Smart working: tutto quello che ti serve per lavorare da casa. Consigli di Letizia Bonatti 25/09/2023
I nuovi lavabi per il bagno sono oggetti sempre più sofisticati, nel design, nella funzionalità, nell’ergonomia e nella tecnica produttiva. Oltre che sostenibili, grazie all’attenzione crescente da parte delle aziende nei confronti del peso ecologico della catena industriale. Il ciclo produttivo della ceramica (il materiale più comune per i lavabi) – dall’argilla allo stampo, dalla cottura alla smaltatura –, ma anche di altre materie prime comuni in questo ambito (acciaio, mescole) richiede infatti un sensibile dispendio energetico. Ed è per questo che si tende a soluzioni sempre più a basso impatto ambientale, o ad azioni che pareggino il carbon footprint. Indice degli argomenti Toggle Come scegliere il lavaboQuanto deve essere grande e alto un lavabo?L’innovazione tecnica dei lavabiLavabo da appoggio ONE di GeberitLavabi sospesi a paretePiano con lavabo integrato Infinity di AcquabellaLavabo sospeso a muro Consolle di SDRLavabi da appoggioLavabo a bacinella da appoggio Sondo di AlapeLavabo da appoggio Bento Starck Box di DuravitLavabo collezione Tura di RocaLavabi a incasso sopra o sotto pianoLavabi freestanding o a colonnaLavabo a colonna Cenote di AgapeLavabo freestanding Flow di antoniolupiLavabo Tipo-Z di Ideal StandardLavabo freestanding Dame di KreooQuanto può costare un lavabo per il bagno? Come scegliere il lavabo I modelli attuali sono molteplici, anche se si rifanno sempre solo a quattro tipologie: a sospensione a parete, da appoggio, a incasso sopra o sotto piano, da terra o freestanding. La scelta deve partire dall’ambiente bagno e dalla funzione di quest’ultimo: principale, per gli ospiti, dei bambini, di servizio… Dimensioni e utilizzo aiutano infatti una prima scrematura: lavabi scenografici e importanti, ad esempio, sono inadatti a un bagno di servizio di piccole dimensioni, così come apparecchi troppo piccoli e compatti risultano scomodi per il locale principale, utilizzato da tutti i componenti della famiglia. Un’altra variabile è la necessità o meno di contenimento: mobili con cassetti o volumi a giorno sono certamente più capienti se abbinati a lavabi da appoggio o da incasso. Mentre ai modelli freestanding o sospesi vanno accostati elementi separati, visivamente più leggeri (per rendere protagonista il lavabo) e di conseguenza meno contenitivi. Quanto deve essere grande e alto un lavabo? Le misure standard di un lavabo variano circa dai 50/60 cm di larghezza ai 40/50 cm di profondità, a seconda della tipologia. Dimensioni che tuttavia, soprattutto in larghezza, possono variare: inferiori per modelli compatti e ridotti utili come semplici lavamani, maggiori in quei lavabi che integrano piani d’appoggio o vani contenitivi e accessori che ne potenziano la funzionalità. L’altezza ideale per l’utilizzo del lavabo è invece fissata a 85 cm, misura standard calcolata biometricamente su adulti di altezza media. Quanto deve essere grande e alto un lavabo? L’altezza ideale per l’utilizzo del lavabo è invece fissata a 85 cm, misura standard calcolata biometricamente su adulti di altezza media L’innovazione tecnica dei lavabi All’innovazione delle materie prime dei lavabi contemporanei – ceramiche con trattamenti superficiali antibatterici, mescole dalle eccellenti proprietà di resistenza, pietre dagli effetti inediti… – si accompagna la sempre maggiore raffinatezza produttiva. Gli spessori si fanno infinitesimali, gli spigoli si ammorbidiscono o si acuiscono a piacimento, le superfici eliminano ogni impedimento alla pulizia. Una ricerca che si focalizza anche sugli elementi più tecnici, come ad esempio la piletta (il tappo) dello scarico dei lavabi. Sparita quasi del tutto quella movimentata da levetta incorporata nella rubinetteria, a favore dei modelli “click clack” (che si chiudono se schiacciati e si riaprono con lo stesso gesto, grazie a un meccanismo a molla), tende sempre più a sparire alla vista. I modelli più nuovi infatti eliminano il classico foro con tappo per sostituirlo con speciali “tagli” lungo un lato del lavabo – in tal caso il fondo è leggermente inclinato per convogliare al meglio l’acqua – o addirittura con pilette posizionate nella parte posteriore del bacino. Soluzione quest’ultima che ottimizza anche il posizionamento dello scarico e del relativo sifone, spingendolo verso la parete retrostante il lavabo e di conseguenza liberando lo spazio sottostante. Lavabo da appoggio ONE di Geberit Il lavabo da appoggio arrotondato della collezione ONE di Geberit coniuga innovazione tecnica e funzionalità per ottimizzare spazio, comfort, igiene e pulizia. Finito bianco opaco con o senza foto per il rubinetto, ha una profondità di 42,5 cm utile per raggiungere la profondità standard di 48 cm con il mobile. Lo scarico, posizionato nella parte posteriore del lavabo (con cover della piletta fissata da una staffa magnetica), non è esposto al getto d’acqua ed evita così ristagni e residui di calcare. Una soluzione cha lascia anche più spazio ai contenitori sottostanti. Il lavabo da appoggio arrotondato della collezione ONE di Geberit Lavabi sospesi a parete I lavabi sospesi al muro, molto diffusi in passato (con colonne autoportanti a celarne il soffione di scarico sottostante), sono visivamente molto leggeri e per questo adatti a bagni di stampo minimale e contemporaneo. Progettati come spesse mensole materiche, con piani integrati nei modelli più estesi in lunghezza, prevedono rubinetteria inserita sul piano, posteriormente o lateralmente al bacino, oppure a parete. Una soluzione quest’ultima, un po’ più complessa, che prevede a priori il posizionamento predefinito del lavabo. Piano con lavabo integrato Infinity di Acquabella Total black per il piano con lavabo integrato Infinity di Acquabella, personalizzabile nelle misure come nei colori. Su una lunghezza massima di 220 cm è possibile collocare la vasca del lavabo – declinata in tre misure (42/52/62 cm di larghezza), di cui quella centrale anche in versione Round con bordi arrotondati – nella posizione desiderata. Anche il piano può essere scelto in più texture (Slate, Beton, Nude, Zero, Arabba) e con o meno gonna frontale da appoggio su mobile o spesso 4 cm sospeso. Dalla superficie antibatterica, resistente agli urti e agli shock termici, è realizzato in Akron©, composito di poliuretano e cariche minerali compattato in massa per un risultato solido e rinforzato, rivestito sempre di poliuretano dalle eccellenti proprietà fisico-chimiche. Piano con lavabo integrato Infinity di Acquabella Lavabo sospeso a muro Consolle di SDR Declinato in due lunghezze (75 e 95 cm, in foto), il lavabo sospeso a muro Consolle della serie Revolution di SDR ha un ampio piano d’appoggio laterale, semplice da tenere pulito. Di ceramica bianca, panna o grafite, combina linee squadrate e arrotondate, in un gioco di spessori e di volumi di segno moderno e minimale. Per la produzione l’azienda utilizza un sistema di riciclo dell’acqua, delle ceramiche da rottamare e degli stampi di gesso non più adatti alla produzione, si avvale di un forno a bassa emissione in atmosfera e a minor consumo di gas metano per la cottura dei sanitari di ceramica e, infine, produce energia con pannelli fotovoltaici. Lavabo sospeso a muro Consolle di SDR Lavabi da appoggio Molto comuni, per via della praticità di posizionamento e della libertà compositiva del mobile sottostante, i lavabi da appoggio possono coprire tutta la superficie disponibile (apparendo visivamente come una sorta di cappello della struttura portante) o funzionare come vere e proprie bacinelle posate, sia tondeggianti sia squadrate. Semplici da collocare anche su semplici mensole, prevedono, come nel caso dei lavabi a sospensione, rubinetto (o miscelatore) integrato o a parete, con in aggiunta la possibilità di averlo lateralmente, montato sul piano portante. Lavabo a bacinella da appoggio Sondo di Alape Il lavabo a bacinella da appoggio Sondo di Alape (in foto con miscelatore a parete Tara di Dornbracht), d’acciaio smaltato satinato dallo spessore di soli 3 mm, nella versione più compatta è perfetto per i bagni di piccole dimensioni. Compatto, unisce funzionalità e design. Lavabo a bacinella da appoggio Sondo di Alape con miscelatore a parete Tara di Dornbracht Lavabo da appoggio Bento Starck Box di Duravit Ispirato ai tradizionali “bento box” giapponesi, contenitori a più scomparti per portarsi il cibo al lavoro, il lavabo da appoggio Bento Starck Box (design Philippe Starck) di Duravit suddivide in modo intelligente le aree a contatto con l’acqua e quelle asciutte. Anche il rubinetto, posizionato internamente al bacino, evita di bagnare inutilmente le superfici esterne. Disponibile in più formati – quadrato, tondo, rettangolare, doppio – e in diverse dimensioni, è realizzato in DuraCeram® (ceramica sanitaria di nuova formulazione) bianco lucido o satinato. E al pari dei sanitari del marchio può essere finito con lo smalto ceramico HygieneGlaze, antibatterico al 99,9%. Lavabo da appoggio Bento Starck Box di Duravit Lavabo collezione Tura di Roca La collezione Tura (design Andreu Carulla) di Roca coniuga il funzionalismo tipico della Barcellona moderna – tradotto nelle architetture di Sert, Coderch, Miralles, Bofill – con una estetica mediterranea. Non per nulla il nome della linea di ceramiche e di mobili per il bagno deriva dal finale uguale dei due termini spagnoli arquitectura e cultura. Il lavabo, compatto ed essenziale, è disponibile con finitura bianco lucido o opaco con trattamento antimicrobico Supraglaze® e in tre dimensioni, tutte con piletta di scarico nascosta. Lavabo collezione Tura di Roca Lavabi a incasso sopra o sotto piano Forse in calo, rispetto alla grande diffusione nei decenni passati, i lavabi a incasso – sopra o sotto piano – sfruttano necessariamente il volume del mobile sottostante per inserirvi il loro maggiore ingombro. Pressoché invisibili alla vista, lasciano libero tutto il piano utile, semplificando le operazioni di pulizia. Lavabo a incasso sotto piano con rubinetteria Armstrong di Perrin&Rowe (gruppo House of Rohl) Lavabi freestanding o a colonna Perfetti per un bagno di grandi dimensioni o particolarmente scenografico, i lavabi a colonna o freestanding diventano i veri protagonisti dell’ambiente grazie alla loro presenza scultorea. Realizzati spesso come monoblocchi monomaterici, possono essere posizionati liberamente nello spazio – ovviamente prevedendo l’allacciamento all’impianto idrico a pavimento nel punto prescelto –, lontani dalle pareti e a centro stanza. Alcuni prodotti hanno la rubinetteria integrata, quelli privi invece possono sfruttare sistemi a parete (se vicini a un muro) o a terra, appositamente progettati per questi tipi di lavabi così come per le vasche freestanding. Lavabo a colonna Cenote di Agape Il lavabo a colonna Cenote (design Patricia Urquiola) di Agape esplora le potenzialità espressive dell’argilla, unendo matericamente catino circolare e colonna. Entrambi questi elementi sono infatti realizzati in argilla refrattaria naturale (o scura, come nella foto) modellata a mano al tornio. Una produzione artigianale che volutamente evidenzia le piccole imprevedibili variazioni superficiali, sottolineandone l’unicità. Ultima variazione di una famiglia, può essere posizionato anche a centro stanza ed è declinato in due dimensioni, entrambe con interno del lavabo smaltato – trasparente o bianco per la versione di terra naturale, blu per quella di terra scura – ed esterno grezzo. Lavabo a colonna Cenote di Agape Lavabo freestanding Flow di antoniolupi Il lavabo freestanding Flow (design Paolo Ulian) di antoniolupi, presentato al Salone del Mobile.Milano 2023, è concepito come “plasmato dalla forza e dalla fluidità dell’acqua” poiché di marmo lavorato con macchina water-jet a controllo numerico. Si tratta di un apparecchio che crea sulla superficie lapidea delle onde curvilinee irregolari in rilievo, che ricordano l’effetto del tessuto plissettato: un risultato solitamente considerato come un difetto, in tal caso però visto come nuova espressione estetica. Inoltre, il taglio water-jet ottimizza la produzione, poiché da un solo blocco di marmo si ottengono tre o più lavabi, contrariamente a quanto avviene con le lavorazioni tradizionali. Lavabo freestanding Flow di antoniolupi Lavabo Tipo-Z di Ideal Standard Vincitore del Red Dot Design Award 2022, lo scultoreo lavabo Tipo-Z (design Ludovica+Roberto Palomba) di Ideal Standard ha presenza monolitica e nel contempo architettonica. Leggero, resistente e ultra-sottile, realizzato con tecniche industriali innovative che integrano bacino e colonna in un solo elemento, ha un disegno evergreen che permette di inserirsi armoniosamente sia in un bagno contemporaneo sia in un ambiente più classico. Lavabo Tipo-Z di Ideal Standard Lavabo freestanding Dame di Kreoo A metà strada tra contemporaneo e classico, il lavabo freestanding Dame (design Christophe Pillet) di Kreoo sfrutta il marmo per dare vita a superfici lisce e opache da cui scaturiscono altorilievi scolpiti a mano a scalpello a profondità diverse. A sezione quadrata o rettangolare, anche in versione da appoggio tondo o rettangolare, si distingue per una forte presenza espressiva, che può essere ulteriormente esaltata scegliendo un marmo differente per la vasca interna: i due materiali si toccano sul bordo superiore, fresato lungo tutto il profilo per avere uno spessore molto sottile. Lavabo freestanding Dame di Kreoo. Sezione rettangolare Quanto può costare un lavabo per il bagno? Il prezzo di un lavabo varia molto in base alle dimensioni, al materiale, al modello e alla marca. Ovviamente il costo maggiore è per i prodotti di design sofisticato, in particolare quelli freestanding, ma si possono trovare sul mercato anche soluzioni intorno al centinaio di euro, perfette per i bagni secondari o di servizio. Molte aziende hanno infatti a catalogo diverse linee, a seconda delle esigenze sia estetiche sia di spesa dei clienti. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento