Hermann Hesse diceva: “Non è facile avere un bel giardino: è difficile come governare un regno. Ci si deve risolvere ad amare anche le imperfezioni, altrimenti ci si illude”. Sicuramente avere un bel giardino prevede lavoro e dedizione, ma ottenere dei bei progetti verdi a casa è possibile, basta seguire alcune regole, individuare le piante giuste al contesto e al proprio stile di vita e sicuramente assecondare le “imperfezioni” del genius loci, magari trovando strategie adeguate per valorizzarle.
Alcuni progetti di paesaggisti dimostrano che tutti gli spazi esterni possono diventare gradevoli angoli verdi da vivere nella bella stagione, un piccolo fazzoletto di terra adiacente all’abitazione, un terrazzo, o anche un grande spazio nella natura selvaggia.
La regola di base è essere coerenti con l’ambiente naturale in cui ci troviamo e ricercare la giusta misura nella diversificazione del verde, ricordandoci sempre che siamo “ospiti” della natura.
Progetti verdi nell’interland
Negli ampi appezzamenti che consentono, soprattutto, le abitazioni di campagna si può giocare con un mix di piante ornamentali, arbusti, alberi da frutto, piccoli orti, fino a vere e proprie coltivazioni.
Interland di Bergamo
Ne è un esempio il parco agricolo ornamentale i.land, di GPT Giardini Paesaggio Territorio, che si sviluppa su un’ampia superficie, ed è caratterizzato da zone ornamentali, con aree a prato e aiuole con bordo misto, e dalla zona agricola, con seminativo di mais, coltivazione presente qui un tempo, e filari di frutti antichi. Le varie zone sono divise da siepi di carpino. Centrale alla zona agricola vi è la scultura dell’architetto Richard Meier, Mutated Panels, inserita in una vasca d’acqua naturale, che fa da specchio alla scultura. L’edificio è certificato LEED Platinum.
Progetti verdi nelle città
I giardini urbani hanno un ampio range di declinazioni, soprattutto negli ultimi anni, anche a fronte della pandemia, si è riscoperto il valore delle aree in outdoor con una componente vegetale.
Giardino pensile a Bergamo
I giardini pensili consentono una varietà di scelte praticamente illimitata, soprattutto nell’ambiente vegetativo mediterraneo, spaziando da rampicanti, fioriture, sempreverdi, alberi da frutto. Nel piccolo giardino pensile a Bergamo di GPT Giardini Paesaggio Territorio, lo spazio è organizzato in modo da rendere fruibile la sosta, ombreggiata da un pergolato di vite Isabella, attorniato da piante sempreverdi, come il bosso, tipico dei palazzi d’epoca, e piante di graminacee e perenni per avere sempre qualche elemento fiorito e di interesse.
Nella zona più in ombra, sotto all’ulivo pre-esistente, ci sono ortensie, anemoni che fioriscono in settembre e Iris japonica dalla fioritura primaverile.
Stile inglese a Bergamo Alta
Mentre nel giardino pensile a Bergamo Alta, sempre di GPT, il tappeto erboso è costeggiato da due bordure in stile inglese. Non si vede il confine e l’occhio si perde all’orizzonte. Questo perché, ad un livello inferiore, vi è un terrazzino al quale si accede attraverso una scaletta, mentre il prato degrada dolcemente. La quinta è costituita da piccoli alberelli sempreverdi.
I consigli del progettista Lucia Nusiner
Lucia Nusiner dottore agronomo e forestale, iscritta all’Aiapp (GPT Giardini Paesaggio Territorio)
“Le piante che tendenzialmente uso sono un mix tra graminacee e perenni, le mie preferite, in aggiunta a qualche arbusto ed albero, dove possibile. Queste piante sono sostenibili, vengono irrigate con ala gocciolante e molte possono essere utilizzate anche per il giardino secco, con eventuale irrigazione di soccorso in periodi eccessivamente caldi e siccitosi. Amo comporle in modo naturale e sceglierle con fioriture scalari, dall’inizio della primavera, con i primi bulbi, fino all’inizio inverno, dove il colore caldo delle graminacee diventa un accento importante. Infine in inverno qualche sempreverde funge da elemento strutturale, accompagnato dalle parti secche di graminacee e perenni che si vestono di brina”.
Progetti verdi al mare
L’ambiente costiero esalta le sfumature della macchia mediterranea, la brezza marina, le lunghe estati e le giornate soleggiate consentono la creazione di originali quadretti di aromatiche, come anche scenografie più varie e articolate con l’utilizzo di arbusti e alberi di diverso tipo.
Villa contemporanea a Sotogrande (Andalusia, Spagna)
Un campione trai più integri della macchia mediterranea, tra piante aromatiche, cespugli autoctoni, arbusti alternati a ghiaia e pietre, sono la scenografia di questo giardino con affaccio privilegiato sulla quarta buca de La Reserva Club, nella comunità El Mirador (Andalusia, Spagna).
Lo studio ARK Architects, che lavora su tutta la Costa del Sol, realizza edifici di alta gamma dal carattere contemporaneo, dalla scelta del terreno al progetto fino alla realizzazione. È anche per questo che lo spazio verde presente in tutti i progetti e le aree outdoor risultano così armonizzati con l’architettura e con l’ambiente che ospita i progetti. Gli spazi esterni hanno in questo caso la non semplice funzione di collegare gli edifici di nuova realizzazione con ambienti naturali di grande impatto: “Quando intervengo in un luogo mi chiedo cosa restituirò alla natura per avermi permesso di stabilirmi lì, perché è sempre stata lì e io sono un invasore”, spiega Manuel Ruiz Moriche, fondatore di ARK Architects.
Giardino a L in una villa a Fregene
In una villa degli anni ‘70 a Fregene, litorale laziale, l’architetto Edoardo Galli ha dato vita a uno spazio verde dalla prodigiosa varietà. La forma del giardino antistante la villa è a L. L’intervento ha ripensato lo spazio principale antistante definendolo come una successione di episodi a prato e a dune che si ponessero come filtro anche visivo rispetto all’edificio.
Sono state individuate aree diverse: lo spazio per una piscina, l’area per la consumazione dei pasti verandata, un percorso pedonale in legno dove ubicare tavoli gazebi o anche giochi per bambini, spazi accessori per la doccia esterna, e per i locali tecnici. Così configurato il giardino, pur nella dimensione limitata, si mostra in maniera sfaccettata, componendosi in diversi ambiti (assolato a prato, ombreggiato grazie agli ulivi ecc.) mai banali ma continuamente diversi. La tipica vegetazione del litorale romano impiegata, con i suoi colori e odori, sottolinea la forma spaziale essendo posizionata principalmente lungo il perimetro e a divisione degli spazi prativi. Sono presenti alberature e arbusti di vario genere: cipressi, ulivi, mirto e ovviamente fioriture e piante aromatiche.
Grandi parchi urbani
I grandi parchi urbani sono da sempre i polmoni verdi delle città, con la crisi climatica rappresentano una risorsa imprescindibile per abbassare i livelli di anidride carbonica nell’aria che respiriamo e sono diventati spazi essenziali nella riqualificazione delle periferie.
Milano Parco di SeiMilano
Il parco urbano relativo al progetto di SeiMilano (della società Borio Mangiarotti), è firmato dall’architetto Michel Desvigne ed è pensato come una miniatura del paesaggio agricolo della Pianura Padana. Sono presenti querce, tigli, noci, frassini, ciliegi, scelti per la loro capacità di adattamento all’ambiente urbano e per la loro resistenza alle malattie tipiche del territorio, in un susseguirsi di corsi d’acqua, rogge, filari alberati, orti e frutteti urbani, insieme a piante ad elevato assorbimento di CO2. Favorirà il microclima dell’area grazie al filtraggio dei venti provenienti da sud-ovest, mentre un impianto di irrigazione intelligente consentirà di ridurre al minimo le risorse idriche utilizzate. tramite un sistema di accumulo delle acque piovane. Tanto per dare qualche numero: 4.100 arbusti 116.000 mq di tappeti erbosi, il Parco ospiterà 2.300 alberi ad alto fusto, 116.000 mq di tappeti erbosi, 2.300 alberi ad alto fusto.
Terrazzi, mille declinazioni
I terrazzi sono una vera e propria fucina per l’espressione artistica verde. Sia nelle grandi città che nei comuni più piccoli possono rappresentare un’ulteriore spazio residenziale da vivere nel periodo estivo (uno sfogo significante come si è visto in tempo di Covid), ma anche un importante struttura per concorrere alla qualità bioclimatica di alcuni edifici.
Centro storico di Bergamo
Nel centro storico di Bergamo, questa terrazza presenta una collocazione ben precisa degli elementi vegetali, le fioriere sono poste sul perimetro per problemi di portata. Sono alternate: alcune sono più profonde e altre meno, alcune ospitano le panche, mentre altre sedute sono mobili e si possono spostare a seconda dell’uso. Sotto ad un pergolato vi è un grande e lungo tavolo in legno, lo stesso usato per la pavimentazione. Progetto GPT Giardini Paesaggio Territorio).
Una terrazza d’atmosfera affacciata sulle Marche
In un palazzo neoclassico nel centro storico di una cittadina del centro Italia, l’architetto paesaggista Luigina Giordani ha realizzato un terrazzo artistico che accoglie i visitatori come un giardino. Il primo intervento ha riguardato il perimetro, il terrazzo necessitava di privacy e la soluzione è stata la realizzazione di una struttura per rampicanti con pergolato, un trait d’union con i palazzi circostanti e al contempo uno spazio ombreggiato da godere nelle giornate più calde.
Per i rampicanti è stato scelto il Rincospermo, con i fiori bianchi e il Plumbago che fa i fiori azzurri. Poi ci sono delle piante e delle fioriture varie, una vegetazione alta e una bassa. Poi al centro quattro vasi di melograni segnano il baricentro del terrazzo, mentre dalla parte opposta, dove ci sono gli archi sono stati collocati degli orci con le Bouganvillea. Infine c’è un angolo con i limoni e, ad un livello sottostante un’area con le aromatiche.
I consigli dell’architetto Luigina Giordani
Luigina Giordani Iscritta all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Macerata e all’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio.
“Se posso cerco sempre di inserire nei miei giardini e terrazzi solo piante mediterranee autoctone, non amo le piante esotiche. Nel caso di questo giardino ho fatto un’eccezione con la Bouganvillea che non è proprio una pianta autoctona, ma essendo un terrazzo molto soleggiato poteva starci, ha il suo microclima ideale”.
Foto in apertura: Villa contemporanea a Sotogrande (Andalusia, Spagna). ARK Architects. Credit Manuel Ruiz Moriche