I sistemi di allarme, popolarmente noti come “antifurto” sono soluzioni di sicurezza per la protezione dalle intrusioni nelle abitazioni (spazi interni ed esterni), negli uffici ecc. Una tipica distinzione è quella tra sistemi di allarme wireless, ovvero senza fili, i più diffusi per la sicurezza delle abitazioni private, e cablati, noti anche come filari, ovvero collegati tramite fili.
Inoltre si distingue tra sistemi volumetrici e perimetrali; i primi sono utilizzati per la protezione degli spazi interni, mentre i secondi monitorano il perimetro esterno della proprietà (da qui la loro denominazione).
Attualmente, la tipologia di allarme per la casa più utilizzata per quanto riguarda la protezione degli ingressi e degli ambienti esterni delle case private (giardini vialetti, aree di parcheggio ecc.) è l’allarme perimetrale wireless.
I componenti principali di un sistema di allarme perimetrale
Un sistema di allarme perimetrale è composto da diversi elementi; quelli principali sono i sensori di rilevamento da esterno, le telecamere di sorveglianza, le fotocellule e la centralina di controllo.
I sensori di rilevamento da esterno sono dispositivi che identificano movimenti sospetti lungo il perimetro monitorato; possono essere a infrarossi, a microonde oppure combinati.
Le telecamere o le fotocamere di sorveglianza servono a registrare immagini di un ambiente e per il monitoraggio visivo dell’area; ne esistono diverse tipologie, più o meno sofisticate.
Molti sistemi di allarme prevedono che le immagini possano essere consultate in qualsiasi momento grazie a un’apposita app.
Le fotocellule emettono un fascio di luce infrarossa invisibile all’occhio umano; qualsiasi oggetto che interrompe il fascio luminoso, per esempio una persona, viene rilevato dal sensore e l’interruzione del fascio innesca il segnale che attiva l’allarme.
La centralina di controllo è praticamente il “cuore” del sistema: riceve i segnali dai sensori e gestisce le notifiche di allarme.
Allarme perimetrale: wireless o filare?
Come accennato in apertura, esistono due principali tipologie di allarme per la casa: wireless (senza fili) o filare (con fili).
Attualmente la soluzione meno costosa e meno invasiva per la protezione dell’abitazione è l’allarme wireless.
I vari dispositivi sono collegati tramite le onde elettromagnetiche, senza la necessità di cavi elettrici.
L’alimentazione è garantita da batterie di lunga durata, cosa che permette il funzionamento dei dispositivi anche nel caso di blackout elettrico.
Si tratta di un’opzione facile da installare (non richiede opere murarie) e anche comoda, dato che questo tipo di allarme può essere portato con sé anche nel caso di un eventuale trasloco.
In linea di massima la manomissione è più complessa, dato che non sono dotati di cavi raggiungibili.
La mancanza di fili consente di posizionare i sensori anche in quei punti dove non sono presenti prese di corrente, invece necessarie per gli allarmi cablati.
Lo svantaggio principale degli allarmi wireless è che il segnale potrebbe essere soggetto a interferenze o ad attacchi informatici.
Per quanto riguarda gli allarmi cablati, gli svantaggi principali sono i maggiori costi e le tempistiche più lunghe relativamente al processo d’installazione; in alcuni casi potrebbero essere necessari interventi invasivi.
Non è poi possibile spostarli in caso di trasloco.
Sono comunque sistemi che garantiscono una buona affidabilità, non richiedono la sostituzione di batterie e non hanno limitazioni di portata.
Posizionamento di sensori e telecamere
L’efficacia di un allarme perimetrale è strettamente legata al corretto posizionamento di sensori e telecamere.
È fondamentale sistemare sensori e fotocellule in modo da coprire tutte le aree vulnerabili, come ingressi, recinzioni, punti ciechi ecc.
Le telecamere devono essere sistemate in punti elevati sia perché si amplia il campo visivo, sia perché si riduce il rischio di manomissioni.
Si deve anche tenere conto della presenza di alberi o arbusti che potrebbero oscurare la visuale e considerare anche fattori come il possesso di animali domestici e la ventilazione della zona.
Come si può notare, le variabili in gioco sono diverse e quindi il fai-da-te è sconsigliato; sicuramente più opportuno è affidarsi a professionisti qualificati.
Nuove tecnologie contro i falsi allarmi
Uno dei problemi più comuni nei sistemi di sicurezza perimetrale è rappresentato dai falsi allarmi, spesso causati da animali domestici, condizioni atmosferiche ecc.
I progressi tecnologici degli ultimi anni però hanno ridotto molto la portata di questi inconvenienti.
I sistemi di ultima generazione sono infatti dotati di funzioni di riconoscimento degli animali domestici o di altri eventi come vento, pioggia ecc.
Leggi anche
Sistemi d’allarme in casa: cosa sapere su sicurezza e privacy