Casa energeticamente indipendente: integrazione tra fotovoltaico, batterie e smart home

Integrare fotovoltaico, batterie e smart home è una soluzione vincente per una casa efficiente e sempre meno dipendente dagli acquisti di energia. L’investimento iniziale può essere significativo, ma lo sono anche i vantaggi che ne seguono.

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Casa energeticamente indipendente: integrazione tra fotovoltaico, batterie e smart homeUna casa energeticamente indipendente è in grado di produrre l’energia di cui ha bisogno, senza necessariamente dipendere dalla rete di distribuzione elettrica. In alcuni casi, come per edifici isolati e per i quali la rete nazionale risulta inaccessibile, l’autonomia diviene un obbligo. Oggi, però, può essere una condizione a cui “aspirare” anche in situazioni normali, proprio per favorire le energie rinnovabili e aumentare quanto possibile il livello di autosufficienza energetica.

I vantaggi sono diversi, sia di natura ambientale, che economica. Chiaramente, per raggiungere l’indipendenza sono necessari anche diversi investimenti, favorendo un sistema che integra sistemi per la produzione di energia, ma anche soluzioni per l’accumulo di quanto prodotto e tecnologie innovative per la gestione energetica all’interno di casa, indubbiamente da ottimizzare quanto più possibile.

Il fotovoltaico: il protagonista dell’indipendenza energetica domestica

Il fotovoltaico è l’impianto per la produzione di energia rinnovabile più diffuso in ambito domestico (e non solo). Del resto, l’energia solare è una fonte rinnovabile altamente disponibile e semplice da utilizzare. Per quanto il clima incida sulla resa dei pannelli, rimane una fonte energetica sfruttabile pressoché ovunque, senza i vincoli che si incontrano, ad esempio, con l’eolico o l’idroelettrico. Grazie al fotovoltaico è possibile trasformare l’energia solare in elettricità, riducendo la dipendenza dagli acquisti dalla rete elettrica tradizionale.

I primi impianti installati in contesti residenziali risalgono, ormai, ad alcuni decenni fa e la tecnologia risulta oggi nota ai più e, soprattutto, evoluta e accessibile. Esistono differenti possibili soluzioni, ma in generale un impianto è composto da pannelli solari, necessari proprio per la conversione della radiazione solare in energia elettrica, da un inverter, che trasforma la corrente continua in corrente alternata utilizzabile all’interno di casa, e un contatore che misura energia prodotta e immessa in rete.

Si parla di immissione in rete in quanto l’energia elettrica prodotta dai pannelli viene indirizzata verso casa, ma quella in eccesso può essere immessa in rete e venduta tramite il servizio dello Scambio sul Posto, regolato dal GSE (Gestore Nazionale dei Servizi Energetici). Ecco, allora, che nasce l’esigenza di sfruttare maggiormente l’energia prodotta sul posto, tramite l’installazione di un sistema di accumulo.

Il fotovoltaico: il protagonista dell’indipendenza energetica domestica
Il fotovoltaico permette di convertire l’energia solare in elettricità, riducendo la necessità di prelievo dalla rete elettrica e aumentando l’indipendenza energetica

 

Sistemi di accumulo: le batterie per immagazzinare l’energia in casa

Per permettere ai proprietari del sistema fotovoltaico di sfruttare maggiormente l’energia autoprodotta e, gradualmente, indirizzarsi verso una reale indipendenza energetica, è fondamentale immagazzinare l’energia prodotta durante il giorno, per utilizzarla anche nelle ore serali o notturne, quando i pannelli non producono l’energia necessaria in casa in quel momento.

Proprio questo, infatti, è il vero limite del fotovoltaico, la cui produzione dipende chiaramente dalla luce del sole, mentre i consumi interni a casa sono spesso elevati anche (o soprattutto) durante le ore di buio. Una batteria riesce a risolvere questa criticità, in quanto è in grado di accumulare l’energia elettrica prodotta dall’impianto e stoccarla fino al momento in cui non risulta necessaria all’interno di casa.

I sistemi di storage possono essere realizzati in diversi modi, le prime batterie erano al piombo acido, economiche ma con una vita utile molto breve. Le più utilizzate ora sono le batterie al litio, che hanno maggior durata (n. di cicli di carica e scarica) e richiedono una bassa manutenzione. I costi sono maggiori, ma anche l’efficienza che garantiscono. Al di là della tipologia, è importante optare per uno storage delle giuste dimensioni, in quanto i modelli si distinguono per capacità e potenza, da valutare in base al fotovoltaico installato e alle esigenze rilevate in casa. Per scegliere l’accumulo giusto, se non si è certi delle proprie valutazioni, il consiglio è quello di rivolgersi ad aziende e tecnici specializzati, evitando di fare investimenti sbagliati per la propria casa.

Sistemi di accumulo: le batterie per immagazzinare l'energia in casa
Indipendentemente dalla tipologia, è fondamentale scegliere un sistema di accumulo con dimensioni adeguate. La capacità e la potenza dello storage devono essere valutate in base all’impianto fotovoltaico installato e ai reali fabbisogni energetici dell’abitazione

 

E la smart home che ruolo ha nell’indipendenza energetica?

Per raggiungere i massimi livelli di efficienza energetica la parola chiave è integrazione, ossia la combinazione di diverse tecnologie che, lavorando in modo coordinato, migliorano le prestazioni energetiche, forniscono l’energia necessaria e la gestiscono nel migliore dei modi. Se il fotovoltaico produce energia, l’accumulo la conserva e la rende disponibile, le nuove soluzioni tecnologiche tipiche della smart home possono aiutare a gestirla e utilizzarla nel migliore dei modi.

La smart home, quindi la casa intelligente che utilizza dispositivi interconnessi per favorire automazione ed efficienza, consente di ottimizzare il consumo energetico gestendo in modo intelligente la distribuzione dell’elettricità prodotta e accumulata. Ne sono degli esempi i sistemi di gestione energetica domestica, in grado di “direzionare” la distribuzione dell’energia in base alle reali necessità e nei momenti più opportuni, ottimizzando i consumi.

O ancora, possono definire delle priorità di utilizzo delle fonti di energia, ricorrendo prima quella prodotta al momento, poi a quella immagazzinata e, solo infine, a quella proveniente dalla rete elettrica. Inoltre, sono fondamentali i sistemi di monitoraggio in tempo reale, consultabili anche tramite App, per sapere sempre come sta lavorando il proprio impianto e come e dove si sta consumando energia in casa.

E la smart home che ruolo ha nell’indipendenza energetica?
Mentre il fotovoltaico genera energia, il sistema di accumulo la conserva e la rende disponibile quando serve. Le nuove tecnologie per la smart home ottimizzano la gestione e l’utilizzo dell’energia, garantendo maggiore efficienza e autonomia

 

FAQ Casa energeticamente indipendente

Una casa energeticamente indipendente è capace di autoprodurre l’energia necessaria al proprio fabbisogno, senza dover dipendere dalla rete elettrica nazionale. In alcune situazioni, come per edifici isolati o difficilmente collegabili alla rete, l’autonomia energetica diventa una vera e propria necessità. Ecco le domande più cercate online sul tema. 

Quanto costa il fotovoltaico con l’accumulo e la smart home?

I costi di queste tecnologie possono variare molto in base a modelli e soluzioni scelti. È difficile definire un prezzo certo senza valutare nel dettaglio esigenze e tipologia di edificio, ma è sicuramente un investimento significativo. Si possono spendere tra i 15 e i 20 mila euro per impianti domestici di taglia contenuta, ma ciò che si dovrebbe calcolare è il tempo di ritorno dell’investimento, dipendente dal risparmio garantito.

Quali sono le principali innovazioni del settore fotovoltaico per la casa?

Le tecnologie che ruotano attorno al mondo fotovoltaico e per la produzione di energia in loco sono in continua evoluzione. Si tratta di un settore in crescita e incoraggiato anche dai governi per favorire una miglior efficienza energetica e la riduzione da dipendenze esterne. Tra le principali novità ci sono sicuramente le evoluzioni in corso sui pannelli fotovoltaici, sempre più efficienti o integrabili nell’architettura dell’edificio. Ci sono, ad esempio i pannelli trasparenti o organici. Anche i sistemi di accumulo sono in evoluzione e si ricercano durate sempre maggiori.
Infine, tecnologie come l’intelligenza artificiale sono ormai in gioco per monitorare e analizzare la produzione e il consumo energetico.

Quanto si risparmia con il fotovoltaico e l’accumulo?

Un impianto fotovoltaico ben dimensionato e abbinato a batterie della giusta capacità può ridurre la bolletta anche fino al 70%, favorendo quanto più possibile l’autoconsumo. Chiaramente è una stima generica, si devono prendere in considerazione diversi fattori, tra cui anche gli utilizzi di energia che si registrano in casa. Per raggiungere il 100% l’intero edificio dovrebbe essere ideato partendo da questo obiettivo.

Quali sono i principali vantaggi di integrare il fotovoltaico con una smart home?

L’integrazione tra fotovoltaico, accumulo e smart home permette di massimizzare l’uso dell’energia solare, ottimizzare i consumi grazie all’automazione e monitorare l’energia in tempo reale, aumentando l’efficienza e il risparmio. Migliorano, in sostanza, le prestazioni dell’intero sistema.





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