Indice degli argomenti:
- Efficienza energetica negli edifici: da cosa dipende?
- Prima cosa da fare per migliorare l’efficienza energetica: riqualificare l’edificio
- Gli impianti di riscaldamento: cosa fare?
- Attenzione alla regolazione dell’impianto
- Non dimenticare le buone abitudini per risparmiare energia
L’efficienza energetica della propria abitazione dovrebbe essere un obiettivo condiviso, sia per dare il nostro contributo alla lotta ai cambiamenti climatici, sia per risparmiare sui costi di gestione della casa. Consumare meno energia, significa ridurre le spese per le bollette di luce e gas. Con la stagione invernale in arrivo – soprattutto ora, con l’aumento del costo dell’energia – il pensiero non può che andare alle spese che si dovranno sostenere nei prossimi mesi per riscaldare casa, per usare l’acqua calda, illuminare gli ambienti e far funzionare tutti i dispositivi elettronici presenti.
La soluzione potrebbe essere quella di aumentare l’efficienza energetica della propria abitazione.
Efficienza energetica negli edifici: da cosa dipende?
Un edificio di recente costruzione, ben isolato e con impianti tecnologici all’avanguardia, consuma una quantità di energia molto inferiore rispetto ad un edificio di pari dimensioni del 1970 e mai riqualificato. La quantità di energia consumata, infatti, dipende proprio dalle prestazioni dell’involucro (quanto e come sono isolate termicamente le pareti e gli infissi, per limitare le dispersioni energetiche) e dall’efficienza degli impianti installati. A tutto ciò, si aggiungono in ultima battuta le abitudini delle persone, che possono incidere sia positivamente, che negativamente, sul bilancio dei consumi energetici. Se in una casa ben isolata e attrezzata di pompa di calore efficiente si setta una temperatura del riscaldamento a 30°, è chiaro che si avranno comunque importanti sprechi.
Prima cosa da fare per migliorare l’efficienza energetica: riqualificare l’edificio
Per quanto detto, è chiaro che chi vuole intraprendere seriamente la strada del risparmio energetico, dovrà partire proprio dalle caratteristiche della propria casa. Soprattutto in inverno, infatti, l’isolamento termico è fondamentale per permettere agli impianti di riscaldare consumando meno energia. Il primo passo da fare è quello di affidarsi ad un tecnico per una diagnosi energetica della propria abitazione, una sorta di check up (proprio come avviene in ambito medico), in grado di evidenziare tutte le principali problematiche su cui intervenire.
Nella maggior parte dei casi si procede con la posa di un isolamento a cappotto, l’isolamento della copertura (che può essere fatto sia dall’esterno, che dall’interno), la sostituzione dei serramenti. Tutti questi interventi hanno lo scopo di ridurre i ponti termici, ossia delle vie privilegiate per la fuoriuscita del calore da casa. I costi possono essere importanti, ma ora è possibile abbattere le spese grazie al Superbonus 110% (o con l’Ecobonus 65%), pensato proprio per incentivare gli interventi di riqualificazione energetica.
Gli impianti di riscaldamento: cosa fare?
Oltre ad intervenire sull’edificio, è importante prepararsi alla stagione invernale potendo contare su impianti per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria performanti e affidabili. Chi ancora ha una vecchia caldaia a gas deve provvedere il prima possibile alla sostituzione con una nuova caldaia a condensazione, una pompa di calore o un sistema ibrido, che sfrutta le potenzialità di entrambe. Dopo di che, meritano attenzione anche i sistemi di distribuzione. I nuovi pannelli radianti, ad esempio, sono molto più efficienti dei vecchi radiatori, in quanto l’acqua che circola all’interno è a temperature decisamente inferiori (temperatura più bassa, significa meno energia consumata per riscaldare).
Attenzione alla regolazione dell’impianto
Avere impianti performanti non è sufficiente, è altrettanto fondamentale assicurare una corretta regolazione del loro funzionamento. Il consiglio, quando possibile, è quello di scegliere una regolazione a zona o, meglio ancora, per ambiente. In questo modo si riscalderà solo dove, come e quando serve, senza sprecare inutilmente energia. Inoltre, i nuovi termostati Smart offrono funzionalità avanzate, come il rilevamento delle finestre aperte, la regolazione automatica in base alla temperatura esterna, l’accensione sulla base del tracciamento GPS e così via. Il controllo da remoto, oltretutto, è molto comodo per avere sempre una casa calda al momento giusto. Questi dispositivi rilasciano anche report e informazioni sui consumi, che aiutano ad acquisire sempre maggior consapevolezza. Per chi ha un impianto centralizzato con i vecchi termosifoni e non riesce a gestire in modo adeguato l’impianto con il termostato, ci sono le valvole termostatiche, che agiscono sul singolo radiatore. Anche di queste, c’è la versione Smart, regolabile da smartphone.
Non dimenticare le buone abitudini per risparmiare energia
Anche se spesso sono sottovalutate, le buone abitudini in casa per risparmiare energia possono fare la differenza. Questo significa spegnere sempre le luci quando non servono, impostare una temperatura che non supera i 21°, non lasciare mai i dispositivi in stand-by, coprire sempre con i coperchi le pentole quando si cucina, fare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico. Chi ha i termosifoni, poi, non dovrebbe mai coprirli con mobili, oggetti o tessuti. Un ultimo consiglio è quello di non rinunciare mai a un corretto ricambio d’aria, ma facendo attenzione al tempo in cui si lasciano aperte le finestre. Questa operazione è preferibile farla al mattino. Per ridurre al massimo questa perdita di calore, è possibile ricorre ad appositi impianti di ventilazione meccanica (VMC).