Nel corso del tempo a tutti è capitato di dover prendere una scelta sul cambiare casa e valutare tutte le possibilità a disposizione è fondamentale per non commettere errori. Le esigenze abitative si evolvono nel tempo e, sulla base del proprio budget e dei propri obiettivi, si può passare dalla ristrutturazione di un edificio esistente, alla nuova costruzione. Ogni opzione presenta vantaggi e sfide, dettati anche da fattori come costi, tempi necessari, normative locali.
Ristrutturazione, demolizione e ricostruzione, nuova casa: quale opzione scegliere?
Le principali strade che si possono valutare però sono fondamentalmente due:
- ristrutturare la propria casa o una casa esistente che si acquista, facendo sì che l’edificio risulti, al termine dei lavori, in linea con tutte le tendenze dell’edilizia odierna. Ciò significa anche assicurare efficienza energetica, sicurezza, comfort e benessere. La ristrutturazione è definita anche a livello normativo e nel Testo Unico dell’Edilizia si parla proprio di trasformazione degli organismi edilizi, con opere che possono portare a un risultano in tutto o in parte diverso dal precedente. In questa tipologia di interventi rientra anche la demolizione e ricostruzione dell’edificio, approfittando dei benefici di una nuova costruzione.
- acquistare una nuova costruzione, opzione in realtà duplice, in quanto si può valutare qualcosa di nuovo e pronto per l’acquisto o anche progettare e realizzare su misura per sé. Chiaramente cambiano i costi e i tempi.
Non esiste una soluzione che, a priori, possa essere definita la migliore. Pertanto, prima di prendere una decisione è fondamentale informarsi adeguatamente su tutti i vantaggi e i limiti di ciascuna possibilità.
Per aiutare chi sta per cambiare casa ed è indeciso, di seguito riportiamo le 5 principali informazioni su cui fare approfondimenti e riflessioni.
5 informazioni per fare le dovute riflessioni
1. Costi: quanto incide la scelta sul tuo budget
Al primo posto, senza dubbio, si pone la questione del budget: cambiare casa costa, in qualsiasi caso. Di conseguenza, è fondamentale ponderare molto attentamente la natura dell’investimento che si decide di effettuare, valutando anche che margine ci si può permettere per eventuali imprevisti o cambiamenti in corso d’opera.
Per chi teme la crescita dei costi, banalmente, la scelta più sicura è l’acquisto di una nuova casa, pronta per essere abitata, di cui si valuta il costo finito e certo. La ristrutturazione è forse quella che espone a maggiori rischi, in quanto durante l’intervento è probabile che sia necessaria apportare alcune modifiche.
Allo stesso tempo, potrebbe costare (in base soprattutto allo stato di fatto) un po’ meno di un nuovo edificio nel caso che la casa sia già di proprietà. In ogni caso, il consiglio è chiedere più di un preventivo e non trascurare nulla.
2. Tempi di realizzazione, se hai urgenza, fai attenzione a cosa scegli
Lo stesso discorso deve essere fatto per il fattore “tempo”. Ci si deve chiedere quanto tempo si ha a disposizione per attendere che la nuova casa sia pronta ad essere abitata, facendo una valutazione incrociata con i costi (anche in relazione all’attuale situazione abitativa, da mantenere fino a fine lavori).
La costruzione di una nuova casa, così come per la demolizione e ricostruzione, varia principalmente dalla tipologia della tecnologia che si sceglie di utilizzare e dalla complessità e dimensione dell’edificio. In ogni caso, difficilmente si sarà pronti ad entrare prima di 7-8 mesi. In alcuni casi si supera tranquillamente l’anno.
Anche la ristrutturazione può richiedere mesi di intervento, ma sicuramente è molto più variabile, perché a seconda dello stato di partenza dell’edificio ci saranno lavori più o meno invasivi (e lunghi) da effettuare. Di nuovo, l’acquisto di una casa nuova pronta è sicuramente la scelta più veloce.
3. Detrazioni e bonus fiscali possono essere un aiuto
Per quanto la nuova Legge di Bilancio, non ancora approvata, porterà diversi cambiamenti nel panorama delle detrazioni fiscali, è chiaro che rimangano un punto significativo da considerare quando si fa una stima dei costi. Le opere di ristrutturazione e riqualificazione energetica, infatti, sono incentivate tramite bonus fiscali.
Rimarranno anche per il prossimo anno l’Ecobonus e il Bonus Casa, che subiranno variazioni rispetto alle percentuali detraibili, con alcune riduzioni. In ogni caso, nel momento in cui si deve fare la scelta, potrebbero spostare l’ago della bilancia verso l’intervento su un edificio esistente, abbattendo almeno in parte le spese. Non si tratta di sconti immediati, ma di detrazioni IRPEF, di cui si beneficia in quote annuali.
4. L’importanza della sostenibilità, che ha benefici tangibili
Anche se può sembrare un tema meno concreto rispetto ai precedenti, quello della sostenibilità dovrebbe essere prioritario per chi è in procinto di cambiare casa. Ristrutturare e riqualificare l’esistente può essere una scelta virtuosa, in linea anche con i nuovi indirizzi politici. Infatti, sia a livello europeo, che nazionale si spinge costantemente verso l’efficienza energetica, come con la Direttiva Case Green, che impone la riqualificazione degli edifici nelle classi energetiche peggiori.
Inoltre, una casa sostenibile offre vantaggi molto tangibili, come costi inferiori per la climatizzazione (in tutte le stagioni) e un livello di comfort interno molto elevato. Infine, ridurre il proprio impatto ambientale con scelte consapevoli è fondamentale, ognuno può fare il proprio contributo quando si parla di lotta ai cambiamenti climatici.
5. La scelta dei professionisti può fare la differenza
Un’ultima importante questione da considerare, quando si sta per cambiare casa, riguarda i professionisti a cui rivolgersi. Se si è indecisi tra la ristrutturazione e l’acquisto di una nuova casa, il primo passo potrebbe essere quello di chiedere a un tecnico di fiducia una valutazione di entrambe le soluzioni, quantificando costi e tempi.
Una volta presa la decisione in modo consapevole rivolgersi esclusivamente a professionisti qualificati rappresenta un elemento cruciale per il successo del progetto. Architetti, ingegneri, interior designer e imprese edili competenti non solo garantiscono risultati di alta qualità, ma aiutano anche a ottimizzare gli investimenti fatti.
FAQ Ristrutturazione o nuova costruzione?
Nel corso della vita, capita a molti di dover affrontare il momento in cui valutare un cambio di casa diventa una necessità. Esaminare tutte le alternative disponibili è essenziale per evitare decisioni affrettate. Le esigenze abitative cambiano con il tempo, e in base al budget e agli obiettivi personali si può scegliere tra la ristrutturazione di una proprietà esistente o la costruzione di una nuova abitazione. Ecco le domande più frequenti che gli utenti cercano sul web.
Meglio ristrutturare o comprare una nuova casa?
Non esiste una risposta univoca e corretta a priori, in quanto dipende fortemente dalle esigenze specifiche di chi cerca casa e dal budget a disposizione. Una nuova casa offre sicuramente standard qualitativi elevati, ma la ristrutturazione permette di dar vita a un edificio esistente.
Se già di proprietà, può essere economicamente vantaggioso e un bravo progettista può renderlo perfettamente adeguato alle esigenze della famiglia. Prima di decidere, è bene capire che tipo di ristrutturazione si deve eseguire e in che condizioni si trova la struttura esistente.
Quali permessi sono necessari per una ristrutturazione o una nuova costruzione?
I permessi da richiedere dipendono principalmente dalla tipologia di opere che si decide di realizzare e dalla loro entità. Una nuova costruzione richiede sempre un permesso edilizio, mentre una ristrutturazione può essere autorizzata anche mediante una SCIA o, in alcuni casi, anch’essa tramite un permesso di costruire. In ogni caso è importante affidarsi a professionisti per gestire la parte burocratica e normativa
Quali sono i tempi medi per una ristrutturazione rispetto a una nuova costruzione?
I tempi di una ristrutturazione variano in base alla complessità del progetto. L’intervento può richiedere da alcune settimane a diversi mesi, soprattutto se coinvolge interventi strutturali o impianti tecnologici. Una nuova costruzione, invece, richiede generalmente più tempo, anche fino a 2 anni, considerando progettazione, permessi e realizzazione. Pianificare con cura è fondamentale per evitare ritardi.