C’è ancora tempo per usufruire del vantaggioso bonus casa domotica, la detrazione fiscale per chi installa sistemi Building Automation e favorisce il risparmio energetico. La maxi agevolazione, salvo proroghe nella prossima legge di Bilancio, durerà fino al 31 dicembre 2024.
Possono richiederlo coloro che installano in casa impianti di gestione e controllo da remoto degli elettrodomestici e del riscaldamento, sistemi automatizzati di illuminazione e di apertura/chiusura di tapparelle e finestre.
Si possono portare in detrazione le spese sostenute – e pagate tramite metodi tracciabili – a partire dal 1° gennaio 2022.
Il bonus sta avendo grande diffusione e molte persone iniziano a considerare la casa domotica come un investimento per aumentare il comfort abitativo e ridurre i consumi.
Ecco un approfondimento su come avere la detrazione, i requisiti e l’elenco degli interventi ammessi dall’Agenzia delle Entrate.
Cos’è la domotica e perché sta avendo grande successo
La “domotica” è l’unione tra il termine latino “domus” (casa) e quello greco “ticos” (le discipline di applicazione) infatti indica mezzi, interventi e device finalizzati ad automatizzare e gestire da remoto le attività quotidiane della casa.
Grazie alla domotica si possono automatizzare e regolare a distanza forni, condizionatori, riscaldamento, tapparelle, lavatrice, asciugatrice e tanto altro ancora. Uno dei ritrovati più vantaggiosi della domotica è la possibilità di controllare in tempo reale i consumi dell’immobile, fare statistiche e confrontare quanto si è speso nei mesi precedenti. Una funzionalità che oggi sta avendo grande diffusione perché, a fronte di un investimento iniziale, assicura un consistente risparmio nel lungo termine sulle bollette di luce e gas.
Senza contare che la casa domotica agevola la vita delle persone con disabilità e include sistemi di sicurezza all’avanguardia che, in caso di pericolo (ingresso di ladri, incendi e così via), avvisano prontamente il proprietario e le Forze dell’ordine.
Le automazioni per funzionare devono essere collegate ad un “centro di controllo” gestito e monitorato dal proprietario di casa per mezzo della connessione internet e da remoto con un’applicazione sullo smartphone.
In poche parole la casa domotica è la casa del futuro, offre soluzioni moderne agli in convenienti della vita quotidiana e rende gli ambienti più confortevoli, green e sicuri. Una casa smart – quindi intelligente – è interattiva e può essere “modellata” in base alle esigenze di chi vi abita.
Per tutto il 2023-24, lo Stato agevola fiscalmente chi desidera trasformare la casa tradizionale in una casa smart alle condizioni seguenti:
- se vengono installati dispositivi e sensori collegati ad un’unità di controllo
- in presenza di sistemi di automazione
- se i dispositivi installati comunicano tra loro
Un approfondimento sul Bonus domotica 2023: in cosa consiste
La detrazione bonus casa domotica è pari al 65% della spesa sostenuta per i sistemi di Building Automation fino al massimale di spesa di 15.000 euro. Come per gli altri bonus in vigore (Ristrutturazione, Mobili ed Elettrodomestici) le spese agevolabili si possono detrarre in 10 anni in 10 quote di pari importo.
Per richiedere il bonus l’Agenzia delle Entrate pone alcuni “paletti”, ovvero il metodo di pagamento – bonifico bancario o postale – e la conservazione della documentazione dei lavori. In particolare i contribuenti che sono interessati a scaricare le spese devono conservare:
- il certificato del professionista abilitato che dimostri la conformità degli interventi realizzati
- l’APE (Attestato Prestazione Energetica) dal quale si evince la classe energetica dell’appartamento in una scala da A + a G
- la scheda informativa degli interventi realizzati
La documentazione va trasmessa in via telematica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Cosa rientra nel bonus casa domotica 2023: gli interventi ammessi
Uno dei dubbi più frequenti riguarda la tipologia di lavori/interventi ammessi nel bonus. Di seguito l’elenco delle spese da portare in detrazione:
- fornitura e posa delle apparecchiature elettriche e meccaniche
- installazione e messa in funzione di sistemi di Building Automation per gli impianti termici
- compensi dovuti ai professionisti che hanno eseguito gli interventi
- spese relative all’acquisto e al trasporto dei materiali
Rientrano nel bonus, quindi di si possono detrarre nella Dichiarazione dei redditi, anche le spese sostenute per l’acquisto delle apparecchiature che comunicano con elettrodomestici, sistemi di riscaldamento, tapparelle e così via. Perciò via libera alla detrazione per smartphone, tablet, pc o dispositivi similari. Questi device devono essere funzionali alla casa domotica e non acquistati per altre finalità.
Chi sono i beneficiari della detrazione
Lo sgravio fiscale è ammesso per il proprietario dell’abitazione oggetto dei lavori, gli affittuari e chiunque abbia un titolo valido al momento dell’esecuzione dei lavori o del sostenimento delle spese.
L’elenco dei beneficiari confermato dall’Agenzia delle Entrate:
- persone fisiche, anche esercenti di arti e professioni
- contribuenti titolari di reddito d’impresa
- associazioni tra professionisti
- enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.