Case sugli alberi, un trend in ascesa anche in Italia

Sogno di tutti i bambini, le case sugli alberi stanno diventando sempre più ricercate, soprattutto per l’eco-turismo.

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Case sugli alberi, un trend in ascesa anche in Italia

Le case sugli alberi sono edifici sospesi di cui si hanno testimonianze già nella storia dell’architettura – ad esempio ai tempi degli antichi romani o nel Rinascimento – ma è a partire dal secolo scorso che si sono diffuse nel mondo, soprattutto per un utilizzo ricreativo ed eco-turistico.

Come si costruiscono le case sugli alberi?

Sogno di ogni bambino, queste camere sospese sono realizzate sia artigianalmente sia sfruttando sistemi industrializzati ad hoc. Nel primo caso il materiale più comune è il legno – in particolare per le opere strutturali, come ad esempio le piattaforme e le scale –, nel secondo invece vengono introdotte materie prime maggiormente evolute, tra cui acciaio, tessuti, compositi e più recentemente materiali riciclati sostenibili, a ridotto impatto ambientale.

Le tecniche costruttive sono molteplici, le accomuna tuttavia la necessità di creare una struttura portante – il piano d’appoggio della casa stessa – solidale con la pianta scelta, che non danneggi quest’ultima ma la sfrutti per la statica del risultato finale. Una volta realizzata, poi si possono scegliere strategie architettoniche differenti: puntoni e pilastri (detti anche trampoli), per scaricare il peso della costruzione a terra o su un piano inferiore, tiranti, agganci (il meno invasivi possibili per gli alberi).

I progetti più rispettosi del contesto non rovinano il supporto naturale – tronco e rami –, lasciando intatto anche il ciclo vitale della linfa dell’albero. In questo modo la crescita della pianta non viene compromessa nel tempo e si garantisce un inserimento rispettoso nel contesto preesistente.

Inoltre, perché ogni progetto sia davvero sostenibile, i materiali utilizzati devono rispettare i rigorosi standard ambientali, sociali ed economici delle certificazioni. Così ad esempio legname proveniente da foreste controllate e materie prime frutto di processi sostenibili e biocompatibili.

Come si costruiscono le case sugli alberi?
Balck Beauty. Foto: baumraum.de

Chi costruisce case sospese?

Nel mondo sono diverse le aziende che realizzano edifici sospesi, così come nel nostro paese. La scelta di affidarsi a professionisti del settore consente di arrivare a un risultato funzionale e sicuro, dato che le variabili in gioco sono diverse e rilevanti. A parte le questioni tecniche – tipologia di sistema costruttivo, abaco dei materiali edili, calcolo statico della struttura portante – solo degli specialisti sono in grado di selezionare la pianta giusta per una casa in quota e di conseguenza il possibile layout di sviluppo architettonico.

Esiste poi uno studio di progettazione tedesco specializzato proprio in case sugli alberi. Baumraum, con sede a Breme, disegna e realizza “spazi moderni per l’avventura di bambini e adulti”, dai piccoli rifugi per solitari alle vere e proprie residenze sospese. I clienti – hotel e privati – sono in tutto il mondo, inclusa l’Italia, dove hanno lasciato tracce a Orvieto con Casa Emilio, una minuscola casa sospesa di 10 mq posta su una quercia, e a Avetrana con Treehouse Apulia, camera vista mare aggiuntiva su due pini. Di segno prettamente moderno, le loro realizzazioni sospese portano in quota una precisa sapienza architettonica, creando spazi di qualità indistinguibili da quelli tradizionali al suolo.

Come si chiamano le case sugli alberi?

Note nei paesi anglosassoni come TreeHouses, le case sugli alberi possono avere diversi nomi, a seconda della tipologia a cui fanno riferimento. Si possono così definire ad esempio rifugi e camere sospesi, architetture ecologiche, case aeree.

Come si chiamano le case sugli alberi?
Magnolie und Tanne. Foto: baumraum.de

Che permessi ci vogliono per costruire una casa sull’albero?

Nel nostro paese le case sugli alberi vengono considerate al pari di quelle al suolo, pertanto per la loro realizzazione si devono rispettare le normative locali e nazionali in tema di urbanistica e di edilizia. In base all’entità del costruito e dalla tipologia ci si dovrà così munire di un permesso di costruire (quando la casa sospesa ha una “presenza” rilevante nel contesto) o di una scia, così come controllare che volume e superficie aggiunti non debbano essere riscattati da oneri di costruzione, da versare al Comune di pertinenza. In alcuni casi particolari (in zona sismica 1 o 2) poi è addirittura richiesta l’applicazione delle norme anti-sismiche.

Ovviamente va ricordato che una casa sull’albero non può essere compiuta su terreni di proprietà dello Stato o della Regione o su aree pubbliche, comprese quelle demaniali, pena l’accusa di occupazione abusiva di suolo pubblico.

Quanto costano le case sugli alberi?

Come per una architettura su terra, il prezzo di una casa sospesa varia a seconda di tanti fattori, in primis la sua estensione e il tipo di soluzione costruttiva scelta. Esistono opzioni economiche che si aggirano intorno ai 1000 euro, ma per un risultato più confortevole ed esteticamente gradevole – oltre che sostenibile – il costo può raggiungere quello di un appartamento di città di media dimensione.

Quanto costano le case sugli alberi?
Baumhaus Solling. Foto: baumraum.de

Dove si trovano case sugli alberi in Italia?

Nel mondo gli esempi di abitazioni in quota sui rami sono tanti, in particolare nel Nord America, dove tra l’altro sono diventate anche luogo di protesta degli ambientalisti contro il disboscamento.

Nel nostro paese esistono diverse case sugli alberi, aperte ad ospiti che vogliano immergersi per una notte o più nella natura.

In Piemonte, sulla collina di Manta, ai piedi di Monviso e Alpi occidentali, Il giardino dei semplici offre ai turisti due case sugli alberi, immerse nel verde di un bosco di aceri e di querce. Interamente di legno, in armonia con i supporti vegetali e con il contesto, appaiono come “il gioco di un architetto-bambino”, ma sono fornite di ogni comfort, bagno incluso.

Nel Monferrato c’è invece Aroma(n)tica, casetta sull’albero shabby chic interna alla Tenuta Montegrande, residenza di campagna con sistemazioni bed & breakfast anche più tradizionali.

In Trentino il Caravan Park Sexten ha un rifugio di 35 mq a quasi 4 metri di altezza, realizzato secondo i moderni concetti della bioedilizia.

Sempre a est, nelle Alpi Giulie, la Malga Priù di Ugovizza ha due “pigne” abitabili, ciascuna articolata su tre livelli, eco-sostenibile e alimentata da fonti rinnovabili.

In provincia di Pordenone esiste anche il villaggio di case sugli alberi più grande del mondo, il Tree Village di Claut: più spartano, rispetto ad altri esempi – non c’è elettricità e i servizi sono comuni –, offre undici nidi in quota, tutti di legno.

Al sud, nelle Madonie, l’omonimo Parco Avventura include quattro rifugi sugli alberi, in altrettanti stili architettonici, tutti da affittare.

Foto in apertura: Baumhäuser Deutschland. Foto: baumraum.de





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