Il Bonus Verde 2022, introdotto per incentivare la sistemazione e la valorizzazione degli spazi verdi privati, ha visto una proroga significativa nella Legge di Bilancio 2024, estendendo il termine di validità dell’agevolazione fino a fine anno.
Fortunatamente per i cittadini, questa proroga non ha comportato modifiche ai criteri di assegnazione del bonus né cambiamenti nella procedura di richiesta. Come nel Bonus Verde 2022, anche il Bonus Verde 2024 prevede una detrazione IRPEF del 36% sulle spese per interventi specifici come la sistemazione a verde di aree scoperte, impianti di irrigazione e realizzazione di coperture a verde.
Vi sono differenze per la manutenzione ordinaria? Nel Bonus Verde 2022 è specificato che per la manutenzione ordinaria dei giardini preesistenti, non connessa a interventi innovativi, e i lavori in economia non è possibile accedere all’agevolazione. Questa limitazione rimane valida anche nei dettami legati al Bonus Verde 2024.
La detrazione va ripartita in dieci rate annuali su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare, con un massimo beneficio di 1.800 euro per immobile. Per quanto riguarda le spese di progettazione e manutenzione legate agli interventi, queste continuano a essere agevolate come nel passato.
Quali bonus ci sono nel 2024 per la casa?
Nel 2024 il panorama delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e l’efficienza energetica delle abitazioni subisce diverse modifiche importanti. Vediamo nel dettaglio cosa cambia quest’anno e quali bonus dedicati alla casa rimangono attivi.
Ecobonus 2024: detrazioni Irpef per l’efficienza energetica
L’Ecobonus continua a essere una risorsa preziosa per chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria casa. L’agevolazione fiscale prevede una detrazione Irpef che varia tra il 50% e il 75%, in base alla tipologia di lavori realizzati, da sfruttare in 10 anni durante la dichiarazione dei redditi.
Bonus Ristrutturazioni 2024: detrazioni Irpef per rinnovare l’abitazione
Per chi desidera rinnovare la propria abitazione, l’agevolazione di riferimento per il 2024 è il Bonus Ristrutturazioni. Questo incentivo prevede una detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute per interventi di ristrutturazione straordinaria, restauro e risanamento conservativo della casa.
Sismabonus 2024: l’agevolazione per gli interventi antisismici e di sicurezza
Il Sismabonus 2024 offre agevolazioni per interventi antisismici, con particolare attenzione alla sicurezza statica degli edifici, inclusi quelli situati nei centri storici. La detrazione, valida fino al 31 dicembre 2024, varia a seconda della classe sismica migliorata: si parla del 50% per interventi senza miglioramento di classe sismica; del 70% con abbassamento di una classe di rischio e dell’80% se il passaggio è di due classi di rischio inferiori.
Superbonus 2024: le modifiche introdotte quest’anno
Il Superbonus, introdotto dal decreto Rilancio (articolo 119 del decreto legge n. 34/2020), offre una detrazione del 110% sulle spese sostenute dal 1 luglio 2020 per interventi mirati all’efficienza energetica e alla riduzione del rischio sismico.
Con l’inizio del nuovo anno, il Superbonus ha subito delle modifiche: la detrazione sarà ridotta al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Coloro che hanno iniziato i lavori e non li hanno completati entro il 31 dicembre 2023 potranno beneficiare della detrazione del 110% o del 90% solo per le spese asseverate entro quella data. Per gli interventi rimanenti, i proprietari dovranno coprire il 30% dell’importo delle opere da completare dopo il 31 dicembre 2023.
Bonus Mobili 2024: detrazioni per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici
Il bonus mobili 2024 rappresenta una preziosa opportunità per chi intende arredare un immobile oggetto di ristrutturazione con nuove forniture. L’agevolazione consiste in una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, inclusi i costi di trasporto e montaggio, fino a un massimo di 5.000 euro per l’anno 2024, ridotto rispetto agli 8.000 euro del 2023.
Beneficiano della detrazione i contribuenti che acquistano, entro il 31 dicembre 2024, mobili ed elettrodomestici nuovi, rispettando specifici requisiti di classe energetica (non inferiore alla classe A per i forni, E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, F per frigoriferi e congelatori), purché abbiano effettuato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto.
Agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa
Le agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa rappresentano un’importante opportunità per coloro che intendono acquistare un immobile da destinare ad abitazione principale. Tra i benefici “prima casa” si annoverano la riduzione dell’imposta di registro, se l’acquisto avviene da un privato, e la riduzione dell’Iva, se l’acquisto avviene da un’impresa.
Non sono inoltre dovuti l’imposta di bollo, i tributi speciali catastali e le tasse ipotecarie sugli atti assoggettati all’imposta di registro, nonché sugli atti necessari per gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari. Le agevolazioni sono riservate a chi acquista un’abitazione appartenente a determinate categorie catastali e rispetta specifici requisiti, come la residenza nel comune dove si trova l’immobile e l’assenza di altri diritti immobiliari.
Come ottenere il bonus verde 2024?
Il Bonus Verde 2022 ha dato un supporto ai cittadini desiderosi di dare nuova vita agli spazi outdoor. Anche per il 2024 l’iter per richiedere l’agevolazione non cambia: come riportato dalla documentazione scaricabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, per accedere al Bonus Verde 2024, è fondamentale che le spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano pagate tramite un apposito bonifico dedicato.
Cosa deve includere il bonifico per ottenere il bonus verde 2024?
Il bonifico deve includere specifiche informazioni, tra cui la causale del versamento, che deve indicare chiaramente che il pagamento è destinato a interventi che danno diritto alla detrazione fiscale. In caso di errore materiale nella causale, come l’inserimento dei riferimenti normativi della detrazione per la riqualificazione energetica, la detrazione può comunque essere riconosciuta senza ulteriori adempimenti (Circolare 21.05.2014 n. 11/E risposta 4.5). Inoltre, il bonifico deve riportare il codice fiscale del beneficiario della detrazione, che può essere diverso dall’ordinante, e il numero di partita IVA o il codice fiscale del destinatario del pagamento.
Tipologia di bonifici e autocertificazioni
È valido sia il bonifico postale che quello bancario, inclusi i bonifici effettuati online. Inoltre, è necessaria un’autocertificazione che attesti che l’ammontare delle spese non superi il limite massimo ammissibile per la detrazione. In caso di condominio, l’amministratore deve rilasciare una dichiarazione che attesti l’adempimento di tutti gli obblighi di legge e certifichi l’entità della somma corrisposta dal condomino e la misura della detrazione. In assenza di amministratore, è richiesta la documentazione relativa alle spese sostenute. Se il condominio minimo non possiede un codice fiscale, è necessaria un’autocertificazione che attesti la natura dei lavori effettuati e indichi i dati catastali delle unità immobiliari coinvolte.
Chi ha diritto al bonus verde 2024?
Come per il bonus verde 2022, nel 2024 restano invariati i soggetti che possono accedere all’agevolazione fiscale.
La detrazione spetta a condizione che i soggetti possiedano o detengano, sulla base di un titolo idoneo, gli immobili oggetto degli interventi e ne sostengano le relative spese. Il possesso di un titolo idoneo, nonché la disponibilità dell’immobile richiesti al momento del sostenimento delle spese che danno diritto alla detrazione, non è necessario che permangano per l’intero periodo di fruizione della detrazione stessa.
I soggetti legittimati sono: proprietari o nudi proprietari; titolari di un diritto reale di godimento quale usufrutto, uso, abitazione o superficie; soci di cooperative; imprenditori individuali; detentori (locatari, comodatari) dell’immobile; familiari conviventi; coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge; conviventi di fatto; futuro acquirente.
Quali sono i lavori che rientrano nel bonus verde 2024?
Il Bonus Verde 2024, prorogato grazie alla Legge di Bilancio 2022, offre una detrazione del 36% sulle spese documentate per la “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti.
Gli interventi agevolabili nel Bonus Verde 2024
L’agevolazione aggiornata al 2024 include le pertinenze, le recinzioni, gli impianti di irrigazione e la realizzazione di pozzi, oltre alla creazione di coperture a verde e giardini pensili. Gli interventi agevolabili riguardano la sistemazione a verde ex novo o il radicale rinnovamento delle aree esistenti, comprendendo l’intero giardino o area interessata. È importante sottolineare che la detrazione copre l’intervento complessivo e non il solo acquisto di piante o materiali. La detrazione è calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare residenziale, permettendo così una detrazione massima di 1.800 euro per immobile.
Bonus verde: come si calcola la detrazione?
La detrazione prevista dal Bonus verde va suddivisa in 10 quote annuali e si calcola su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Come evidenziato dall’Agenzia delle Entrate, la detrazione è comprensiva delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Ma andiamo nello specifico: la detrazione massima relativa al Bonus verde è di 1.800 euro (vale a dire il 36% di 5.000 euro).
Il bonus anche per gli interventi in condominio
Anche i condomini possono usufruire dell’agevolazione Irpef: sono agevolabili le spese che vengono effettuate per realizzare gli interventi sulle parti comuni esterne dell’edificio condominiale, sempre tenendo conto del tetto massimo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo.
Faq Bonus verde
Che cos’è il Bonus verde?
Tra i vari bonus inclusi nella Legge di Bilancio trova spazio anche l’incentivo fiscale dedicato alla riqualificazione degli spazi verdi. Nello specifico il Bonus verde è una detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute negli anni 2020, 2021 e 2022.
Quali sono gli interventi che rientrano nel Bonus? Come sottolineato nel portale dell’Agenzia delle Entrate, rientrano nell’incentivo fiscale sia la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi sia la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Il bonus verde è attivo anche nel 2024?
La detrazione, resa disponibile dalla Legge di Bilancio 2022, è stata prorogata fino al 2024 dando così modo ai cittadini di poter usufruire delle agevolazioni.
Non rientrano nella detrazione le spese sostenute per la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti non connessa a un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati oppure i lavori in economia.
Quando scade il bonus verde?
La data di scadenza del bonus verde era stata fissata inizialmente al 31 dicembre 2021. Al fine di proseguire con questi lavori, la nuova data di scadenza è stata rimandata al 31 dicembre 2024. Per chi volesse approfondire, si tratta dell’articolo 1, comma 12, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
Come richiedere il Bonus verde?
Per richiedere l’agevolazione fiscale del 36% è fondamentale che il pagamento delle spese sia avvenuto attraverso strumenti che consentono la tracciabilità delle operazioni (come per esempio, bonifico bancario o postale).
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