Smart working: tutto quello che ti serve per lavorare da casa. Consigli di Letizia Bonatti 25/09/2023
Indice degli argomenti: Cos’è l’inquinamento indoor e perché le piante sono un valido aiuto Quali sono le piante da tenere dentro casa? 10 migliori piante che combattono l’inquinamento indoor Quale pianta si può tenere in camera da letto? Sono belle, rendono l’ambiente domestico elegante e sofisticato e sono anche un ottimo antistress per chi ha il pollice verde: stiamo parlando delle piante da appartamento. Pochi sanno che, oltre al fattore estetico, alcune tipologie di piante possono aiutare concretamente a ridurre il livello d’inquinamento in casa. Purificano l’aria, migliorano le condizioni dei soggetti allergici, assorbono l’anidride carbonica e parte dei componenti tossici emessi dalle vernici, dalle lacche, dalle muffe oltre a “risucchiare” il fumo. Autorevoli studi scientifici hanno evidenziato le loro qualità formando una lista delle 10 migliori da tenere in casa. Parliamo delle orchidee, del ficus, delle azalee e molte altre ancora. E allora ecco quelle che non possono mancare negli ambienti domestici per combattere l’inquinamento indoor. Cos’è l’inquinamento indoor e perché le piante sono un valido aiuto L’inquinamento è un problema più spinoso di quanto si possa pensare che interessa le nostre città e non lascia scampo nemmeno gli ambienti chiusi come uffici e dimore private. La casa è infatti soggetta a quello che viene definito “inquinamento indoor” causato da molteplici fattori: fumo di sigaretta, muffe, mancata aspirazione dei vapori dei cibi, lacche e vernici chimiche utilizzate su pareti e complementi d’arredo. Da questo punto di vista le piante possono venire in auto. Lo confermano diversi studi scientifici (il più accurato condotto dalla NASA) con i quali si è dimostrato che alcune piante, più di altre, hanno la capacità di purificare l’aria e neutralizzare i VOC, cioè i composti organici volatili che sono all’origine dell’inquinamento indoor. Le piante in casa, inoltre, grazie alla loro funzione “traspirante” limitano l’umidità che si forma negli spazi chiusi fungendo da “filtri naturali” che purificano l’aria senza alcuna controindicazione. Sansevieria trifasciata. Foto: Agricola Varese Quali sono le piante da tenere dentro casa? Per tutte le ragioni che abbiamo appena esposto, posizionare delle piante negli ambienti domestici è un’abitudine che fa bene all’ambiente e all’aria che si respira. Alcune tipologie sono particolarmente adatte a questa funzione perché assorbono una quantità di anidride carbonica e smog maggiore di altre. Prima di acquistarne una, è bene avere in mente le 10 tipologie migliori per purificare gli ambienti (ottime in casa e in ufficio): 10 migliori piante che combattono l’inquinamento indoor La Sansevieria trifasciata Le foglie striate e carnose di questa bellissima pianta d’appartamento sono indicate per purificare l’ambiente domestico, oltre ad essere esteticamente belle. La Sansevieria assorbe la formaldeide contenuta nelle lacche, vernici e detergenti usati per le pulizie domestiche rilasciando una grande quantità di ossigeno. Questa pianta non è particolarmente impegnativa, preferisce l’ombra e acqua moderata. Sansevieria trifasciata. Foto: Agricola Varese Il Photos Grazie alle sue folte foglie verdi e al fatto che non richiede particolari attenzioni, questa pianta è tra le più diffuse nelle case degli italiani. Non tutti sanno che è anche tra le 10 migliori piante che contrastano l’inquinamento indoor: è perfetta in bagno e in cucina in quanto capace di assorbire il monossido di carbonio e umidità. Photos. Foto: Agricola Varese Il Ficus benjamin Il Ficus è la cattura smog per eccellenza: è capace di depurare l’aria dalla formaldeide fino a 10-12 microgrammi all’ora. Questa pianta ha bisogno di qualche cura in più rispetto alle altre ed è quindi indicata per gli appassionati: richiede acqua in abbondanza, un clima umido e mai eccessivamente freddo e non ama l’esposizione diretta ai raggi del sole. Il Ficus Benjamin. Foto: Agricola Varese La Dracena La Dracena deremensis non può mancare nell’elenco delle 10 migliori piante contro l’inquinamento domestico. Autorevoli studi scientifici hanno dimostrato la sua funzione purificatrice, specialmente della tipologia nota come “Warneckei”: assorbe in un’ora circa 13.760 mg di tricloroetilene, 39.107 mg di benzene e 8.880 mg di formaldeide. Questa pianta cresce bene in aumenti luminosi, mai direttamente esposti ai raggi solari, e lontano dalle correnti di aria fredda. Va innaffiata con regolarità, senza eccessi, ogni volta che il terriccio appare secco. Dracena. Foto: Agricola Varese L’aloe vera Una delle piante d’appartamento più amate per i suoi molteplici utilizzi e benefici è l’aloe vera. Questa pianta è sicuramente nota per la sua qualità antinfiammatoria – è perfetta sulle ustioni e come dopo sole – pochi sanno che è una delle piante più indicate per purificare l’aria. Infatti è in grado di ridurre i livelli di benzene e formaldeide, i principali responsabili dell’inquinamento indoor. Inoltre è adatta anche per chi non ha il pollice verde perché ha bisogno di poca acqua e poche cure. Aloe Vera. Foto: Agricola Varese Lo Spatifillo Lo Spatifillo, pianta d’appartamento molto amata, ha la dote di ridurre l’inquinamento indoor grazie alle sue capacità assorbenti: neutralizza soprattutto il benzolo e il tricloroetilene, sostanze chimiche presenti nelle vernici e nei solventi comunemente usati in casa. Secondo gli studi può eliminare fino a 19 mg di acetone ogni ora. Questa pianta non è adatta agli ambienti bui e richiede molta acqua: per farla crescere forte e sana bisognerebbe lasciare il terriccio sempre umido e mai secco. Lo Spatifillo. Foto: Agricola Varese Le Azalee Una eccellente soluzione per purificare l’aria è l’Azalea, pianta dai fiori rosa e rossi facile da curare e adatta a qualsiasi tipo di ambiente. Fiorisce una volta l’anno, nei mesi primaverili, ma è capace di assorbire la formaldeide tutto l’anno a beneficio della salubrità dell’aria. Azalee. Foto: Agricola Varese L’Orchidea Le diverse tipologie di Orchidee, anche la Phalaenopsis cioè quella più comune, sono valide alleate dell’aria pulita poiché assorbono xilene e benzene. Meglio posizionarla in prossimità delle finestre con una buona esposizione alla luce e innaffiarla tramite immersione ogni 10-15 giorni per 15/20 minuti fino a quando corteccia e torba non saranno ben impregnate. Orchidea. Foto: Agricola Varese Anthurium andreanum L’Anthurium andreanum, o semplicemente l’Anturio, oltre ad essere una delle piante più apprezzate in ambito domestico (complice la bellezza dei suoi fiori rosso fuoco) è anche un valido alleato per la salute. Questa pianta rientra tra quelle con il maggior effetto purificante dato che assorbe circa 10 microgrammi all’ora di ammoniaca, formaldeide, toluene e xilene. Si adatta sia agli ambienti chiusi che esterni, ad esempio in balcone, non ama i raggi del sole diretti e va innaffiata fino a 2-3 volte al giorno in estate. Si presta particolarmente alle zone umide. Anthurium andreanum. Foto: Agricola Varese Crisantemo Il Crisantemo con i suoi coloratissimi fiori è nemico dei VOC, causa dell’inquinamento tra le mura domestiche: depura l’aria da ammoniaca, formaldeide, benzene e xilene. Va posizionato vicino ad una fonte di luce e richiede una irrigazione frequente, anche giornaliera nei periodi più caldi. Crisantemo. Foto: Agricola Varese Quale pianta si può tenere in camera da letto? Sappiamo tutti che le piante, di qualsiasi tipo e dimensione, sprigionano ossigeno durante il giorno e anidride carbonica nelle ore notturne. Questo ha dato origine a una credenza molto diffusa: cioè che le piante in camera da letto sarebbero da evitare poiché “rischierebbero ossigeno”. Ma è davvero così? Si tratta di un falso mito a tutti gli effetti. Difatti la quantità di anidride carbonica emessa durante la notte è davvero esigua e non potrebbe arrecare nessun danno alla salute di chi sta dormendo in camera da letto. Quindi nessuna paura. Le piante mangia inquinamento si possono posizionare ovunque in casa, anche nelle stanze da letto. Un utile consiglio può essere quello di mettere vasi e vasetti in bagno o nelle zone della casa più soggette a umidità: alcune piante infatti, oltre a catturare l’inquinamento, sono un valido aiuto contro muffa e condensa. Come abbiamo visto, le piante domestiche mangia smog non hanno controindicazioni, sono belle, antistress, rendono l’ambiente più rilassante e purificano l’aria. Però non possono da sole rimediare all’inquinamento indoor: per massimizzare la purificazione bisognerebbe anche isolare l’edificio, investire in infissi di ottima qualità e utilizzare un purificatore d’aria elettronico. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento