Cosa significa davvero costruire un edificio in Classe A?

Si sente parlare sempre più spesso di edifici in Classe A, ossia realizzati secondo principi di sostenibilità e risparmio energetico. Ecco le principali caratteristiche di questi edifici

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Cosa significa davvero costruire un edificio in Classe A?Indice:

La classe energetica degli edifici fornisce un’indicazione immediata e significativa sui consumi energetici dell’edificio in questione. Questo significa che, con un solo valore, è possibile conoscere quanta energia viene utilizzata (teoricamente) per far funzionare gli impianti presenti, come il riscaldamento, il raffrescamento e la ventilazione meccanica. Questi impianti sono fondamentali per rendere confortevole un edificio, quindi irrinunciabili.

A seconda del risultato ottenuto dai calcoli necessari per redigere un APE, l’edificio viene classificato in differenti classi, che vanno dalla G alla A4. Quando si dice Classe A, infatti, si fa riferimento ormai a 4 classi energetiche: dalla A1 alla A4, la migliore in assoluto. Migliore è la classe, minore è la quantità di energia che l’edificio consuma.
Ma una volta chiaro questo concetto, cosa significa concretamente costruire una casa in Classe A?

Cosa significa concretamente costruire una casa in Classe A?

Risparmiare energia, ridurre le emissioni e avvicinarsi agli edifici NZEB

Innanzitutto, il motivo per cui si parla tanto di edifici in Classe A dipende dal fatto che è sempre più importante ridurre l’impatto ambientale degli edifici, sia nuovi che esistenti. Infatti, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità fissati dall’Europa è indispensabile intervenire sul comparto edile, dove si registrano elevatissimi consumi energetici. Ridurre questi sprechi, significa anche ridurre le emissioni di CO2. Per questo, hanno preso piede i cosiddetti edifici NZEB, ossia edifici a energia quasi zero, che vedono il proprio consumo energetico quasi nullo.
Attualmente, i nuovi edifici sono tutti realizzati in modo da raggiungere almeno la Classe A. Agire sugli edifici esistenti, invece, anche se talvolta può essere più complesso, permette di raggiungere risultati davvero importanti. Si parla, in questo caso, di riqualificazione energetica.

Riqualificazione energetica degli edifici

Edifici ben isolati e performanti

Per costruire un edificio in Classe A è fondamentale che siano rispettati determinati requisiti. Tra questi, uno dei più importanti è la coibentazione dell’involucro, sia opaco che trasparente. Isolare in modo adeguato l’edificio, infatti, permette di ridurre notevolmente gli sprechi energetici, in quanto si limitano le dispersioni di calore tra interno ed esterno. Questo significa che l’isolamento non farà uscire il caldo durante l’inverno e lo terrà fuori durante l’estate. L’isolante deve essere posato su tutte le strutture perimetrali dell’edificio, inclusi il tetto e il solaio contro terra.

Una delle soluzioni più diffuse prevede la realizzazione di un sistema a cappotto, con uno strato di coibentazione che avvolge in modo continuo l’intero edificio all’esterno. In realtà, non è l’unica scelta che si può fare, ma l’intervento va sempre valutato attentamente con un tecnico esperto. Come le pareti e la copertura, anche i serramenti devono ridurre la dispersione termica. Questo significa che, quando si devono scegliere le finestre, si deve considerare il valore indicato dal produttore per la trasmittanza termica, espresso in W/m2K. Attualmente la normativa definisce dei limiti da rispettare per ogni fascia climatica, aggiornati a gennaio 2021, che vanno da 1 W/m2K nella zona climatica F fino a 2,6 W/m2K nella zona A.

Edifici ben isolati e performanti

Risparmio energetico e impianti efficienti

Un edificio in Classe A, oltre ad essere isolato, dovrà essere costruito in modo da ridurre al minimo la richiesta energetica necessaria ad assicurare il comfort interno. Ad esempio, orientare bene le finestre permette di sfruttare gli apporti solari gratuiti, riscaldando in modo naturale l’ambiente e riducendo il lavoro richiesto alla caldaia. Allo stesso modo, ombreggiare i serramenti aiuta a ridurre i fenomeni di surriscaldamento in estate. Oltre a questi esempi c’è un insieme di possibili strategie da attuare, dette “sistemi passivi” in quanto aiutano a regolare il microclima interno senza usare energia ma facendo ricorso solo alle risorse naturali, come il vento o il sole. Ne sono un esempio le serre solari o i sistemi di ventilazione naturale.

Il passo successivo è quello di soddisfare la domanda energetica rimanente mediante l’installazione di impianti efficienti, quindi in grado di produrre energia consumandone poca. Esistono diverse soluzioni impiantistiche valide, come la caldaia a condensazione o la pompa di calore, ciascuna delle quali ha i suoi pro e i suoi contro. Anche in questo caso, è bene affidarsi ad un termotecnico per le valutazioni del caso. Altrettanta attenzione deve essere posta negli altri impianti, come quello per la ventilazione meccanica (che permette di ricambiare l’aria in modo adeguato ma senza sprecare energia) e il sistema di illuminazione.

Classe A e energie rinnovabili

Via libera all’energia rinnovabile

Un’ultima importante caratteristica che contraddistingue un edificio di elevata classe energetica è la produzione di energia rinnovabile in loco. Questo obiettivo può essere raggiunto mediante l’installazione di differenti impianti, come il fotovoltaico, il solare termico, il micro eolico, le pompe di calore. Qualsiasi sia la soluzione scelta, è importante dire che produrre e consumare energia rinnovabile permette di ridurre l’acquisto di energia prodotta da fonti fossili, rendendo sempre più favorevole il bilancio ambientale del proprio edificio. L’energia rinnovabile, infatti, non inquina e non ricorre a materie naturali esauribili, anzi sfrutta proprio risorse naturali gratuite e disponibili per tutti.





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