Capita spesso di entrare in ambienti cucina che hanno quasi l’aspetto di laboratori chimici, dove regnano la pulizia formale, l’abbondanza di elementi di contenimento con maniglie a scomparsa, le superfici tecnologiche, ambienti che quando sono in modalità “off” appaiono un po’ come gli interni dei primi film di fantascienza e quando sono in modalità “on” si accendono di spie luminose, servizi motorizzati che appaiono e scompaiono in base alle necessità, input sonori che rimarcano una rinnovata autonomia della “macchina” dall’uomo.
Ma ci dicono anche che la vera efficienza dei consumi risiede nella meticolosa programmazione delle attività. Evitare gli sprechi è possibile se si riesce a calcolare in maniera puntuale il tempo di attività di strumenti e impianti, gestire bene l’on e l’off.
La cucina è indubbiamente l’ambiente della casa che più di tutti ha subito il fascino dell’era digitale e dove sembra che il futuro sia già arrivato. In attesa di conoscere le ultimissime novità che vedremo ad EuroCucina 2024 e a FTK – Technology For the Kitchen (16 – 21 aprile, Milano), proviamo ad immaginarci come potrebbe essere l’aspetto di questo ambiente della casa tra qualche anno.
Come sarà la cucina degli italiani tra dieci anni
La cucina è l’ambiente domestico che registra i più alti consumi, dovuti agli elettrodomestici e al fatto di essere uno dei contesti più vissuti ed è anche il locale di casa che costa di più relativamente ad arredo e impianti. Le nuove tecnologie applicate mirano proprio al contenimento di tali consumi e molteplici studi confermano lo spirito green degli italiani: secondo un’analisi dell’Osservatorio Compass (Gruppo Mediobanca) 1 su 4 vuole efficientare la propria abitazione e ben il 39% lo ha già fatto partendo proprio dal cambio degli elettrodomestici e sostituendoli con apparecchi in classe energetica più alta.
Il 57% degli intervistati dall’Osservatorio Groupama – Doxa, afferma di desiderare tra 10 anni una casa più efficiente. Lo spettro della bolletta affligge 6 italiani su 10 che dichiarano di volere una casa meno energivora e il 35% di loro pensa di ricorrere a dispositivi domotici ed elettrodomestici in classe A+.
Come si trasforma la cucina in un ambiente green
Elettrodomestici connessi e a basso consumo
Le classi energetiche meno energivore sono la A+, A++,A+++, quasi tutti gli elettrodomestici di nuova realizzazione appartengono a queste categorie. Oltre a questo, alcuni brand utilizzano l’energia artificiale per perfezionare i propri standard di prestazione e ottimizzare al massimo i consumi.
È il caso delle collezioni presentate all’ultima edizione del Salone del Mobile di Milano, nel 2023 da Siemens, i forni della linea iQ700, con TFT-Touch display ad alta risoluzione per la gestione della cottura (una vera navigazione soft-touch) e la funzione cookControl Pro, che raccoglie diverse opzioni di cottura assistita, ed è progettata per memorizzare i gusti e le abitudini dell’utente. Inoltre, grazie all’intelligenza artificiale, quando il forno è connesso al WiFi è possibile condividere le informazioni con tutto il network Home Connect (dispositivi presenti in casa).
Gli utenti possono monitorare il forno connesso direttamente dal proprio smartphone, regolando tempi e temperature e ricevendo una notifica quando il piatto è pronto; i piani cottura smart possono essere allineati alle cappe aspiranti quando sono in funzione, per controllare la potenza di aspirazione ed evitare che si creino fumi o odori durante la cottura dei cibi. È la funzione Home Connect che, connettendo gli apparecchi al WiFi e scansionando lo specifico QR code permette di gestire gli elettrodomestici di casa anche da remoto.
Sempre l’intelligenza artificiale è alla base del concept Airmatic che caratterizza il piano aspirante NikolaTesla Switch Glow di Elica (induzione e aspirazione in un unico prodotto) rendendolo automatico: il sensore intelligente è in grado di distinguere la qualità dei fumi e le tipologie di cottura abbinando queste informazioni al numero e alla potenza delle zone a induzione utilizzate. Quindi seleziona la potenza di aspirazione più adatta, regola la velocità e infine la diminuisce, quando non serve più, una tecnologia avanzata che ottimizza i consumi e anche i rumori.
Controllo da remoto anche per gli elettrodomestici del brand Signature Kitchen Suite, come il frigorifero convertibile sottopiano (SKSUD2402P) e la cantina sottopiano (SKSUW2401G). Grazie all’app ThinQ di LG che gestisce il funzionamento, l’accensione e lo spegnimento anche da remoto. E con il sistema Smart Diagnosis si monitora il corretto funzionamento ed eventuali problematiche avvicinando il proprio dispositivo mobile all’elettrodomestico.
La nanotecnologia ha permesso di mettere a punto il trattamento Whirlpool Clean Protect che consente al piano cottura del marchio (CleanProtect) di essere facilmente pulito solo con acqua, senza l’utilizzo di detergenti chimici. Presenta inoltre connettività Wi-Fi per il controllo da remoto e tecnologia 6° SENSO di Whirlpool, con funzioni di cottura preimpostate, 4 funzioni automatiche per fondere, bollire, sobbollire e mantenere in caldo (è sufficiente selezionare il metodo di cottura e il piano regola il livello di calore).
Verdure a Km0: ecco la serra da interni
Coltivare l’orto in cucina (germogli, piante aromatiche ma anche insalate ed erbe), oggi è possibile con i sistemi di tomato+, è sufficiente “mettere a dimora” le cialde con le sementi naturali, aggiungere l’acqua con i nutrienti (soluzione predosata composta da elementi presenti nel terreno), selezionare la coltura nel display e in pochi giorni le verdure sono pronte per essere raccolte. Sembra fantascienza, ma alcuni importanti chef ne fanno già uso ed è una formula che può entrare anche nelle nostre abitazioni.
Horto2 e Horto4 presentano al suo interno due o quattro ripiani indipendenti, programmabili singolarmente per garantire le condizioni ideali alla crescita simultanea di colture con differenti esigenze. In questo modo è possibile programmare le materie prime necessarie senza sprechi. La chiave risiede ancora una volta nella programmazione. Le verdure vengono colte al momento dell’utilizzo e solo nella quantità necessaria, mentre le rimanenti vengono conservate in condizioni ottimali per essere utilizzate nei giorni successivi. In questo modo gli sprechi si riducono notevolmente.
La gestione del tutto in un tocco o in un comando vocale
E se mentre cucino ho bisogno di accendere la luce, abbassare le tapparelle, regolare la temperatura ma non voglio allontanarmi dal piano cottura, nella cucina del futuro posso utilizzare un comando vocale che mi permette di gestire l’impianto domotico di casa.
L’assistente con comando vocale integrato Living Now di BTicino, premiato per la categoria Smart Home con il prestigioso CES Innovation Award è il primo al mondo, ed è già una realtà. Questo sistema è un dispositivo di comando digitale con assistente vocale integrato Amazon Alexa, comprensivo di due comandi per la gestione delle luci. Alimentazione a 27 V d.c. dal BUS mediante modulo di connessione. Dimensioni: 125×86 mm.
Per chi ha le piastre a induzione, poi, la domotica può essere un valido alleato con il quadro elettrico Smart, sempre di Bticino, che permette di tenere sotto controllo tutti i consumi: dare priorità alle piastre stesse rispetto ad altre utenze (stacco il phon e non la cottura della pasta), creare scenari (se hai una cucina smart puoi far partire le piastre prima di essere a casa), ricevere le notifiche dei blackout o dei malfunzionamenti (es. frigo spento) e controllare tutto con smartphone e voce.
Che aspetto avrà la cucina del futuro
Sistemi cucina – ambienti fluidi e conviviali
La cucina come espressione della contemporaneità (e di ciò che si pensa sarà il futuro) ha perso i propri confini con gli altri spazi della casa che si sono fatti sempre più rarefatti, fluidi e sfumati. Cucina e soggiorno spesso sono un open space coordinato senza soluzione di continuità. È il fulcro domestico, il place to be, dove si svolgono la maggior parte delle attività diurne, per questo è anche uno spazio multifunzionale: qui si cucina, si mangia, si lavora, si studia e si ricevono gli amici. È uno spazio integrato e connesso, perché insieme a noi qui passano il tempo anche i nostri dispositivi che richiedono di essere ricaricati e connessi alla rete e ad altri strumenti tecnologici.
Iconica in questo senso, è la zona giorno di una residenza a Tel Aviv progettata dallo studio di interior design Maya Sheinber, al centro della quale c’è una cucina Arrital, il sistema Ak Project. La zona giorno appare come un grande e luminoso open space affacciato su una grande terrazza. La cucina ha un’sola con top in marmo bianco Calacatta. Grazie al sistema di colonne in melaminico Smoke (parte integrante del sistema arredo cucina), si dividono le aree funzionali, in particolare l’ambiente cucina dal vano della scala interna.
Sistemi cucina – l’isola è protagonista
L’isola è sempre più al centro della scena, diventando il cuore vivo e pulsante della stanza, senza imporsi ma, allo stesso tempo, unendo tutte le funzioni più importanti (zona lavoro, zona lavaggio e zona cottura). Nuovi elementi accessori come cantinette per vini, scenografiche stazioni per la coltivazione di spezie e ortaggi, caratterizzano le cucine attuali, insieme a mensole e moduli integrabili singolarmente che creano spazio di archiviazione e strutturano lo spazio.
Alla Milano Design Week 2023, nel flagship di Snaidero, in Piazza San Marco 1, si è vista la cucina Ola, dal profilo aereo e curvilineo, vero esempio di quella che potrebbe essere l’isola del futuro, con un suo ben preciso carattere di autonomia e, allo stesso tempo un’immagine che trasmette leggerezza e funzionalità. Il progetto è del Team Pininfarina.
Sistemi cucina – materiali e finiture di pregio a contrasto
Le tendenze nelle finiture combinano materiali naturali e pregiati, come il legno massello e il marmo e superfici tecnologiche.
La cucina Lab13 di Aran Cucine segna il ritorno delle cucine in legno, che al loro interno nascondo un cuore tecnologico. Il ritorno del legno è segnato dalla presenza materica dell’anta Rigoletto Plus in noce americano naturale, scelta per le basi, con gola in alluminio nero, e per le colonne, dotate di apertura push & pull.
Ma Lab13 si distingue anche per gli accostamenti materici, con il top in grès, color magellano, nella zona operativa, che si espande per tutta la lunghezza e l’altezza dell’area lavaggio.
Uno dei progetti più recenti di Ernestomeda, il sistema Sign, disegnato dall’architetto Giuseppe Bavuso si caratterizza per i pensili View con struttura in Hi-melamine Olmo Namib, contraddistinti dalla trasparenza dei vetri e dalla boiserie attrezzata con pannellatura Set in Hi-melamine Olmo Namib canneté e scaffaletti a giorno Stay in Hi-melamine Olmo Namib.
Foto in apertura: Dettaglio del forno della linea iQ700 di Siemens, con TFT-Touch display ad alta risoluzione per la gestione della cottura