Classe energetica: vantaggi e differenze di valore da sapere per la tua casa

Quanto si risparmia davvero con una casa ad alta efficienza energetica? A fronte di un investimento iniziale più elevato, i vantaggi nel medio e lungo termine sono tanti: ecco allora cosa cambia rispetto a un immobile “tradizionale” e come innalzare la classe energetica del proprio immobile.

A cura di:

Classe energetica casa: vantaggi e differenze di valore da sapere

Sono tante le ragioni per cui sempre più italiani desiderano abitazioni ad alta efficienza energetica. Tra queste il risparmio sulle utenze domestiche e la comodità. Vi è poi da considerare un aspetto molto importante: dal punto di vista economico, un immobile di classe energetica A ha sul mercato un valore maggiore, può essere venduto a buon prezzo e mantiene il valore costante nel tempo.

Ma qual è la differenza in termini di spesa e comfort tra una casa ad alta efficienza e una tradizionale, di classe F o G? Quali sono gli elementi che fanno innalzare la qualità dell’immobile e quindi il suo valore? In questo approfondimento vedremo costi e benefici degli immobili “green” e gli accorgimenti tecnici grazie ai quali compiere “il salto energetico”.

Come migliorare la classe energetica di una appartamento?

Acquistare un immobile ad alta efficienza energetica o innalzare la classe di un immobile già in possesso con lavori di ristrutturazione è una scelta che sempre più italiani sono pronti ad affrontare. I motivi sono svariati: da un lato c’è l’esigenza di risparmiare sulle bollette e ridurre gli sprechi, dall’altro la volontà di abbracciare uno stile di vita più sostenibile. Il tutto senza rinunciare al comfort abitativo. Vantaggi e maggiore qualità di una casa ad alta efficienza energetica giustificano i costi iniziali più elevati rispetto agli immobili datati e di classe bassa, ad esempio E, F e G.

Ci sono poi da considerare i nuovi standard che gli edifici di nuova costruzione e le ditte di ristrutturazioni devono rispettare: almeno il 50% della richiesta energetica deve provenire da fonti rinnovabili. Tali requisiti legali hanno come obiettivo quello di efficientare il più possibile le abitazioni, riducendo i consumi e l’inquinamento.

Per queste ed altre ragioni lo Stato incentiva con importanti bonus e agevolazioni fiscali i cittadini che intendono acquistare un immobile efficiente o innalzare la classe energetica di quello già in possesso (ad esempio con il Superbonus, il bonus ristrutturazioni o facciate). I bonus, infatti, consentono di recuperare una cifra consistente della spesa sostenuta a patto di garantire un elevato grado di efficientamento e l’acquisto di elettrodomestici e materiali non inquinanti e di classe energetica elevata.

Bisogna chiarire che efficienza energetica e risparmio energetico sono concetti parzialmente differenti, talvolta coincidenti altre no. Per efficienza energetica si intende il rapporto tra quantità di energia emessa e assorbita, in altre parole la capacità di un generatore di produrre energia riducendo al minimo i consumi. Va da sé che più un generatore è efficiente e più si potrà risparmiare sulle bollette.

Invece, quando si parla di risparmio energetico si fa riferimento alla riduzione dei consumi domestici; tale riduzione si può avere in due modi: limitando al minimo i consumi (ad esempio risparmiando su luce, gas e abbassando la temperatura interna) oppure investendo su elettrodomestici o generatori di ultima generazione. Soltanto in quest’ultimo caso è assicurato un risparmio in termini di costi nel lungo termine senza rinunciare al comfort.

Per rendere la casa più efficiente ci sono una serie di accorgimenti da seguire, alcuni invasivi altri meno, citiamo i più utili e diffusi.

Come si fa per aumentare la classe energetica di una casa?
Acquistare un immobile ad alta efficienza energetica o innalzare la classe di un immobile già in possesso con lavori di ristrutturazione è una scelta che sempre più italiani sono pronti ad affrontare

 

Infissi e cappotto per ridurre gli sprechi

Il cappotto termico è il principale intervento edilizio che consente di ridurre gli sprechi, avere una casa calda d’inverno (riducendo la dispersione del calore) e fresca d’estate. Per queste ragioni la sua realizzazione è agevolata dallo Stato attraverso diversi bonus, il primis in Superbonus 110% che per il 2023 scende al 90%. Per ottenere il massimo risultato in termini di efficienza e risparmio, oltre al cappotto si dovrebbero sostituire gli infissi datati così da evitare infiltrazioni e spifferi.

Elettrodomestici di classe energetica elevata

Per evitare sprechi, inquinare meno e avere un immobile efficiente è indispensabile dotarsi di elettrodomestici di ultima generazione e classe energetica A o superiore. Sul mercato questi elettrodomestici hanno un costo maggiore ma sono un investimento per il futuro perché la differenza in termini di consumi e resa è evidente. Gli elettrodomestici di classe energetica elevata che non possono mancare in casa sono:

  • le lampadine a LED
  • televisione, lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice
  • frigorifero e congelatore
  • condizionatore o pompa di calore

Prima di scegliere un elettrodomestico si dovrebbe sempre consultare l’etichetta energetica e valutare il risparmio e le emissioni di Co2. Chi acquista elettrodomestici di ultima generazione e di classe energetica A può richiedere l’agevolazione fiscale del 50% congiuntamente a lavori di ristrutturazione.

Elettrodomestici di classe energetica elevata
Per evitare sprechi, inquinare meno e avere un immobile efficiente è indispensabile dotarsi di elettrodomestici di ultima generazione e classe energetica A o superiore

Sistemi di climatizzazione ad alta efficienza energetica

La climatizzazione degli ambienti interni è un elemento fondamentale per una casa efficiente. I fattori da prendere in considerazione quando si procede all’acquisto di un climatizzatore/generatore di calore sono diversi:

  • la classe energetica;
  • la zona in cui si abita (temperatura, umidità e altri fattori climatici);
  • l’utilizzo, se necessario solo per riscaldare l’ambiente, rinfrescarlo o entrambi;
  • la fonte di alimentazione, se fossile o rinnovabile.

Per fare un acquisto consapevole è buona norma affidarsi a un esperto e farsi consigliare. Ciò che è importante sapere in termini di costi è che un generatore di calore di ultima generazione (a gas o gasolio) può assicurare un risparmio del 30% sulle bollette, per questo vale la pena spendere qualcosina in più e puntare su un prodotto di alta fascia.

Chi vuole ottenere un risparmio ancora maggiore può optare per una fonte di energia rinnovabile come la pompa di calore alimentata con energia termica o solare. Infatti, collegando la pompa di calore ai pannelli solari si può avere energia elettrica praticamente gratis.

Soluzioni per la termoregolazione degli ambienti

Le valvole termostatiche sono un altro strumento che riduce gli sprechi e i costi delle utenze. Queste valvole si applicano ai corpi riscaldanti, come i termosifoni, e consentono di regolarne la potenza in ogni stanza. In tal modo si può avere una temperatura maggiore nelle stanze dove si trascorre più tempo evitando inutili sprechi.

Vantaggi e prezzo di una casa con classe energetica A
Per fare un acquisto consapevole è buona norma affidarsi a un esperto e farsi consigliare

Classe energetica A: vantaggi e prezzi di una casa tipo

Come abbiamo visto, una casa con classe energetica A ha molti vantaggi che si riflettono nella vita quotidiana: maggiore comfort abitativo, meno spese e meno inquinamento. Dotarsi di cappotto termico, infissi ed elettrodomestici di ultima generazione consente di ridurre la dispersione di calore, mantenere in casa una temperatura mite anche in inverno, migliorare la qualità dell’aria, spendere e sprecare meno.

I vantaggi sono di due tipi, economico ed energetico dato che un immobile ad alta efficienza consuma meno quindi avrà costi inferiori di mantenimento.
Quindi, a fronte di un investimento iniziale (gli elettrodomestici di ultima generazione sono più costosi degli altri), nell’arco di qualche anno si recupera la spesa grazie all’ammortizzazione dei costi delle utenze domestiche.
Senza dubbio gli immobili di classe A hanno un prezzo maggiore rispetto agli edifici tradizionali, ma il risparmio nel lungo periodo e la qualità sono imparagonabili.

Inoltre, le abitazioni di classe A non si svalutano sul mercato, dunque sono un investimento vincente. Facciamo un esempio pratico: un edificio vecchio di classe energetica G consuma circa 25 euro di combustibile al mq2, uno di classe energetica A circa 3 euro al mq2, una differenza incredibile.

Classe energetica: quanto incide sul valore di un immobile?

Abbiamo visto che il prezzo di partenza di un immobile con classe energetica A è maggiore di quello di abitazioni datate, tuttavia nonostante il prezzo basso non si tratta di una scelta economicamente vantaggiosa. In primo luogo per i consumi – sicuramente maggiori – in secondo luogo per il benessere domestico. C’è poi un altro fattore da considerare tutt’altro che marginale: chi sceglie di elevare la classe energetica della propria casa ne guadagna anche dal punto di vista del valore. Difatti un immobile ristrutturato ad alta efficienza energetica avrà molte più possibilità di essere rivenduto sul mercato a buon prezzo.

Il valore immobiliare si accresce e con esso il prezzo a cui l’immobile sarà immesso sul mercato. Per farlo occorre aumentare la classe energetica (con o senza bonus statali) e richiedere la certificazione energetica da parte di un tecnico. Parlando di stime, a parità di anno di costruzione e grandezza, un immobile ad alta efficienza energetica (quindi almeno A) vale almeno il 30% in più rispetto ad un’abitazione classificata come G.

FAQ: Classe energetica

Come si calcola la classe di una casa?

La classificazione energetica degli immobili è determinata attraverso una tabella che specifica le varie classi attribuibili a un edificio. Analizzando ogni aspetto indicato dalla normativa, dalla qualità degli infissi all’efficienza del sistema di riscaldamento, è possibile valutare le performance energetiche complessive di un’unità immobiliare.

Un elemento cruciale per effettuare questo calcolo in modo coerente e obiettivo è l’Indice di Prestazione Energetica Globale (EPgl), espresso in termini di energia primaria non rinnovabile. L’EPgl misura il consumo energetico di un’unità immobiliare ed è basato sul rapporto tra l’energia necessaria per climatizzare un appartamento a 18 °C e la sua superficie netta calpestabile o, nel caso di locali commerciali, il volume lordo.

Chi consulta un Attestato di Prestazione Energetica (APE) relativo a un appartamento in vendita o in affitto si trova di fronte a una rappresentazione grafica delle possibili classi energetiche dell’immobile, con un chiaro indicatore della classe a cui appartiene. Le classi energetiche, elencate in ordine decrescente di efficienza energetica, sono 10: A4 (la migliore), A3, A2, A1, B, C, D, E, F e G (la peggiore).

Come vengono classificate le case?

  • Classe A4: la classe migliore, con consumo minore o uguale a 0,40 EPgl
  • Classe A3: consumo maggiore di 0,40 EPgl e minore o uguale a 0,60 Epgl
  • Classe A2: consumo maggiore di 0,60 EPgl e minore o uguale a 0,80 EPgl
  • Classe A1: consumo maggiore di 0,80 EPgl e minore o uguale a 1,00 EPgl
  • Classe B: consumo maggiore di 1,00 EPgl e minore o uguale a 1,20 Epgl
  • Classe C: consumo maggiore di 1,20 EPgl e minore o uguale a 1,50 EPgl
  • Classe D: consumo maggiore di 1,50 EPgl e minore o uguale a 2,00 EPgl
  • Classe E: consumo maggiore di 2,00 EPgl e minore o uguale a 2,60 EPgl
  • Classe F: consumo maggiore di 2,60 EPgl e minore o uguale a 3,50 EPgl
  • Classe G: la classe peggiore, con consumo maggiore di 3,50 EPgl.

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento