Ristrutturazione e autorizzazioni: cosa fare senza chiedere permessi al Comune

La ristrutturazione di una casa può essere più o meno impegnativa. Mentre in alcuni casi è fondamentale richiedere i titoli abilitativi in comune, in altri è possibile procedere in modo libero, facilitando la corretta conservazione e manutenzione dell’edificio.

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Ristrutturazione e autorizzazioni: cosa fare senza chiedere permessi al Comune

La ristrutturazione di una casa può prevedere l’esecuzione di differenti opere, in risposta alle specifiche esigenze del proprietario o alla necessità di assicurare aspetti fondamentali come la sicurezza della struttura.

Sotto il cappello di attività di ristrutturazione e manutenzione, quindi, si raggruppano interventi edili distinguibili non solo per le finalità, ma anche per l’entità degli stessi, i costi e le procedure che devono essere seguite, in totale rispetto degli iter autorizzativi previsti dalla normativa.

Ristrutturazione e autorizzazioni: quando occorre chiedere il permesso

Non tutti gli interventi di manutenzione, però, hanno lo stesso impatto e richiedono autorizzazioni. Nel caso di piccole ristrutturazioni, con interventi di manutenzione di ordine più ordinario, ad esempio, è possibile procedere liberamente. Un vantaggio considerevole per chi vuole mantenere in buone condizioni la propria abitazione.

È opportuno, però, fare una precisazione: gli interventi eseguiti in edilizia libera, generalmente non sono incentivati con il Bonus Ristrutturazioni, anche se in alcuni casi è comunque possibile accedere ad altre detrazioni fiscali, come l’Ecobonus per la sostituzione della caldaia. Il consiglio, quindi, è sempre quello di informarsi in modo opportuno prima di avviare qualsiasi tipo di attività.

Ristrutturazione e autorizzazioni: quando occorre chiedere il permesso
Non tutti gli interventi di ristrutturazione o manutenzione hanno lo stesso impatto e richiedono le stesse autorizzazioni. Il consiglio è sempre quello di informarsi in modo opportuno prima di avviare qualsiasi tipo di attività

 

Edilizia libera vs ristrutturazione con autorizzazione

Quando si vuole ristrutturare casa ed è necessario eseguire opere complesse e significative, con impatto sugli elementi strutturali, è necessario redigere apposite pratiche da presentare presso il comune di riferimento. Lo scopo, infatti, è quello di ottenere i titoli abilitativi adeguati, come il permesso di costruire.

In questi casi è assolutamente necessario rivolgersi a un tecnico per la redazione della documentazione e per la gestione dei lavori. Si differenzia, da questo iter, tutto quanto rientra nell’edilizia libera. Nello specifico, si fa riferimento a tutti quei lavori che si possono eseguire in casa senza richiedere un’autorizzazione al Comune.

Si tratta di un insieme di interventi normato dal Testo Unico dell’Edilizia, che introduce un “glossario” finalizzato ad elencare tutte le opere che possono essere realizzata liberamente, senza autorizzazioni. Tra queste, ci sono molti interventi riconducibili al tema della ristrutturazione, intesa come un’attività finalizzata al recupero di alcuni componenti della casa e alla sua corretta conservazione.

Edilizia libera vs ristrutturazione con autorizzazione
La ristrutturazione di una casa può prevedere l’esecuzione di differenti opere, in risposta alle specifiche esigenze del proprietario o alla necessità di assicurare aspetti fondamentali come la sicurezza della struttura

 

Ristrutturazione in edilizia libera: cosa si può fare

Il primo gruppo di opere previste dal glossario dell’edilizia libera è relativo alle opere di manutenzione ordinaria, ossia a quegli interventi finalizzati a riparare, rinnovare, sostituire le finiture degli edifici o a mantenere in efficienza tutti gli impianti tecnologici esistenti.
Questo significa che possono essere svolte, senza autorizzazioni dal Comune, attività quali:

  • Interventi di ristrutturazione della pavimentazione, sia nel caso in cui si tratti di superfici interne, che quando si parla di aree esterne. Si possono sostituire o ricostruire i pavimenti, ma anche realizzare guaine per l’impermeabilizzazione o nuovi sottofondi.
  • Opere per il recupero delle superfici e delle finiture, come ad esempio il rifacimento dell’intonaco, la tinteggiatura delle pareti e delle facciate, la sistemazione di tutti gli elementi di lattoneria. Anche in questo caso, è possibile intervenire sia sulle pareti interne, che sulle facciate esterne di casa. Sono incluse tutte le tipologie di rivestimento differenti dall’intonaco.
  • Sostituzione degli infissi, sia per quanto riguarda le finestre e le porte esterne, che per i serramenti interni. Questa attività, in ottica di ristrutturazione della casa, permette di migliorare le performance energetiche dell’edificio e il comfort interno, eliminando perdite di calore indesiderate e infiltrazioni d’aria, che spesso caratterizzano i vecchi serramenti.
  • Interventi sul manto di copertura, provvedendo alla riparazione, sostituzione o al rinnovamento del tetto, senza però modificarne la struttura portante. Sono ammesse, senza autorizzazioni, anche opere per l’inserimento di nuovi strati isolanti. La finalità di ristrutturare un tetto è quella di risolvere criticità in essere (come, ad esempio, delle infiltrazioni) e migliorare le performance della struttura, anche da un punto di vista energetico. L’isolamento della copertura, infatti, è fondamentale per evitare perdite di calore indesiderate.
Ristrutturazione in edilizia libera: cosa si può fare
Si possono sostituire o ricostruire i pavimenti, ma anche realizzare guaine per l’impermeabilizzazione o nuovi sottofondi

Ancora:

  • La realizzazione, la sostituzione e la riparazione dei controsoffitti, spesso utilizzati anche per scopi funzionali e impiantistici, ad esempio per ospitare tubazioni o sistemi di illuminazione e ventilazione.
  • Opere relative agli impianti tecnologici presenti in casa, come quello elettrico, idrico sanitario, di distribuzione del gas, di illuminazione e di climatizzazione. La ristrutturazione del comparto impiantistico è fondamentale per garantire comfort, benessere ed efficienza, ma anche la massima sicurezza delle persone. Si possono riparare o sostituire componenti o interi impianti, rivolgendosi a tecnici competenti e abilitati. Tra gli interventi più frequenti quando si parla di ristrutturazione ci sono l’adeguamento dell’impianto elettrico e la sostituzione dell’impianto di climatizzazione, sia per quanto riguarda il generatore di calore (come la caldaia), che il sistema di distribuzione ed erogazione (come i termosifoni).
  • L’eliminazione delle barriere architettoniche, ad esempio installando nuovi ascensori, servoscala o rampe.

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