Con oltre 25.000 presenze registrate tra professionisti, curiosi e appassionati, la Genova Design Week 2025 si è chiusa con risultati che consolidano la sua posizione tra i festival più vitali d’Italia. 146 studi di architettura coinvolti, l’80% provenienti da fuori Liguria, per una manifestazione che ha messo il design al centro della città, nei suoi spazi più autentici. La manifestazione, organizzata dal DiDe – Distretto del Design, ha offerto più di 140 appuntamenti, spaziando tra esposizioni, installazioni, talk e percorsi urbani. Il centro storico, la Darsena, ma anche Sestri Ponente e Piazza San Lorenzo sono diventati teatro di una trasformazione concreta, visibile e condivisa.
Design come esperienza urbana e collettiva
La forza della Genova Design Week non sta solo nei numeri, ma nel modo in cui reinterpreta il design: non come lusso da salotto, ma come linguaggio vivo, urbano, partecipato.
A Sestri Ponente, il percorso Design Radar ha disegnato un itinerario immersivo, tra boe galleggianti e installazioni ispirate alle ninfee, lungo 700 metri di rigenerazione visiva. Piazza San Lorenzo ha accolto l’imponente installazione ANNIE dello studio caarpa: gigantesche foglie di ninfea che hanno ridato vita a uno dei luoghi simbolici della città.
I Festival Design Talk, sold-out ad ogni appuntamento, hanno rilanciato il ruolo critico e trasformativo del progetto. Tra gli ospiti, Massimo Adiansi ha raccontato il “lato oscuro dell’architettura”; Mario Cucinella, fondatore di MCA Architects, ha posto l’accento su come il design possa rispondere alle sfide ambientali e sociali; il Renzo Piano Building Workshop ha mostrato il dietro le quinte di un’architettura che ascolta i luoghi.
Giovani visioni: il concorso Designer Under 35
Lo spirito inclusivo della manifestazione ha trovato piena espressione nel concorso Designer Under 35 – Flussi Creativi, che ha premiato cinque progetti emergenti:
- Old Blacks – Indefinito Design Studio
- Specchiella – Federico Fontanella
- Tac&Stac – Filippo Meriggi
- Clam Stone – Giorgia Castelluccia
- Telare la Materia – Archeomaterico
Menzioni speciali a progetti come Vattin di Martina Costanzo, In-Attesa di Blend.Obj e Tangram3 di Litian Studio. Premi sponsor: GenoaLamp a Fontanella, GeCar ad Archeomaterico. Un segnale chiaro: il design giovane è già protagonista.
Container 02: tredici visioni femminili che ribaltano il concetto di spazio
Allestito nella suggestiva cornice della Darsena, accanto al Museo Galata, è stato sicuramente il cuore pulsante della manifestazione. Curato da Simona Finessi e ideato da Massimiliano Dalle Sasse, ha visto 13 container marittimi trasformarsi in ambienti sperimentali. Un gesto forte, di apertura e riscrittura.
Oltre 20 progettiste donne hanno interpretato il container non solo come spazio, ma come metafora di viaggio, libertà e visione progettuale. Non una scelta simbolica, ma un gesto preciso di apertura e riscrittura.
Perché tutto al femminile?
Cinque motivi chiave:
• Dare spazio a visioni alternative, empatiche, narrative.
• Ribaltare l’egemonia della rappresentanza maschile nel design.
• Mettere al centro la relazione tra individuo, oggetto e ambiente.
• Superare gli stereotipi di “soft design”.
• Ispirare le nuove generazioni.
Le protagoniste:
• Cinzia Anguissola d’Altoè
• Ministudio Architetti – Ilaria Cargiolli + Barbara Bacigalupo
• Lupettatelier – Isabella Franco, Francesca Longoni, Nicole Ravelli
• Elisa Enrietto
• Chantal Forzatti + Virginia Lorello
• Studio98 + Lula Ferrari
• CùDesign / Carla Palù + Beatrice Villata
• Nomade Architettura – Selina Bertola
• Elena Tomlenova / Archventil
• Studiodallerabonforte – Marina Dallera + Liliana Bonforte
• Reveria – Laura Delfina Sari
• Silvia Porro Architects – Silvia Porro
• Francesca Diano + Giuliana Picca Garino.
Non si è trattato solo di una mostra. Container 02 è stato un racconto corale fatto di materiali, luci, storie e spazi emotivi. Ogni progetto ha messo in scena una visione intima e relazionale, capace di parlare al pubblico con empatia, precisione e autenticità.
“Le progettiste hanno dato vita a microcosmi carichi di identità e sentimento, trasformando il vincolo del container in un gesto narrativo di profonda umanità.”
Il talk del 22 maggio, accreditato dall’Ordine degli Architetti, ha dato voce alle autrici, svelando i concept, le riflessioni, le sfide. È stato uno momento partecipativo forte, coinvolgente.
Una Genova che cambia, che si riappropria del progetto
Genova Design Week 2025 non ha semplicemente “ospitato” il design: l’ha assunto come linguaggio per leggere e riscrivere il tessuto urbano. L’ha fatto nei vicoli, nei porti, nei luoghi simbolo della città, coinvolgendo attivamente, chi quei luoghi li vive ogni giorno.
Secondo Elisabetta Rossetti, presidente del DiDe: «La Design Week è sempre più patrimonio della città: inclusiva, sorprendente, aperta. Il risultato è frutto di un lavoro di squadra e di un’idea forte di rigenerazione urbana.»
Genova Design Week 2025: il design del futuro parte da qui
La Genova Design Week si è affermata come una manifestazioni originale, connettiva e generativa. Un luogo dove il design non solo si espone, ma prende posizione, si confronta, costruisce nuove narrazioni.
Prossimo appuntamento?
13–17 maggio 2026.
Con nuove sfide, nuove voci, nuovi spazi da ripensare.
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