a ridefinire le priorità e le scelte abitative. La stessa definizione di “casa” è stata oggetto di riflessione e cambiamento per molti.
“Da 10 anni i risultati di questo grande lavoro di ricerca ci aiutano a comprendere da vicino cosa vogliono le persone per sentirsi felici in casa, traducendo i bisogni in realtà. Sappiamo che casa è molto di più di uno spazio fisico, è il posto più importante al mondo e abbiamo le conoscenze e le soluzioni per offrire a tutti l’opportunità di migliorare la propria vita domestica, anche attraverso investimenti mirati ad abbassare i prezzi di molti dei nostri prodotti per sostenere i consumatori che devono affrontare le difficili sfide economiche del presente” Alessandra Genovese, Home Furnishing & Retail Design di IKEA Italia
Tendenze chiave nel decennio
1. Tecnologia: da “terzo incomodo” ad alleata
Durante il periodo 2014-2019, la tecnologia era spesso considerata intrusiva nelle relazioni domestiche. Tuttavia, durante la pandemia, si è trasformata in un prezioso alleato per lavoro, studio e comunicazione. Attualmente, solo il 17% degli italiani ritiene di trascorrere troppo tempo davanti a uno schermo, mentre il 22% considera l’accesso a internet un elemento di sicurezza in casa, superando l’importanza di un sistema di allarme (15%).
2. Benessere: dalla ricerca esterna al valore intrinseco della casa
Nel corso degli ultimi dieci anni, il concetto di benessere è passato da attività svolte al di fuori della casa a diventare un valore intrinseco all’ambiente domestico. La pandemia ha accelerato questa trasformazione, con il 61% degli italiani che ha adattato gli spazi domestici per favorire il benessere fisico e mentale. Nel 2023, il 46% degli italiani ha identificato la “salute delle persone che li circondano” come la principale preoccupazione legata alla vita domestica, superando la media globale del 33%.
Questo decennio di scoperte attraverso il Life at Home Report evidenzia le sfide e le opportunità nel plasmare la nostra vita nelle mura domestiche, aprendo la strada a una maggiore consapevolezza delle esigenze abitative e alla continua ricerca di soluzioni innovative.
Sostenibilità: da tematica remota a impegno individuale
Negli anni passati, le questioni ambientali erano spesso percepite come distanti dal contesto domestico. Tuttavia, recentemente, la sostenibilità è diventata una responsabilità più immediata per gli italiani, partendo proprio dalla sfera abitativa. Nel 2020, durante il culmine della pandemia, il 44% dei connazionali si mostrava disposto a spostarsi più lontano dal luogo di lavoro in cambio di una casa più immersa nella natura, evidenziando la crescente importanza di quest’ultima per il benessere individuale.
Nel 2022, il 28% delle persone afferma che abitare in modo sostenibile è il fattore più significativo per la propria casa ideale. Attualmente, si osserva un maggiore interesse verso uno stile di vita in armonia con la natura, ma la strada per soddisfare appieno questa aspirazione è ancora lunga: solo il 24% degli italiani ritiene che la propria casa risponda a questo desiderio.
Abitazioni Multifunzionali: da ambienti separati a spazi ibridi e fluidi
Dieci anni fa, le persone erano solite lasciare la propria abitazione per mangiare, fare esercizio fisico, lavorare o intrattenersi. Tuttavia, a partire dal 2020, gli italiani hanno iniziato a svolgere tali attività direttamente all’interno delle proprie mura domestiche.
La casa ha così mutato il suo ruolo, diventando un ambiente dinamico e in costante evoluzione. Tuttavia, la sfida attuale consiste nel trovare un’identità all’interno di spazi condivisi e in un contesto abitativo multifunzionale, una necessità oggi irrinunciabile.
Life at Home Report: le tensioni che ostacolano una migliore vita domestica
L’indagine 2023 sul Life at Home Report ha rivelato che solo il 50% degli italiani si dichiara soddisfatto della propria casa, in contrasto con il 60% della media globale. Inoltre, solo il 32% mostra fiducia nei prossimi due anni, rispetto al 47% a livello globale. Le principali preoccupazioni riguardano la salute delle persone care (46%), la situazione economica famigliare (45%), lo stato dell’economia del Paese (31%), e il 24% è preoccupato per eventi meteorologici avversi che potrebbero interessare la propria casa.
Fare di più vs fare di meno
Gli italiani si trovano di fronte alla sfida di trovare l’equilibrio tra perseguire passioni, sentirsi produttivi e rilassarsi. Il 43% ritiene che la possibilità di rilassarsi sia una priorità assoluta per la propria casa ideale, mentre il 41% sottolinea l’importanza di una casa ordinata e organizzata per sentirsi soddisfatti.
Condivisione vs privacy
La casa è il luogo di accoglienza per amici, ma anche un rifugio personale. Il 37% trova gioia negli abbracci delle persone care, ma il 26% ritiene importante avere la giusta privacy per sentirsi soddisfatti e a proprio agio.
Vivere bene vs vivere secondo le proprie possibilità
La definizione di “vivere bene” si è ampliata per includere salute, benessere e sostenibilità. Tuttavia, il 25% ritiene che la propria casa ideale debba contribuire a essere fisicamente o mentalmente più forte. Il 45% è preoccupato per le finanze domestiche, mentre il 27% si sente privo di controllo a causa delle limitate risorse per prendersi cura della propria casa.
Queste tensioni riflettono la complessità della vita domestica italiana nel 2023, dove la ricerca di equilibrio tra desideri, necessità e limiti finanziari diventa una sfida costante.
Il futuro
Il report annuale prospetta tre scenari futuri della vita in casa dopo il 2030 attraverso immagini generate dall’intelligenza artificiale.
1. Nel primo, la tecnologia è orientata al progresso individuale e alla privacy.
2. Nel secondo, la tecnologia è vista con diffidenza, e le persone cercano stabilità nell’appartenenza comunitaria.
3. Nel terzo, orientato al controllo individuale, la tecnologia facilita un’armonia maggiore con la natura.
Queste visioni delineano possibili evoluzioni nelle nostre abitazioni e nei modi in cui interagiamo con esse nel prossimo decennio.
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Le immagini riportate nell’articolo sono generate con l’intelligenza artificiale e ritraggono i tre scenari possibili futuri.
Foto in apertura: ©Ikea Italia