Cappa da cucina: il motivo per cui eliminano l’inquinamento indoor

Indice degli argomenti:

• Cos’è l’inquinamento indoor, un fattore che molti trascurano
• Cosa provoca l’inquinamento indoor
• Cappa da cucina, perché è importante per ridurre l’inquinamento domestico
• I consigli pratici per ridurre l’inquinamento in casa

Si parla spesso di inquinamento, ma meno frequentemente di inquinamento indoor, quello cioè che è presente negli ambienti chiusi, in primis in casa. Gli accorgimenti per purificare l’aria e quindi trascorrere del tempo in un ambiente salubre sono molteplici. Tra questi la scelta di vernici ecologiche, la presenza di piante “mangia-smog” e un uso più consapevole di detersivi e solventi.

C’è poi un altro strumento che tutti abbiamo in casa forse senza conoscerne la funzione “purificante”: parliamo della cappa da cucina. Grazie ai suoi filtri, la cappa elimina gli odori e riduce la presenza di contaminanti nell’aria.

Come e quale tipologia di cappa aiuta a contrastare l’inquinamento indoor? Di seguito tutti i dettagli.

Cos’è l’inquinamento indoor, un fattore che molti trascurano

Il modo migliore per dare una definizione al concetto di inquinamento indoor è usare le parole del Ministro dell’ambiente:

“la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata qualità”.

Detto in altri termini, la nostra salute non è messa a rischio soltanto dall’aria malsana che respiriamo quando siamo in strada, ma anche dalla presenza di agenti chimici e fisici all’interno delle nostre abitazioni o uffici, dove trascorriamo la maggior parte del tempo. I danni alla salute che questi agenti possono causare non sono da prendere sotto gamba e possono rivelarsi fastidiosi.

Tra i “sintomi” più diffusi ci sono il mal di testa frequente, la sensazione di nausea, reazioni cutanee, senso di torpore e sonnolenza. Questi sono causati principalmente dalle sostanze nocive presenti nei solventi, nelle vernici e negli smalti di cui sono fatti i complementi d’arredo e alcuni elettrodomestici. Inoltre, l’inquinamento aumenta se all’interno degli ambienti chiusi si fuma abitualmente, esponendo al fumo passivo tutti gli abitanti della casa (anche i non fumatori).

Cosa provoca l’inquinamento indoor

Se volessimo elencare brevemente le cause più comuni di inquinamento indoor dovremmo citare necessariamente:

● formaldeide, benzene e toluene presenti nelle vernici e nelle lacche;
● l’esposizione al fumo passivo;
● presenza di muffe;
● pulizia superficiale degli ambienti;
● mancato ricambio d’aria;
● allergeni domestici;
● fumi di cibo non adeguatamente aspirati;
● radon, proveniente dai materiali da costruzione.

Cappa da cucina, perché è importante per ridurre l’inquinamento domestico

Come abbiamo appena visto, la mancata aspirazione dei fumi del cibo è una causa di inquinamento indoor e si può ridurre mediante l’utilizzo di una cappa di buona qualità. Questo elettrodomestico è indispensabile in cucina E può essere di due tipologie:

● aspirante, che aspira l’aria dalla cucina e la espelle all’esterno attraverso un condotto di aerazione. Ciò consente di depurare l’aria poiché i fumi sono aspirati nel momento del loro sprigionamento;
● filtrante o a ricircolo interno, che aspira l’aria e la depura attraverso specifici filtri al carbone attivo reimmettendo l’aria pulita nell’ambiente, senza espellere all’esterno.

Questo elettrodomestico può anche avere una doppia funzionalità, sia aspirante sia purificatrice. In questo caso, però il costo sarà maggiore rispetto a una semplice cappa, con il vantaggio di rinnovare completamente l’aria, oltre a eliminare allergeni come acari, pollini, sostanze rilasciate da muffe e solventi e gli odori delle pietanze.

I consigli pratici per ridurre l’inquinamento in casa

Questa tipologie di inquinamento è insidiosa, ma può essere ridotta grazie a una serie di accorgimenti, alcuni davvero semplici da mettere in pratica:

● preferire i detersivi di origine naturale, evitando quelli che contengono composti organici volatili come limonene, cloruro di metilene, alcol, formaldeide;
● sostituire la naftalina negli armadi con profumi naturali;
● arieggiare gli ambienti nelle ore più assolate e quando c’è meno traffico;
● preferire mobili e complementi d’arredo realizzati con vernici ad acqua;
● tenere in casa (ma non in camera da letto) una o più piante “mangia-smog”, ad esempio la dracena e il ficus benjamin;
● staccare la spina degli elettrodomestici che non si utilizzano per limitare l’inquinamento causato dalle onde elettromagnetiche.

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