Color blocking, tendenza colore per le superfici ceramiche

Mutuato dalla moda e ispirato all’arte di Mondrian, il color blocking approda nell’interior design, rivoluzionando la percezione cromatica degli ambienti. Blocchi netti di colori vivaci e saturi ridefiniscono gli spazi, creando contrasti audaci e dinamici. Un’estetica decisa, tra armonia e rottura.

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Color blocking, tendenza colore per le superfici ceramiche

Il color blocking, scelta di accostare audacemente blocchi di colore, sta prendendo piede anche nel mutevole mondo dell’interior design, in cui le tendenze evolvono rapidamente portando nuove prospettive e approcci originali al trattamento dello spazio architettonico. Derivato dal mondo del fashion, il color blocking sta cambiando la tradizionale definizione cromatica degli ambienti, sfruttando le vernici, ma soprattutto le superfici ceramiche, ideali in tal caso.

Cosa è il color blocking

Il color blocking è uno stile che si traduce nell’accostamento di blocchi di colore solidi e spesso contrastanti, al fine di creare un impatto visivo forte e dinamico, giocando con l’interazione tra le diverse tonalità. Trae ispirazione dai movimenti artistici del secolo scorso e dai loro esponenti principali – Piet Mondrian in primis – e ha radici profonde nella moda, ambito in cui è tornato protagonista unitamente a quello del design e dell’arredamento, come risposta vibrante alla neutralità monocromatica degli anni passati.

I caratteri principali del color blocking si possono riassumere in:

  • accostamento di colori vivaci, intensi e saturi, in combinazioni a volte inaspettate, per stravolgere l’idea che normalmente si ha del loro uso (ad esempio rosa shocking e arancio mandarino, verde lime e blu elettrico, giallo e blu oltremare);
  • definizione di aree ben distinte e delimitate, appunto a blocchi;
  • equilibrio tra contrasto e armonia, in modo da dare un effetto audace ma anche solamente d’impatto (come nel primo caso i colori complementari, blu e arancione, giallo e viola, oppure, nel secondo, quelli analoghi, ad esempio varie sfumature di blu e di verde).
Cosa è il color blocking
La collezione Masterpiece (design Ferruccio Laviani) di Lea Ceramiche mescola cemento e pietra naturale per superfici che possono essere di volta in volta di gusto elegante o industriale. Le tonalità – beige sabbiati, grigi grafite, sfumature calde – diventano una base ideale per composizioni cromatiche strutturate

 

Cosa è il color blocking
Il terrazzo profumato (design AB+AC Architects) di Fantini Mosaici ingloba essenze naturali, come eucalipto e incenso, che vengono rilasciate lentamente in modo evocativo. Realizzato con marmi policromi – Rosso Verona, Rosso Francia, Verde Ming, Giallo Siena – ha l’aspetto del seminato veneziano

 

Color blocking nell’interior design

Lo spazio denotato dal color blocking valorizza i volumi, crea ritmo nella percezione visiva e interesse in chi guarda, cambia personalità. Non si tratta semplicemente di dipingere una parete con un colore diverso: il color blocking si spinge oltre, integrando mobili, accessori, materiali da rivestimento nello studio del colore.
Una estetica decisa, eppure sorprendentemente versatile, che trova nelle superfici ceramiche colorate il perfetto strumento progettuale.

Color blocking nell’interior design
Superfici dai colori vibranti per la collezione Odissea (design Francesco Meda e David Lopez Quincoces) di Ranieri, pietra lavica lavorata con tecniche, tagli, finiture che ne esaltano la matericità. Gli smalti velati e le finiture craquelé accentuano la texture punteggiata e screziata del supporto lapideo. Image Courtesy of Ranieri

 

Color blocking nell’interior design
La serie di gres porcellanato rettificato a impasto colorato Colorama di Gruppo Bardelli è declinata in tre opzioni: Color, solo in formati di grandi dimensioni (60×120 cm e 120×120 cm, spessore 9,5 mm), Stick, dalla superficie tridimensionale, Decor, dalla grafica ottenuta con stampa digitale a freddo. In 6 colori, sia neutri sia marcati, riprende la logica della carta da parati

 

Color blocking e ceramica, l’alleanza perfetta

Le superfici ceramiche, con l’incredibile varietà di formati, di finiture, di texture e, ovviamente, di colori si prestano in modo straordinario a diventare strumenti per il color blocking. Dalle tonalità più audaci e sature fino alle sfumature pastello più delicate, gres porcellanato, ceramica, pietra smaltata offrono una tavolozza pressoché infinita per dare vita a composizioni uniche e personalizzate, di grande impatto estetico. E non solo negli ambienti in cui ci si aspetterebbe: la ceramica infatti esce da cucina e bagno per appropriarsi della zona giorno.

Color blocking e ceramica, l’alleanza perfetta
Crogiolo Terramater di Marazzi ha il sapore del fatto a mano e prende il nome dall’edificio in cui l’azienda è nata negli anni Trenta del secolo scorso, a Modena, e dall’omonimo laboratorio di ricerca e sperimentazione promosso dal marchio per spingere architetti e designer a ripensare il prodotto ceramico. Di gres porcellanato, include il 60% di materiale riciclato ed è disponibile in 7 colori intensi e profondi, ottenuti da smalti speciali che si fondono con il supporto di terra rossa durante la fase di cottura

 

Perché scegliere la ceramica per il color blocking

Al posto delle vernici, le superfici ceramiche di oggi offrono una serie di vantaggi, che fanno propendere per la posa anche in ambienti non tradizionalmente rivestiti, come ad esempio il soggiorno e l’area pranzo:

  • vastità cromatica, con gamme di tinte e sfumature così ampie da soddisfare ogni esigenza di gusto e di progetto;
  • precisione geometrica, grazie alla natura modulare degli elementi, che permettono di creare blocchi di colore definiti con estrema precisione, ideali per il color blocking;
  • durata nel tempo e manutenzione ridotta, poiché i materiali ceramici sono resistenti, igienici e restano inalterati;
  • versatilità di applicazione, su superfici orizzontali e verticali, grazie anche alla declinazione in più formati di ogni gamma cromatica.
Perché scegliere la ceramica per il color blocking
Iro di Ceramica Sant’Agostino si ispira alla texture materica dell’intonaco con effetti cromatici inusuali, nelle tonalità Ivory, Sand, Pearl, Agave, Navy, Rose (in foto), a cui si aggiunge il Black a terrazzo. La tecnologia Carve3D apporta veridicità materica, sia visiva sia tattile, alla superficie Mat della collezione, mentre la versione Silk è più setosa. Tanti i formati disponibili, per personalizzare utilizzo e posa

 

Color blocking con i materiali ceramici

Per infondere nuova vita ad un interno con il color blocking di superfici ceramiche, conviene inizialmente individuare in modo preciso le campiture che si intendono rivestire, in modo da avere una idea dell’obbiettivo desiderato. Questa scelta aiuta infatti di volta in volta a definire le aree funzionali all’interno di un ambiente aperto (ad esempio area conversazione e zona pranzo), ad aggiungere scultoreità alle variazioni architettoniche, come sfondi, archi, nicchie, a dinamizzare la geometria regolare di una stanza.

Non è indispensabile rivestire interamente le pareti di un locale: si possono creare blocchi di colore anche di piccola estensione, mirati ad attirare l’attenzione, magari come fondale per un mobile importante o un lavabo originale. Se poi si teme l’effetto contrasto estremo, si può optare per un ton sur ton meno audace, giocando con le sfumature di una stessa tinta. In tal modo l’aspetto è sicuramente più soft, ma non per questo meno sofisticato e dinamico.

L’equilibrio è la chiave di un buon progetto, anche di color blocking. La forza cromatica di più superfici ceramiche va infatti controllata, sfruttando la morbidezza dei materiali naturali – legno, tessuto… – e la presenza di componenti più neutri. Importante anche considerare l’illuminazione, naturale e artificiale, che può alterare la percezione dei colori.

Color blocking con i materiali ceramici
Upside di Ceramiche Refin, omaggio alla storica collezione Beside del marchio (disegnata da Massimiliano Adami), trasporta sul lato decorativo il pattern che originariamente contraddistingueva il retro delle piastrelle. Nuove tecniche produttive ampliano la forza espressiva dell’effetto mosaico, in 8 tinte vivaci (in foto Blue e Green)

 

FAQ Color blocking 

Il color blocking è una tecnica stilistica che consiste nell’abbinamento di blocchi di colore pieni, spesso a contrasto, per generare un effetto visivo deciso e vibrante, valorizzando il dialogo tra le diverse tonalità. Ecco alcune delle domande più frequenti che i professionisti del settore si pongono online. 

Quali tipi di piastrelle ceramiche si prestano meglio al color blocking?

Per il color blocking sono ideali gli elementi ceramici a tinta unita. Non è importante il tipo di materiale – monocottura, bicottura, gres porcellanato, oggi prediletto per via della resistenza e della versatilità – né la finitura (matt, lucido, craquelé…), quanto piuttosto il formato. Piastrelle di dimensioni più piccole, come i brick, sono perfette per rivestire superfici irregolari e creare texture interessanti, grazie al gioco delle fughe, lastre di dimensioni maggiori creano invece blocchi di colore ampi e uniformi. E il giusto mix di pezzi di diverse dimensioni può aggiungere texture e dinamismo all’insieme.

Come scegliere le tonalità della ceramica per il color blocking?

La scelta dipende molto dall’effetto desiderato: audace e moderno con colori complementari o primari brillanti; sofisticato e contemporaneo con sfumature di una stessa tinta, anche neutra, o fino a due colori vivaci; caldo e accogliente con tonalità terrose; fresco e rilassante con i toni della natura.

Quanti colori si possono usare per un efficace color blocking?

Generalmente, per evitare un effetto troppo caotico, è consigliabile limitarsi a due o tre colori principali. Si può poi aggiungere un quarto colore per portare l’attenzione ai dettagli minori. L’equilibrio è fondamentale, quindi meglio individuare una tinta dominante a cui accostarne una o due a contrasto e per dare accento.

Dove posso applicare il color blocking con le piastrelle ceramiche?

Oggi non esistono più barriere all’utilizzo del color blocking, a maggior ragione se ottenuto con superfici ceramiche, resistenti e versatili: oltre ai più tradizionali bagno e cucina, infatti, zona giorno, ingresso e aree esterne – se i rivestimenti sono adatti all’utilizzo outdoor – sono parimenti adatti per sperimentare questa tendenza.

Foto di apertura: Collezione Upside di Ceramiche Refin

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