Devi vendere o comprare casa? Ecco quanto conta la classe energetica sul prezzo

Cresce l’attenzione verso l’efficienza energetica degli immobili, soprattutto in caso di compravendita. Ma quanto conta, in concreto, la classe energetica in fase di determinazione del prezzo di vendita/acquisto?

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Devi vendere o comprare casa Ecco quanto conta la classe energetica sul prezzo

Al giorno d’oggi, quando si è in procinto di concludere una compravendita immobiliare, la classe energetica è un elemento imprescindibile. Lo è sia per il venditore, che senza APE non può cedere l’abitazione, sia per il compratore, in quanto la classe energetica influenza in modo considerevole il prezzo.

Le case in classe energetica alta, quindi in A, B, C, sono maggiormente richieste sul mercato perché più moderne, efficienti e sicure di quelle con prestazioni inferiori. Elementi che sono alla base di una differenza di prezzo spesso considerevole, specialmente se si mettono a confronto case in Classe A (la categoria più alta) e in Classe G (la categoria peggiore).
Alcuni studi sul campo mostrano quanto conta la classe energetica sul prezzo di un immobile: ecco i dettagli.

Cos’è e come si calcola la classe energetica di un immobile

Ad oggi quando si compra una casa la classe energetica è uno degli elementi che viene valutato con maggiore attenzione. Il motivo è presto detto: più la classe energetica è alta e minore sarà la spesa per il mantenimento e la gestione delle utenze .

La classe energetica, espressa tramite l’APE (Attestato di prestazione energetica), è stata introdotta nel 2005 con il D.Lgs. 192/05 ed è obbligatoria in fase di compravendita. L’APE è un parametro fondamentale per valutare:

  • la sostenibilità ambientale dell’immobile
  • il consumo energetico
  • il valore di mercato

La classe energetica viene espressa tramite una lettera dell’alfabeto, da A4 (la più elevata e migliore) fino alla G, la peggiore in termini di consumi.

Come si calcola la classe energetica

Per avere la classe energetica di una casa serve rivolgersi a tecnici specializzati che prendono in considerazione vari fattori:

  • le dimensioni dell’abitazione
  • la qualità dei materiali di costruzione
  • infissi e serramenti
  • la copertura del tetto
  • le condizioni climatiche dell’area geografica in cui si trova la casa
  • l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, ad esempio l’installazione dei pannelli solari sul tetto
  • interventi di ristrutturazione e ammodernamento.

Descrizione e consumi di ciascuna classe energetica

Come anticipato, le classi energetiche sono indicate con una lettera dell’alfabeto e sono in totale 10. Partendo dalla più alta, ecco cosa indicano su consumi e prestazioni.

Classe energetica A4, A3, A2, A1

La classe A, con le sue 4 sottocategorie, è la migliore. Viene “assegnata” ad abitazioni efficienti dal punto di vista energetico e con un basso impatto sull’ambiente. Oltre a garantire un elevato comfort abitativo, le case in A4, A3, A2, A1 assicurano bollette contenute e 0 sprechi. Sul mercato una casa in classe energetica A4, A3, A2, A1 ha un valore elevato e spesso si tratta di immobili di nuova costruzione.

Classe B

Pur non essendo la classe più alta, anche le case in Classe B hanno buone performance in termini di consumi e sprechi energetici. Spesso sono immobili nuovi con serramenti e impianti di riscaldamento di qualità.

Classe C

Questa classe energetica, solitamente, riguarda immobili che, anche se non nuovi, hanno subito importanti interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica. L’indice di prestazione energetica, in questo caso, è compreso tra 1,20 e 1,50 EPgl.

Classe D

La Classe D interessa edifici abbastanza recenti con consumi compresi tra 70 e 90 kWh/mq all’anno (1,50/2,00 EPgl) e un isolamento termico accettabile.

Classe E

La Classe E è la più diffusa in Italia; si tratta di una classe bassa ma migliorabile con interventi mirati di ristrutturazione e riqualificazione. Le abitazioni in Classe E non hanno un isolamento termico adeguato per diversi motivi:

  • sono prive di cappotto termico
  • infissi e serramenti sono datati
  • non ci sono fonti di energia rinnovabile

In questo tipo di abitazioni i consumi per il riscaldamento e il raffreddamento della cassa sono elevati.

Classe F

La Classe F è abbastanza diffusa e ha scarse prestazioni energetiche a cui corrispondono spese elevate di manutenzione e gestione dell’immobile. I consumi in questa Classe energetico sono triplicati rispetto alla Classe A.

Classe G

Nella classificazione APE, la G è la classe energetica più bassa e meno conveniente. Chi possiede una casa in classe G può arrivare a spendere fino a 10 volte di più di chi ha un’abitazione in A. I consumi superano infatti i 160 kWh/mq all’anno.

Descrizione e consumi di ciascuna classe energetica
La classe energetica conta molto per vendere comprare casa

 

Quanto incide la classe energetica sul valore di un immobile?

Vista la classificazione degli immobili in base ai consumi energetici, è il momento di analizzare l’aspetto più interessante: quanto la classe energetica conti per vendere/comprare casa.

Rispetto al passato, vi è maggiore consapevolezza riguardo all’efficientamento energetico, ciò implica maggiore attenzione in fase di compravendita. Un immobile in classe energetica alta è più richiesto sul mercato e, conseguentemente, ha un prezzo maggiore.

Il motivo è presto detto: più è alta la classe energetica e più la casa è moderna, efficiente e sicura. Dati alla mano, l’efficienza energetica può aumentare del 40% il valore della casa se si prende la differenza più evidente, cioè tra una casa in Classe A e una in G. Mediamente la classe energetica incide di circa il 20% sul prezzo di mercato, una variazione non indifferente.

FAQ Classe energetica

Quale classe energetica deve avere una casa per venderla?

Dipende dall’anno di costruzione dell’immobile. Se precedente al 1° gennaio 2026 non ci sono vincoli particolari. Invece gli edifici costruiti dopo quella data si possono vendere solo se hanno una classe energetica non inferiore alla G, per gli edifici residenziali, e non inferiore alla F per quelli non residenziali.

Come aumentare di 2 classi energetiche senza fare il cappotto?

Una volta determinata la classe energetica di una casa tramite l’APE, è possibile migliorarla con diversi interventi, molti dei quali agevolati dallo Stato.

Tra i dubbi più frequenti c’è quello che riguarda la possibilità di innalzare di due classi energetiche senza installare il cappotto termico esterno. Si può fare, e se sì come? La risposta è affermativa ed esistono diversi modi:

  • installare i pannelli solari
  • sostituire i vecchi infissi con modelli nuovi e performanti
  • sostituire il vecchio sistema di riscaldamento con la pompa di calore

Molto dipende dalla classe energetica di partenza, dal budget che si è disposti a spendere per la ristrutturazione e dalle condizioni generali della casa.