Controllo termo-igrometrico, per il benessere degli oggetti, oltre che della persona

Umidità e temperatura, così come luce e qualità dell’aria sono da monitorare con un buon progetto di controllo termo-igrometrico per preservare anche la casa e il suo contenuto.

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Controllo termo-igrometrico, per il benessere degli oggetti, oltre che della persona

Si parla sempre di controllo termo-igrometrico con l’obbiettivo di ricreare all’interno di ogni edificio il miglior comfort abitativo per le persone, ovvero il giusto grado di piacere per un buon abitare. Il tema si affronta però raramente focalizzandosi sugli oggetti, anch’essi da preservare con i medesimi mezzi, ovvero controllo di umidità e di temperatura, oltre che ovviamente qualità dell’aria, illuminazione naturale e artificiale, pulizia.

Che cosa è il comfort termo-igrometrico?

Componente importante per il benessere complessivo in un ambiente indoor – dato che un luogo piacevole e accogliente contribuisce a migliorare la vita e la psiche umana – il comfort termo-igrometrico è legato a una serie di parametri da gestire con sistemi tecnici ad hoc, come riscaldamento, raffrescamento, ventilazione ecc.

Così per gli esseri viventi la temperatura interna deve essere adeguata alle attività che vi si svolgono, variandola generalmente tra i 20 e i 24 °C, anche se esistono opzioni diverse, al di sotto o al di sopra di questo range, legate ad abitudini e a preferenze personali. L’umidità relativa (che si riferisce alla quantità nell’aria, in rapporto alla capacità massima a una determinata temperatura) invece non deve essere né troppa né troppo poca, poiché nel primo caso si seccherebbero le mucose nasali, nel secondo si avrebbe la sgradevole sensazione di “appiccicare” e nell’ambiente si formerebbero muffe e proliferazioni di batteri.

Una buona ventilazione, sia naturale sia meccanica, può ovviare al problema, mantenendo la qualità dell’aria ottimale, dissipando il calore ed eliminando eventuali odori e inquinamento indoor.

Per le cose inanimate è la stessa cosa: il controllo termo-igrometrico sfrutta i medesimi parametri, da regolare in base a ciò che si desideri preservare e mantenere inalterato nel tempo.

Come controllare temperatura e umidità

Un sistema di controllo termo-igrometrico si compone di diversi componenti, tra cui appositi sensori, in gradi di leggere i valori e di inviarli all’impianto di gestione, che attiva gli impianti di riscaldamento, di raffrescamento, di umidificazione dell’ambiente, in modo da mantenere il grado di benessere ottimale. In aggiunta, la ventilazione – naturale o meglio meccanica, meno empirica – per il ricambio dell’aria, espelle quella viziata immettendone di fresca e nuova dall’esterno.

Un progetto ben calibrato e installato aiuta a garantire il comfort indoor per gli abitanti e a prolungare la durata di arredi e oggetti, mantenendoli in buone condizioni per molto tempo.

Per scegliere il sistema più adatto alle diverse esigenze è importante però considerare la tipologia e le dimensioni dell’ambiente e del suo contenuto, al fine di affinare con precisione il risultato.

Controllo termo-igrometrico per arredi e oggetti

“Il benessere termo-igrometrico, o comfort percepito, – spiega il prof. Giuliano Dall’Ò, architetto e saggista, professore ordinario di Fisica tecnica ambientale presso il Dipartimento ABC (Architecture, Built environment and Construction engineering) del Politecnico di Milano a MCE Lab, piattaforma di Mostra Convegno Expocomfort – permette di avere le condizioni ambientali migliori per la forma psico-fisica dell’organismo. Il medesimo principio vale anche per tutto ciò che compone l’arredamento della casa, perché anche gli oggetti hanno esigenze di condizioni climatiche ottimali“.

Quadri, libri, mobili ma anche strumenti musicali richiedono dunque quasi la stessa cura solitamente indirizzata agli uomini. A maggior ragione se si tratta di esemplari preziosi, come arredi, tappeti, dipinti, libri antichi. Un ambiente favorevole aiuta a preservarne la durata, affinché ciò che ci è caro possa essere passato alle generazioni successive.

Umidità e temperatura per il legno
Troppa umidità è controproducente, poiché viene assorbita dai pori del legno – i materiali naturali in genere sono i primi nell’assorbimento

Umidità e temperatura per il legno

Il legno dei mobili o degli strumenti, pur stagionato e magari antico, resta sempre un materiale vivo, da proteggere da luce diretta e fonti di calore. La luce del sole con i suoi raggi può infatti danneggiarne la superficie, scolorendone la tinta in modo irreversibile: un risultato molto evidente con le pavimentazioni di parquet, che al riparo dei mobili restano del colore originario, mentre le superfici esposte tendono a nuance decisamente più chiare.

Anche il caldo e l’umidità risultano dannosi: il primo – di caminetti, elettrodomestici, apparecchi elettrici, terminali dell’impianto di riscaldamento – secca l’aria e di conseguenza il materiale, che tende a dilatarsi, fino quando, in casi estremi, le assi si scollano e le impiallacciature si distaccano.

Pure troppa umidità è controproducente, poiché viene assorbita dai pori del legno – i materiali naturali in genere sono i primi nell’assorbimento, infatti il tasso di umidità dell’aria in un locale si innalza solo quando questi ultimi hanno raggiunto la saturazione – facendolo gonfiare e facendo proliferare muffe e batteri.

Per gli arredi conviene dunque prevedere il controllo termo-igrometrico mediante un sistema di gestione dell’aria interna, capace anche di modulare la temperatura: i valori dovrebbero essere quelli ottimali anche per l’uomo, ovvero 18-22°C per l’aria, con una umidità relativa del 40-60%. Ottimali in tal caso gli impianti ad aria, che intervengono anche sull’umidità, ma adatto anche il riscaldamento a pavimento, in abbinamento ad apparecchi igrometrici, che sfrutta temperature di mandata dell’acqua di molto inferiori a quelle di un impianto tradizionale.

Ambiente giusto per quadri e opere d’arte

Le problematiche sono le medesime degli arredi: l’illuminazione diretta, soprattutto quella solare, tende a scolorire quadri e opere, seccando nel contempo, con il calore, la tela di supporto, che così muta dimensionalmente (arrivando fino a strapparsi se sottile e delicata). Ciò vale anche per un livello troppo basso di umidità, mentre al contrario, un grado eccessivo gonfia gli strati pittorici e il tessuto, favorendo nel contempo la muffa. Senza contare la pericolosità di sbalzi improvvisi, che compromettano il controllo termo-igrometrico di un ambiente.

L’umidità relativa ottimale è compresa anche in questo caso tra il 40% e il 60%, anche se un valore attorno al 50-55% è uguale a quello mantenuto negli spazi museali e nelle gallerie d’arte. La temperatura invece può stabilizzarsi tra i 18-23° C, per evitare negli eccessi inferiore e superiore rispettivamente la disidratazione e il deterioramento.

Corretto dunque posizionare le opere lontano da fonti luminose – come ad esempio le finestre o lampade molto potenti -, monitorare le condizioni ambientali e optare per una climatizzazione capace di mantenere l’umidità relativa dell’aria entro i valori consigliati.

Valori termo-igrometrici per i libri

Se i volumi stampati sono quelli odierni un ambiente dalle caratteristiche controindicate può ingiallirne le pagine e ondularli, ma in caso di libri antichi o rari l’attenzione va aumentata, poiché i risultati di una cattiva impostazione di temperatura e umidità sarebbero spesso irreversibili.

Fondamentali le librerie e gli scaffali a giorno, ovvero aperti e privi di qualsiasi tipo di ante, a meno che – come nei musei – non si crei meccanicamente all’interno il microclima più adatto. L’aria infatti deve poter essere ricambiata con sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC): viene espulsa dall’edificio quella esausta, il cui calore viene sfruttato per riscaldare quella fresca immessa dall’esterno e il contrario durante il periodo estivo, quando è necessario raffrescare l’aria in entrata.

5 tecnologie per monitorare l’aria di casa

Aquarea EcoFleX di Panasonic

Il sistema Aquarea Eco FleX di Panasonic combina i sistemi di climatizzazione aria/acqua e aria/aria per avere un comfort interno ottimale e sostenibile in ogni stagione. In classe energetica A++ con unità interna compatta – qui inserita in un controsoffitto realizzato ad hoc –, grazie alla tecnologia nanoeTM X di serie agisce sulla qualità dell’aria interna, inibendo virus e batteri, allergeni, pollini e sostanze inquinanti.

Aquarea EcoFleX di Panasonic
Sistema Aquarea Eco FleX di Panasonic

 

EFFETTO AirClissi di Galletti

EFFETTO AirClissi di Galletti, modulo di diffusione e di aspirazione dell’aria ad effetto Coandă per cassette idroniche Aqvaria, con illuminazione a Led integrata, è stato progettato con simulazioni fluidodinamiche computazionali (CFD) e prove sperimentali per dirigere il getto lambendo il soffitto e le pareti e non direttamente sulle persone. Le cassette possono essere accessoriate con regolatore Evo Board, sonde aria, acqua, umidità e attuatore on/off o modulante.

EFFETTO AirClissi di Galletti
Modulo di diffusione e di aspirazione dell’aria EFFETTO AirClissi di Galletti

Prologue GR9 di Grundig

La serie di climatizzatori Prologue GR9 di Grundig, in classe A+++ e disponibile in diverse versioni di potenza, funziona con temperature esterne da -15°C fino a 50°C. Il sistema a quattro filtri Actifour garantisce una qualità dell’aria ottimale: filtro Catechina per odori e polveri, filtro foto-catalizzatore per i germi, Nanosilver Ion Filter per purificare con ioni d’argento, filtro HEPA per pollini, pneumobacillo e il 99,9% di particelle inquinanti con diametro di 0,3 micron.

Prologue GR9 di Grundig
Climatizzatore Prologue GR9 di Grundig

AirLeaf SLI Rasomuro e AirLeaf Filomuro INCASSO di Innova

I fancoils AirLeaf SLI Rasomuro e AirLeaf Filomuro INCASSO di Innova – il primo per l’installazione in controsoffitti e in nicchie nella parte inferiore delle pareti, il secondo in quella superiore – raffrescano, riscaldano e deumidificano liberando gli ambienti dal loro ingombro. Con flusso d’aria continuamente modulato in automatico, regolano e mantengono la temperatura in modo estremamente preciso.

AirLeaf SLI Rasomuro e AirLeaf Filomuro INCASSO di Innova
Fancoils AirLeaf SLI Rasomuro INCASSO di Innova

 

BELT di MORE

Brevettato, il sistema di riscaldamento e raffrescamento radiante perimetrale BELT di MORE non necessita di deumidificatore: il fresco avviene per irraggiamento dalle pareti, per convezione naturale e uniforme, con effetto Coandă senza movimentazione forzata dell’aria, così come il caldo. Installabile a battiscopa come riscaldamento, garantisce temperatura costante senza sbalzi termici, ricreando una situazione ideale per preservare opere di pregio come affreschi, mosaici e quadri.

BELT di MORE
Sistema di riscaldamento e raffrescamento radiante perimetrale BELT di MORE

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