
Rappresentano l’interfaccia naturale tra persone e un ecosistema crescente di dispositivi IoT, servizi cloud e intelligenza artificiale. Hanno assunto davvero un ruolo centrale in moltissime case intelligenti ed è generalmente il primo acquisto fatto per chi si affaccia sulla prima volta al mondo delle smart home.
Che cos’è un assistente vocale
Un assistente vocale è un software che interpreta i comandi vocali dell’utente e, sulla base di quanto richiesto, esegue azioni o risponde con informazioni. Dal punto di vista tecnico combina più componenti, che gli permettono di riconoscere il parlato delle persone, comprendere il linguaggio naturale, valutare risposte e gestire conversazioni a più battute. Inoltre, possono integrare una serie di servizi e funzionalità aggiuntivi, anche grazie alla possibile integrazione con altri dispositivi, come termostati, televisioni, applicazioni sullo smartphone ecc.
L’assistente vocale, però, non è l’oggetto fisico che si posiziona in casa, che in un certo senso è solo lo strumento tramite cui si possono avviare le interazioni con le persone. Lo stesso assistente vocale può essere utilizzato in casa o fuori su uno smartphone. La componente “fisica” permette di intercettare le onde sonore e di emettere risposte, però rielaborate dal software, che è ciò che fa la vera differenza.

Il ruolo degli assistenti vocali nelle smart home: perché sono così importanti
La voce rappresenta il metodo di interazione più naturale e immediato, oltretutto accessibile a chiunque. Che si tratti di anziani, persone con disabilità o bambini, gli assistenti vocali possono essere strumento abilitante della smart home per chiunque, poiché il controllo vocale riduce le criticità rispetto all’uso di app o telecomandi.
Inoltre, sono anche denominatori comuni di un sistema complesso. In una casa smart, dove convivono dispositivi di marchi differenti, l’assistente vocale agisce come un vero e proprio collante, che consente di impartire comandi unificati e creare scenari che attivano più azioni. Ad esempio, con poche parole come “Sto uscendo” si possono avviare a cascata azioni quali spegnere le luci, attivare l’allarme e inviare una notifica ai familiari.
Oltre al controllo dei dispositivi, gli assistenti vocali fungono tramite tra le persone e il “mondo del web”, ad esempio fornendo informazioni in tempo reale sul meteo, sul traffico o sulle notizie del giorno. In generale, comunque, i casi d’uso più comuni riguardano la gestione dell’illuminazione, dei sistemi per la sicurezza domestica (come videocamere e serrature smart), della climatizzazione tramite la regolazione del termostato, dell’intrattenimento attraverso la gestione di musica, podcast e TV.
Altri esempi riguardano l’assistenza quotidiana in cucina, con timer, ricette e conversioni di unità di misura. Gli esempi possono essere molti e tutti incentrati sull’incremento della comodità, della sicurezza, dell’efficienza e della personalizzazione della vita domestica.

Diffusione e utilizzo degli assistenti vocali in Italia
Negli ultimi anni la diffusione della smart home e degli assistenti vocali in Italia è aumentata, ma il loro uso quotidiano varia a seconda della tecnologia e della tipologia d’utente. Secondo i dati relativi all’evoluzione del mercato della smart home raccolti dall’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, il mercato italiano della Smart Home è cresciuto nel 2024 di circa l’11%, con un aumento della spesa e dell’interesse verso soluzioni integrate. Questa tendenza indica una domanda in crescita per dispositivi e servizi legati agli assistenti vocali e all’automazione domestica.
Secondo la ricerca, gli smart speaker si collocano al quarto posto quando si parla di smart home e tecnologie. Il mercato vale circa 125 milioni di euro, rappresentando il 14% dell’intero settore. Il numero di acquisti, però, si è leggermente arrestato e i ricercatori del Politecnico giustificano il fenomeno con la graduale saturazione del mercato. Ciò è appunto la prova che gli assistenti vocali sono ormai ampiamente diffuse nella maggior parte delle case italiane.

Quanti sono gli assistenti vocali?
Gli assistenti vocali sono software basati sull’intelligenza artificiale che permettono di interagire con dispositivi tramite comandi vocali. Sono ormai integrati in smartphone, smart speaker, auto, TV e altri dispositivi smart. Ecco i 5 più riconoscibili:
1. Alexa (Amazon)
È l’assistente vocale integrato negli smart speaker Echo di Amazon. Riconosce comandi vocali per controllare la casa domotica, riprodurre musica, impostare promemoria, fare acquisti su Amazon e molto altro. Funziona con migliaia di dispositivi compatibili.
2. Google Assistant (Google)
Utilizzato su smartphone Android, Google Nest e dispositivi compatibili, è uno dei più precisi e completi. Risponde a domande complesse, interagisce con le app Google, controlla la domotica e fornisce suggerimenti proattivi basati sulle abitudini dell’utente.
3. Siri (Apple)
Presente su iPhone, iPad, Mac, Apple Watch e HomePod, Siri è uno dei primi assistenti vocali ad essere entrato nell’uso quotidiano. È integrato profondamente nell’ecosistema Apple e permette di inviare messaggi, avviare app, controllare dispositivi smart, dare indicazioni e molto altro.
4. Cortana (Microsoft)
In origine pensato per Windows 10, Cortana era l’assistente vocale di Microsoft, ma oggi è stato in gran parte ridimensionato. Rimane attivo in contesti aziendali e su alcuni dispositivi, con focus su produttività, calendario, promemoria e integrazione con Office 365.
5. Bixby (Samsung)
Integrato negli smartphone Samsung Galaxy e in alcuni elettrodomestici smart del marchio. Bixby è pensato per interagire con l’ecosistema Samsung: permette di modificare impostazioni del telefono, lanciare app, gestire attività complesse con un solo comando vocale.

FAQ Assistenti vocali
Presenti ormai ovunque – dallo smartphone al tablet, dal computer agli speaker intelligenti – gli assistenti vocali sono diventati compagni quotidiani, pronti a rispondere, aiutare e semplificare la vita. Non a caso, sul web si moltiplicano le ricerche legate al loro utilizzo. Ecco alcune delle domande più ricercate in internet tra gli appassionati di tecnologia e domotica.
Gli assistenti vocali sono sicuri?
Privacy e sicurezza sono temi centrali quando si parla di smart home e dispositivi intelligenti. Anche nel caso degli assistenti vocali è importante prestare attenzione ad alcune utili strategie, come una corretta gestione delle password e l’esecuzione di tutti gli aggiornamenti.
È possibile usare un assistente vocale anche senza connessione internet?
La maggior parte delle funzioni di un assistente vocale richiede una connessione alla rete internet. Alcuni modelli, soprattutto i più recenti, supportano alcune funzioni base anche se si è offline, come accendere la luce o regolare il volume.
Quali vantaggi offre un assistente vocale senza altri dispositivi per la smart home?
Anche senza un sistema completo di dispositivi connessi, un assistente vocale può essere utile nella quotidianità. Ad esempio, può gestire promemoria, sveglie, calendari, fornire notizie, mettere la musica e rispondere a domande generali.
Gli assistenti vocali ascoltano sempre quello che dici?
Gli assistenti vocali devono necessariamente restare “in ascolto” almeno in parte, perché altrimenti sarebbe impossibile intercettare le parole chiave per il loro avvio. Tutti i dati, però, non dovrebbero essere né registrati né inviati al server per alcuna elaborazione.
Gli assistenti vocali possono riconoscere voci diverse all’interno della stessa famiglia?
I nuovi modelli di assistenti vocali sono capaci di riconoscere diversi profili vocali grazie al voice match. Questo consente anche di personalizzare le risposte in base alla persona che parla. La precisione, però, può variare a seconda dell’ambiente e della chiarezza della voce.
Qual è l’assistente vocale migliore?
Non esiste un “migliore assoluto”: dipende dall’ecosistema che usi (Apple, Google, Amazon) e dalle esigenze personali (domotica, smartphone, auto). Ad esempio, Siri è perfettamente integrato su dispositivi Apple, Google Assistant (anche se in fase di transizione verso Gemini) appare su molti device Android, e Alexa è molto potente nel control domotico e negli speaker intelligenti. Conviene valutare compatibilità hardware, privacy, lingua e funzioni offerte.
Cosa posso chiedere ad Alexa?
Ad Alexa puoi chiedere di controllare luci, termostati e altri dispositivi smart‑home, riprodurre musica o podcast, impostare timer e promemoria. Con l’aggiornamento “Alexa+” arrivato nel 2025, può anche gestire conversazioni più complesse e personalizzate e supportare interazioni più naturali.
Come si attiva Siri?
Per attivare Siri su iPhone o iPad: vai in Impostazioni > “Apple Intelligence & Siri” (o “Siri”) > attiva “Ascolta ‘Siri’ o ‘Ehi Siri’”. Poi puoi dire “Hey Siri” oppure tenere premuto il pulsante laterale (su modelli con Face ID) o il tasto Home.
Quali dispositivi funzionano con Google Assistant?
Google Assistant è supportato su smartphone, tablet, smart speaker, smart display, TV, auto, wearable e molti altri dispositivi domotici. Va però considerato che Google ha annunciato che parte delle funzionalità evolveranno verso Gemini, quindi l’esperienza e la compatibilità variano a seconda del dispositivo e dell’aggiornamento.
Come usare Bixby per controllare la casa?
Su un dispositivo Samsung con Bixby puoi usare la voce per controllare dispositivi connessi (ad esempio: “Accendi l’aria condizionata”, “Abbassa le luci”), attivare routine, gestire TV, soundbar, elettrodomestici compatibili. Le funzioni “Bixby Routines” permettono di definire azioni automatiche in base ad eventi o condizioni.
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